Dario Janese continua a raccontarci del Metodo Marvel, anche in questo secondo approfondimento della nuova stagione di Lone Ranger. Dopo l’elaborazione del character HANK PYM, oggi tocca a quello di Iron Man e quello di Thor e di Hulk con delle notizie molto interessanti. Scopriamole insieme.
Buona lettura
Mario Benenati, curatore di Fumettomania Web Magazine
Lone Ranger: Seconda stagione
BEFORE MARVEL:
Appunti di Retro-Storia dell’Età Eroica
BEFORE MARVEL : L’elaborazione di Iron Man
IRON MAN ha conosciuto diverse fasi di elaborazione, prima di approdare in forma pressoché definitiva su TALES OF SUSPENSE #39 (Marzo 1963).
Quando si trattò di selezionare i candidati per la nuova tornata di eroi da lanciare, Stan Lee considerò il materiale preesistente alla ricerca di un solido spunto per un guerriero di tipo tecnologico che aveva in mente, non in costume ma dotato di armatura, un’evoluzione del cavaliere medievale in difesa dei principi di giustizia e libertà occidentali.
Il risultato fu la fusione dei concetti e della grafica di due storie apparse nei numeri 9 e 16 della stessa testata SUSPENSE, nel maggio 1960 e nell’Aprile 1961. Nel secondo racconto, il protagonista è un individuo malato prigioniero di un’armatura sperimentale rubata al Governo (che campeggia nella copertina di Kirby, con notevoli analogie con quello che sarà poi il layout finale nel n.39). La prima storia definisce invece l’aspetto che verrà scelto per Tony Stark, qui un robot dalle sembianze umane, pressoché sovrapponibile al look di Tony con la piastra pettorale nascosta sotto gli abiti. L’artista è lo stesso Don Heck a cui sarà affidata l’intera prima fase del personaggio, che nasce quindi come sintesi di due contributi complementari, perché l’armatura la copertina di SUSPENSE 39 saranno interamente opera di Kirby.
Curiosamente, una situazione analoga si verificò per il concetto narrativo e per lo stesso nome del personaggio, perché un indaffarato Stan Lee passò l’idea di base al fratello Larry Lieber, incaricandolo di stendere la sceneggiatura completa. Fu questi a dare il nome civile del protagonista, e a infondere nella storia il fiero sentimento anti-comunista che divenne poi caratteristico di tutta la fase iniziale di IRON MAN (per poi venire gradualmente rimosso nei dintorni del 1968).
E SE… LOKI FOSSE STATO L’EROE AL POSTO DI THOR…?
E SE DON BLAKE FOSSE STATO L’INCREDIBILE HULK…?
Primavera 1962.
I ristretti locali della neonata Marvel erano in fermento: FANTASTIC FOUR era un successo nazionale, l’editore Martin Goodman aveva dato al giovane Stanley Lieber carta bianca per il lancio immediato di nuove serie di eroi, e il suo ufficio era in summit permanente per la definizione di che cosa esattamente doveva debuttare sul palco del nascente Marvel Universe.
Lee e Kirby, come d’abitudine, avevano idee completamente diverse in proposito, e si sforzavano di portarle a connettersi tra loro.
Stan voleva fortemente una serie fantasy con un protagonista magico, ma il Doctor Droom che aveva varato nella testata AMAZING ADVENTURES era caduto nel vuoto d’interesse del pubblico. Jack aveva in mente un fantasy a carattere epico-mitologico. L’Editore richiedeva una continuità con la linea delle varie collane antologiche ATLAS, con i loro enormi mostri regolarmente in copertina: lucertole giganti, alieni e mutanti, animali fantastici. Così tanti spunti, così poco tempo per decidere…
Si decise di sottoporre varie idee ai riscontri di vendita, usando una delle due riviste ammiraglie, JOURNEY INTO MYSTERY (l’altra era STRANGE TALES) come piattaforma di lancio.
