Prosegue lo speciale Dungeons&Dragons 50th Anniversary.
Intro
Nel 1974 appariva il primo gioco di ruolo dedicato a Dungeons&Dragons!
Nell’anno dei festeggiamenti dei 50 anni dall’uscita di quel primo gioco, Fumettomania sembra essere l’unica Associazione Culturale italiana e l’unico Magazine che, a livello nazionale, gli sta dedicando un lungo approfondimento.
Siamo felici, inoltre, di aver saputo che a Napoli Comicon, dal 25 al 28 aprile presso la Mostra d’Oltremare di Napoli, ci sarà anche la mostra: 50° anni di Dungeons & Dragons. Il Signore dei giochi di ruolo.
Fine intro
Fabio Ciaramaglia, il nostro socio e super esperto, in questa sedicesima puntata continua le recensioni-approfondimenti fumettistiche su D&D e ci racconta la miniserie a fumetti “Infernal Tides” (dicembre 2019- agosto 2020), nella quale i nostri eroi lasciano nuovamente la città di Baldur’s Gate per affrontare alcune avventure decisamente al di fuori delle proprie possibilità.
Per leggere gli altri fumetti su Dungeons&Dragons consiglio l’articolo su Evil at Baldur’s Gate, della settimana scorsa; quello su il profondo nord di Faerûn: Frost Giant’s Fury (2017); che è il seguito del ciclo di storie a fumetti intitolato Shadows of the Vampire (Le ombre del vampiro), pubblicato nel 2016, e del primo ciclo chiamato Legends of Baldur’s Gate.
Vi rammentiamo che questo articolo come i precedenti è bilingue, in italiano ed in inglese, a beneficio degli amici e delle amiche stranieri che ci seguono.
Buona lettura
Mario Benenati, curatore del sito Fumettomania Factory Magazine
SPECIALE APPROFONDIMENTO 2024:
La discesa agli inferi, da Baldur’s Gate all’Avernus, passando ancora da Candlekeep
di Fabio Ciaramaglia
Dungeons & Dragons: Infernal Tides, 1-5 (dicembre 2019- agosto 2020)
Nella miniserie dal titolo Infernal Tides, i nostri eroi lasciano nuovamente la città di Baldur’s Gate per affrontare alcune avventure decisamente al di fuori delle proprie possibilità. La storia, in realtà inizia in città con un improvviso assalto di orde demoniache ai danni dei due Hellrider Aubree e Alusair Lucent (figlia e padre) che i nostri cercano di aiutare, pur non riuscendo a impedire il rapimento di lui. La trama, per il resto, segue quasi pedissequamente le vicende del manuale Baldur’s Gate: Descent to Avernus, in cui, oltre alle parti di approfondimento dell’ambientazione, viene presentata una vera e propria campagna di Dungeons&Dragons: cioè, in pratica, è come se “giocassimo” una serie di avventure dando la procura a Minsc e i suoi amici. Sta di fatto che in coda al volume sono presenti proprio le schede dei personaggi, qualora volessimo effettivamente giocare la campagna usandoli. Per questo motivo, e altri, tuttavia, abbiamo la necessità di fare qualche digressione.
Tutta la vicenda di questo volume è inserita in un arco macronarrativo che riguarda il mondo di D&D, ovvero la cosiddetta “Blood War”. Questa è una guerra che si è combattuta da prima dell’alba dei tempi, prima che il “Prime Material”, ovvero la nostra dimensione, si fosse pienamente formato, e riguarda Diavoli e Demoni. Non possiamo entrare nel dettaglio di tutte le fasi di questo conflitto millenario, la sostanza è che però è di base una guerra tra due opposte filosofie, quella dei Diavoli che credono nella diffusione del Male attraverso metodi più ordinati, come per esempio la stipula di contratti infernali, e quella dei Demoni che invece pensano a diffonderlo attraverso il caos e la distruzione: in pratica i primi sono Legali Malvagi e i secondi Caotici Malvagi. Sebbene in gran parte questa guerra si sia svolta ai bordi dei gironi infernali, e soprattutto proprio l’Avernus, non di rado molti conflitti più o meno importanti sono avvenuti sul Prime Material, con il coinvolgimento di maghi, stregoni, sacerdoti o chiunque avesse i mezzi e qualche più o meno serio motivo per evocare un diavolo o un demone. Proprio l’Avernus, in origine, era stato creato dall’arcidiavolo Asmodeus come una sorta di paradiso terrestre per tentare i mortali, ma successivamente venne attaccato dai demoni e divenne il principale campo di battaglia della Blood War.
