Dungeons&Dragons 50th Anniversary: Tutte le strade passano da Baldur’s Gate.

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Con questa sesta puntata il nostro speciale Dungeons&Dragons 50th Anniversary (settimo progetto del 2023 di Fumettomania) entra nel vivo.
In precedenza, il socio e super esperto Fabio Ciaramaglia aveva pubblicato un articolo dedicato al film ‘L’onore dei ladri (Honor Among Thieves)’ e la genesi del gruppo dei “ladri d’onore” (del 4 agosto), prequel del film.

A chi ci segue ricordiamo che questo speciale Dungeons&Dragons 50th Anniversary lo abbiamo iniziato in anticipo rispetto alla data programmata e che proseguirà per tutto il 2024.
Vi rammentiamo che questo articolo, come i 5 precedenti, è bilingue, in italiano ed in inglese, a beneficio degli amici/che stranieri che ci seguono.

Buona lettura
Mario Benenati, curatore del sito Fumettomania Factory Magazine

P.S.: Fabio Ciaramaglia è il curatore anche dello speciale su Tomb Raider, dal 30 dicembre 2022. Gli articoli su Lara Croft, 11 finora, sono in pausa da luglio, perché fabio si sta dedicando a Dungeons & Dragons, torneranno nella primavera del 2024.


SPECIALE APPROFONDIMENTO 2024:

LOGO D&D

Tutte le strade passano da Baldur’s Gate.

di Fabio Ciaramaglia

Baldur's Gate 3 sulla copertina della rivista specialistica PC Gamer
Baldur’s Gate 3 sulla copertina della rivista specialistica PC Gamer. Immagine utilizzata solo a fini divulgativi © degli aventi diritti

Qualche estate fa ero a Parigi e indossavo una T-shirt con il logo e scritte che rimandavano Baldur’s Gate e quindi a Dungeons&Dragons. In un ristorante mangiavo con una persona che parlava francese, e quindi non ho interagito direttamente con il cameriere che prendeva l’ordine, il quale però ha capito che io stesso non lo parlavo.

Dopo alcuni minuti nonostante il naturale ostracismo parigino medio per l’inglese, il cameriere torna al tavolo per complimentarsi per la mia T-shirt e per esclamare con entusiasmo “Baldur’s Gate, the best role-playing game of the world!”. Facciamo due conti, il primo gioco è uscito nel dicembre del 1998 e il cameriere stesso poteva essere nato approssimativamente in quegli anni, in più di venti anni ne è passata di acqua sotto i ponti nel mondo videoludico, eppure il giovane ancora lo ricordava con affettuosa ed entusiastica memoria.

Mi consento di partire con una digressione poiché il ciclo di articoli che inizia con questo sarà abbastanza multitentacolare.
Oggi se si nomina Baldur’s Gate, e su molte riviste e siti specializzati si troveranno ben più che semplici menzioni, ci si riferisce nella gran parte dei casi al terzo gioco della serie principale che è uscito nell’agosto 2023 e che in poco tempo ha infranto una serie di record di vendite e fatto letteralmente impazzire i critici e gli appassionati.

In realtà ormai il solo nome è quasi un franchise all’interno del franchise Dungeons&Dragons che per l’appunto nasce nel 1998 a opera della Bioware (la stessa casa di Neverwinter Nights e di Dragon Age), a inizio anni 2000 migra temporaneamente sulle sole console con i due Baldur’s Gate: Dark Alliance (Black Isle Studios), ha una sorta di revival a inizio degli anni 2010 (le versioni aggiornate di Beamdog) e 2020 (le versioni per computer di Dark Alliance), passa attraverso rivisitazioni in altri prodotti tra cui fumetti (per IDW) o moduli di avventure (Baldur’s Gate: Descent to Avernus) e appunto è ancora in corso con Baldur’s Gate 3 (Larian Studios, Bioware è ormai fuori da questi giochi da tempo).

Cover del manuale sulla Costa della Spada
Cover del manuale sulla Costa della Spada. Immagine utilizzata solo a fini divulgativi © degli aventi diritti

Baldur’s Gate, senza corsivo, è una importante città-stato sulla Sword Coast nel continente del Faerûn che è il principale nel setting Forgotten Realms di Dungeons&Dragons. Essa è retta da un regime oligarchico composto da quattro Granduchi che sono in teoria eletti, ma a vita, dai cittadini stessi. La guardia cittadina esiste ma è in realtà resa futile da un corpo di mercenari, i Flaming Fists (letteralmente i “pugni di fuoco”, che fa capo direttamente agli oligarchi. Ciononostante non è una città oppressa, anzi è molto aperta di vedute e accogliente sia per ricchi mercanti che per profughi da altre zone meno tranquille e anche una buona base per il mercato nero di ogni tipo.

La popolazione è in prevalenza umana ma è molto comune trovare abitanti di altre razze semiumane. L’apertura mentale fa sì che sia possibile trovare templi dedicati a quasi ogni divinità del pantheon Forgotten Realms, persino a quelle notoriamente malvagie. Nella geopolitica, Baldur’s Gate è membro della Lords’ Alliance, una forte alleanza militare, con Waterdeep, Silverymoon, e Neverwinter, altre città stato molto importanti sulla costa occidentale del Faerûn.

La mappa con Baldur's Gate in Dark Alliance II
La mappa con Baldur’s Gate in Dark Alliance II . Immagine utilizzata solo a fini divulgativi © degli aventi diritti

Per non appesantire il discorso non aggiungiamo ulteriori informazioni su Baldur’s Gate, ma lo faremo di volta in volta quando necessario. Ma già queste poche righe ci fanno comprendere come, in effetti, questa città possa diventare il fulcro di decine possibili trame e sottotrame che la usino come ambientazione.