Fu così che nel n.78 del Marzo ’62 uscì la storia di Aaron the Sorcerer, un mistico in fuga da un trio di inseguitori dall’aspetto e la foggia totalmente asgardiana. Le sue sembianze sono identiche a quelle in futuro proprie del giovane Loki dei kirbiani TALES OF ASGARD, stregone per eccellenza del pantheon nordico. Il suo linguaggio è un misto di quello aulico asgardiano e del dialetto magico del venturo Dottor Strange: a fine storia rimane tra gli umani accanto alla bella Lucy, ponendo la sua candidatura a protagonista di una possibile serie come difensore dal suo mitico e torvo mondo di provenienza.
Un bel concetto, che però doveva sostenere la concorrenza del candidato successivo, di tutt’altra natura. Nel numero 79 di Aprile (sempre di JOURNEY INTO MYSTERY, NdR), un esile biologo pressoché uguale a un certo Dottor Blake, perdente in amore e deriso sul lavoro, trasforma se stesso in un Mister Hyde dall’aspetto erculeo, un minaccioso colosso grigio fratello gemello del venturo Hulk. Victor Avery diviene così un mostro violento e distruttivo, che l’Esercito americano riesce a stento a contenere precipitandolo in un baratro senza fondo, da cui Victor (lo stesso nome del dr. Frankestein, del cui mostro ricorda da vicino l’aspetto) promette di ritornare.
E così, le basi di due filoni narrativi erano state poste: non si trattava che di scegliere.
Nelle settimane seguenti, Stan avrebbe optato poi per un’origine meno tradizionale e più attuale per lo scienziato-mostro, che sarebbe diventato un Frankenstein interprete e vittima dell’età atomica, con il nome di Bruce Banner. Sicuro delle potenzialità commerciali del nuovo HULK, decise di rischiare un lancio direttamente su una serie personale a Maggio, cedendo dall’altro lato all’insistenza di Kirby per provare con l’appoggio di MISTERY una collana fantasy di tipo più epico : mantenendo l’idea di una dimensione alternativa popolata di creature del mito, ma basandola sull’epica nordica amata da Jack. Il protagonista non sarebbe stato un mago ma un guerriero, anzi un dio… THOR, il Dio del Tuono, al suo esordio del numero 83 JOURNEY INTO MYSTERY del mese editoriale di Agosto (che vide anche il debutto di un liceale morso da un ragno radioattivo…).
Queste le prove generali del cosiddetto Metodo Marvel:
un laboratorio di idee, cellule concettuale incrociate e trapiantate che sarebbero evolute in un tessuto narrativo del tutto diverso, denso e complesso come mai era stato nella storia del fumetto.
2 – FINE
BREVE BIOGRAFIA
Dario Janese, torinese, 1964, sociologo e storico americanista, dall’infanzia cultore del Fantastico in tutte le sue forme espressive. Scrittore, saggista e curatore di laboratori letterari e di informazione civile, ha tenuto cicli di divulgazione dell’opera di Lovecraft, Ballard e Pasolini e di lettura storica delle Scritture. Da vari anni conduce un blog (Lone Ranger) di storia critica del fumetto e vari gruppi Facebook sulle espressioni del Fantastico nella cultura popolare.
NOTE EXTRA
Precisazione, per chi ci legge:
TUTTI gli articoli sono estratti dalla pagina FB chiamata Lone Ranger (Appunti di Storia del Fumetto dalle Origini a Oggi. Disney, Marvel, DC, Bonelli e i grandi autori e personaggi indipendenti nell’Arte Grafica Sequenziale), e vengono ri-pubblicati, a distanza di oltre sei-cinque anni, nel nostro web magazine con alcune piccole modifiche, impaginati diversamente, e completati con l’aggiunta di immagini.
Seconda stagione, gli approfondimenti
Articolo del 28-12-2020
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