Ma, come detto, a volte questo conflitto sfocia anche nel resto di Faerûn e in particolare questo avviene nei dintorni della città di Elturel nella quale inizia a formarsi un gruppo di soldati specializzati contro le orde infernali, i cosiddetti Hellriders, devoti al dio della giustizia e della legge Torm. A margine segnaliamo che Elturel è in una sorta di guerra fredda con Baldur’s Gate: infatti se la prima è una città totalmente dedicata all’ordine e alla giustizia, il caos imperante nella seconda e la sua tolleranza anche nei confronti di divinità malvagie fa sì che su molte questioni geopolitiche (commercio ed espansione territoriale) le due si trovino su fronti differenti. Ma Elturel ha anche altri problemi. Sentendosi quasi sopraffatti da demoni e diavoli gli Hellrider pregarono per l’aiuto divino, che arrivò nella forma dell’angelo Zariel che si offrì di condurli alla vittoria finale proprio nell’Avernus. In realtà Zariel aveva una propria agenda: pur essendole stato proibito di entrare nella Blood War, la sua ossessione la portò alla disobbedienza e, in seguito, alla sua caduta. Di fatto, il raid nell’Avernus si conclude in maniera drammatica, molti Hellrider, guidati da Jander Sunstar (personaggio noto agli appassionati di Ravenloft) fuggono dalla battaglia e chiudono il portale dietro di loro, altri tentano di fuggire e vengono letteralmente crocifissi dal diavolo Haruman, e infine Zariel e le sue truppe rimanenti sono costretti alla resa. Asmodeus la convince a giurargli fedeltà e, apprezzandone le doti militari, la rende una diavolo e le affida il compito di guidare le sue orde nella Blood War. Zariel però non ha dimenticato il tradimento degli Hellrider e quindi, con pazienza e strategia e con le sue nuove tecniche manipolatorie da diavolo, ordisce un piano per trasportare la loro città Elturel proprio nell’Avernus. Durante un attacco di non-morti nella città, si presenta come salvatrice di Elturel e fa firmare un contratto al capo degli Hellrider, Thavius Kreeg, che prevede l’acquisizione, dopo cinquant’anni, della città. Invero Zariel ha pianificato di trasportare altre città nell’Avernus, e tra queste figura Baldur’s Gate.
Per l’appunto il periodo previsto dal contratto scade proprio verso l’inizio di Infernal Tides ed è così che i nostri eroi vi sono coinvolti. Dopo il rapimento di Alusair Lucent, i nostri eroi decidono di aiutare Aubrey che spiega loro che è tutto legato a una piccola scatola con sigilli infernali che essi trasportavano. Si recano quindi da Fremin Greer, un demonologo, che spiega loro che la scatola contiene sicuramente qualcosa di importante legato alla Blood War, ma frattanto il suo laboratorio viene invaso proprio da esseri infernali. Durante lo scontro, Fremin viene colpito a morte, e, prima di spirare, dice loro di trovare altre notizie a Candlekeep, affidando loro il proprio famiglio tressym (un gatto alato) Beatrice, ma questa si rivelerà essere una spia.
Come sappiamo per entrare nella cittadella è necessario donare un libro che non sia contenuto nella sua vasta biblioteca e che abbia un certo valore. Delina decide di cesellare ulteriormente la sua chiusura con il fratello Deniak donando il suo libro degli incantesimi. Dopo l’ingresso a Candlekeep non tutto è risolto poiché per poter parlare con l’esperta Sylvira Savikas c’è una lunga lista d’attesa e i nostri non hanno molto tempo. Ricevono l’aiuto di una studiosa, Marguerite, per poter accorciare i tempi, tuttavia con un colpo di scena scopriamo che anche questa è un diavolo sotto mentite spoglie. Isolato Minsc dal gruppo, infatti, cerca di sedurlo e poi di combatterlo, con l’aiuto del tressym Beatrice: ma anche Minsc non è realmente solo e con il supporto di Boo riesce a sconfiggere i due esseri infernali. Non tutto il male viene per nuocere e la commozione attira l’interesse di Sylvira che riceve il gruppo e li aiuta ad aprire la scatola infernale che essi hanno con sé. Purtroppo il contenuto non ha un valore in sé, poiché la scatola serviva solo a contenere il contratto stipulato da Thavius Kreeg e Zariel di cui abbiamo parlato sopra, con la trasposizione di Elturel, e tutti i suoi abitanti, nell’Avernus. E il momento sembra essere giunto poiché Aubrey inizia a essere risucchiata da un portale infernale, ma Delina pronuncia un incantesimo per proteggerla: sta di fatto che in questo modo sono tutti teletrasportati proprio a Elturel.