Torniamo un attimo ai giochi, che sono probabilmente quelli a cui questo nome è più legato. In molti di essi le vicende, paradossalmente, non avvengono a Baldur’s Gate stessa.

Giusto per fare dei rapidi esempi, nel primissimo gioco il nostro personaggio è effettivamente in viaggio verso Baldur’s Gate (parte dal monastero di Candlekeep), ma dovrà compiere molte avventure prima di arrivarci, mentre l’espansione “Siege of Dragonspear” ci porta decisamente altrove e allarga la visione del mondo alle altre città membri della Lords’ Alliance; Baldur’s Gate II è quasi completamente ambientato in un’altra nazione, quella di Amn; il personaggio dei due Dark Alliance ha solo come base delle proprie operazioni questa città ma viaggia anche molto lontano da essa; nel recente Baldur’s Gate 3 vi arriviamo soltanto nell’ultimo atto (di tre) di cui è composta la storia.

Ma, appunto, se possiamo affermare che tutte le strade non necessariamente portino a Baldur’s Gate, quasi sicuramente ogni avventuriero degno di nota ci sarà passato o vi avrà vissuto per periodi più o meno lunghi della propria vita e carriera.

È una storia quindi lunga, tortuosa e, soprattutto, multimediale che cercheremo di analizzare in maniera il più possibile approfondita ma che probabilmente a volte ci porterà a delle digressioni, come quella con cui sono partito.

Nel prossimo articolo parleremo di alcune specifiche tecniche relative ai differenti sistemi di gioco e inizieremo a introdurre gli elementi narrativi che li legano gli uni con gli altri

fine articolo n. 6

Parte meridionale della Coasta della Spada – Immagine utilizzata solo a fini divulgativi © degli aventi diritti

Bibliografia minima

A.A.V.V., Baldur’s Gate, Bioware, dicembre 1998. Nel 1999 poi venne pubblicato un DLC dal titolo Baldur’s Gate: Tales of the Sword Coast. Il gioco è stato successivamente riadattato alle moderne piattaforme e sistemi operativi (inclusi quelli per Apple e per Android) nel 2012 dalla Beamdog, con Baldur’s Gate: Enhanced Edition, che ha a sua volta un DLC dal titolo Baldur’s Gate: The Siege of Dragonspear (2016) che, a distanza di anni, fornisce un ponte crononarrativo con Baldur’s Gate II.

A.A.V.V., Baldur’s Gate II: Shadows of Amn, Bioware, settembre 2000. Nel giugno del 2001 viene pubblicato un DLC dal titolo Baldur’s Gate II: The Throne of Bhaal. Anche questo gioco è stato poi riadattato in Baldur’s Gate II: Enhanced Edition dalla Beamdog nel novembre 2013, permettendone la fruizione su altre piattaforme e sistemi operativi. Non ci sono in questa edizione nuovi DLC.

A.A.V.V., Baldur’s Gate: Dark Alliance, Snowblind Studios/Black Isle Studios, dicembre 2001. Inizialmente concepito solo per le console Sony PlayStation2, successivamente vennero congegnate versioni per altre console (successive versioni della PS, console Nintendo e Xbox), ma solo nel 2021 vennero pubblicate versioni per i sistemi operativi per PC (Windows, macOS e Linux).

A.A.V.V., Baldur’s Gate: Dark Alliance II, Black Isle Studios, gennaio 2004. Analogamente al primo capitolo, la prima versione era solo per Sony PS2 e per Xbox, mentre in seguito ne vennero rilasciate versioni per le altre console (ancora una volta le nuove versioni di PS e le varie console Nintendo). Solo nel luglio del 2022 venne ampliata l’offerta anche per i sistemi operativi per PC (Windows, macOS e Linux).

A.A.V.V., Baldur’s Gate 3, Larian Studios, agosto 2023. Una versione limitata del gioco a poche classi giocabili e al suo solo primo capitolo era stata già messa in vendita in “Early Access” nell’ottobre 2020 rendendo in pratica molti giocatori dei beta tester.

Si veda infine sulla città di Baldur’s Gate, oltre al sempre utile Wiki https://forgottenrealms.fandom.com/wiki/Baldur%27s_Gate , il seguente manuale:

A.A.V.V., Sword Coast Adventurer’s Guide, Wizards of the Coast, novembre 2015 (specificamente le pagine 45-47). Esiste la versione italiana Guida degli avventurieri alla Costa della Spada, Asmodee.

Biografia dell’autore

FABIO CIARAMAGLIA

Con una laurea in letteratura inglese con una tesi su Shakespeare nei fumetti (2000) e con un dottorato con una tesi su Shakespeare nella televisione italiana (2004), ho sempre cercato di occuparmi della relazione tra letteratura e altri media.

Ho collaborato con varie riviste di fumetti, da Fumo di China a Fumettomania nella sua precedente incarnazione, ma ho anche tradotto due fumetti per la Magic Press e alcune poesie inglesi.
Ho poi iniziato a insegnare inglese nelle scuole superiori prima a Roma e poi, dal 2015, a Trieste.

Non ho perso l’animo nerd nemmeno da insegnante, ma a partire dal 2006 ho virato più sul versante dei videogiochi, in alcuni dei quali, forse per deformazione professionale, ho riscontrato elementi degni di analisi che però prima di ora non avevo avuto il coraggio di affrontare con maggiore serietà.

L’articolo prosegue con la versione inglese …

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