La parte centrale della storia, il terzo numero, si svolge interamente nell’Avernus sebbene delle parti siano ambientate in una fluttuante Elturel che sta subendo l’invasione dei diavoli mentre viene letteralmente calata nelle fiamme infernali. Ci sono numerosi combattimenti e scene spettacolari a pagina piena e splash-pages. Il gruppo, durante i combattimenti, si divide. In particolare Minsc e Nerys, nel tentativo di combattere uno dei generali, Haruman, finiscono proprio in basso nell’Avernus vero e proprio; Delina e Aubrey si impegnano nella ricerca di Alusair; Krydle e Shandie cercano di salvare quanti più abitanti di Elturel possibili. In tutto ciò, però Shandie viene catturata da alcuni diavoli e viene offerta la sua salvezza soltanto in cambio di un contratto con Krydle per la sua anima. Con un colpo di scena si frappone tra questi e i nostri un altro diavolo, Oreasha, che comunque offre un contratto infernale a Krydle. Oreasha lavora per il generale Bel, un rivale di Zariel che intende impedire il suo successo, quindi prevenire l’inclusione di Elturel nell’Avernus. Per l’affetto che Krydle prova per Shandie, e forse anche come bilanciamento di tutte le volte che lei gli ha salvato la vita, egli accetta. In compenso, Oreasha gli spiega come distruggere il contratto e quindi sventare i piani di Zariel, e lo indirizza verso Thavius Kreeg.
Nerys e Minsc si ritrovano, come detto, nel pieno dell’Avernus e sono recuperati dalla nave meccanica infernale dei Bloodrovers, una sorta di pirati/ladri che cercano di recuperare le ricchezze in materiali e “soul coins” dell’Avernus. Breve digressione: i soul coins sono una specie di valuta infernale ottenuta sacrificando per l’appunto un’anima per essere forgiati e li ritroviamo anche in Baldur’s Gate 3 (torneremo su questi in seguito). Praticamente assunti al volo nei Bloodrovers, Minsc e Nerys li aiutano nell’affrontare un enorme diavolo, ma nello scontro entrambi cadono nel fiume Styx (Stige) le cui “acque” hanno il potere di estinguere completamente la memoria. Mentre Nerys, come quando ha combattuto contro la licantropia, si affida completamente alla propria fede e quindi riesce a uscire incolume dallo Styx, Minsc purtroppo non è altrettanto forte o fortunato e perde completamente la memoria.
Frattanto gli altri quattro riescono a rintracciare Thavius Kreeg proprio nel momento in cui sta pronunciando le ultime parole affinché il contratto infernale inizi a essere in corso. Nel combattimento riescono a sottrargli il documento ma ancora sono impossibilitati a distruggerlo. Raggiunti finalmente anche da Minsc e Nerys, il gruppo fa la sua conoscenza con Zariel che è intervenuta proprio in questa fase finale del suo piano e Krydle, provocandola, fa sì che sia il diavolo stesso a distruggere il contratto cercando di ucciderlo. Consapevole della propria sconfitta, Zariel si ritira, non prima di essere apparsa ad Aubrey nelle sue antiche vesti di angelo. Elturel viene finalmente riportata sul “Prime Material”. Il finale, aperto, è su Krydle che è consapevole che pur avendo salvato Shandie e la città di Elturel, prima o poi dovrà pagare il proprio saldo con Oreasha, fatto che gli viene ricordato con simboli infernali tatuati sul proprio braccio.
Questa storyline è piuttosto densa, sebbene, come detto, la trama segue passo dopo passo gli step descritti nell’avventura di Descent to Avernus. Il volume può essere chiaramente utile per comprendere alcune delle dinamiche della storia, ma come di consueto Zub è piuttosto abile nel fornire nelle didascalie e nei dialoghi tutto ciò che sia necessario per poterne fruire anche senza conoscenze previe. L’approfondimento dei nostri eroi prosegue, con rimandi anche ad altre storie precedenti, e abbiamo un’ulteriore testimonianza dell’amicizia tra Krydle e Shandie con il sacrificio del primo con il contratto infernale -fatto che sarà fondamentale per la conclusione di tutto il ciclo nel volume successivo Mindbreaker. Delina prosegue con il suo percorso di affermazione della propria identità prendendo spesso l’iniziativa e, come detto, chiudendo finalmente la sua storia con il fratello, dando via l’ultimo suo ricordo, il suo libro degli incantesimi. Nerys si dimostra ancora una volta profondamente legata alla propria fede grazie alla quale resiste ai poteri di oblio del fiume Styx: oltretutto, vediamo anche svilupparsi una forte amicizia con Minsc, che invece subito il completo lavaggio del cervello, che lei cerca di aiutare a recuperare non solo la sua memoria ma la sua essenza di eroe.
La storia, con Descent to Avernus, fornisce parte del palinsesto di background del videogioco Baldur’s Gate 3.
Come vedremo nell’analisi del gioco, ci sono molti esseri infernali coinvolti (Raphael e Mizora) e alcuni dei companion hanno avuto un loro ruolo nella Blood War (Karlach) oppure hanno stretto patti con essi (Wyll) e quasi tutte le loro vicende comunque fanno riferimento a Zariel. Pertanto, sebbene non sia strettamente necessario, la lettura di Infernal Tides e Descent to Avernus può fornire ulteriori chiavi di lettura per ciò che accade in gioco e quindi anche aiutare nelle proprie scelte. Anticipo che proprio le scelte in merito a questi personaggi citati sono tra le più avvincenti e complesse da prendere durante il gameplay. Altro elemento di interesse che lega i due volumi al gioco è la questione di Elturel: nel fumetto la città viene riportata nel Prime Material, sebbene nell’avventura sia anche possibile anche che si fallisca nel tentativo. In ambo i casi una prima conseguenza è quella di centinaia di profughi che scappano da Elturel e, in gran parte, si recano a cercare rifugio proprio nella vicina Baldur’s Gate. La quasi totalità di questi profughi sono tiefling, espulsi da Elturel perché ricordano a livello estetico al resto della popolazione il recente scampato pericolo legato all’Avernus: questo spiega l’effettiva, e bizzarra se vogliamo, inflazione di tiefling nel gioco Baldur’s Gate 3, sia nei primi capitoli (l’incontro con i profughi) e sia nella città stessa. Segnaliamo anche la presenza di Ulder Ravengard (il padre di Wyll) in missione diplomatica a Elturel: avremo a che fare con lui in BG3 proprio mentre cerca di far ritorno a Baldur’s Gate, così come alle conseguenze politiche causate dalla sua assenza in città.
Nonostante i forti legami con il terzo gioco, però, come abbiamo cercato di dimostrare, la storia ha una propria valenza anche come prodotto autonomo, che si va a inserire nel ciclo di Minsc e i suoi amici. Da alcuni punti di vista è probabilmente la storia centrale del ciclo, e forse non a caso abbiamo il ritorno di Max Dunbar ai disegni (nei precedenti volumi si era occupato solo della cover art), sempre a suo agio con le spettacolari splash-page e che fa tornare alla caratterizzazione grafica dei personaggi come li avevamo visti nei primi albi. Cresciuti, maturati e sempre più affiatati come gruppo, i nostri eroi sono usciti di nuovo vittoriosi dalla propria avventura, ma stavolta pagando un alto costo, i cui sviluppi vedremo nell’imminente finale di questa saga, del quale tratteremo nel prossimo articolo sul ciclo di storie Mindbreaker.
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Biografia minima
Jim Zub (testi), Max Dunbar (disegni), Dungeons & Dragons: Infernal Tides, 1-5 (dicembre 2019- agosto 2020), IDW. La storia è stata successivamente raccolta nel volume omonimo nel febbraio 2021 sempre per IDW. È del settembre 2021 la traduzione italiana in volume cartonato, Maree Infernali, per Panini.
A.A.V.V., Baldur’s Gate: Descent to Avernus, settembre 2019, Wizards of the Coast. È del marzo 2020 la traduzione in italiano Discesa nell’Avernus per Asmodee.
A margine segnaliamo che tra le pagine 10 e 70 ci sono degli interessantissimi approfondimenti di ambientazione sulle città di Baldur’s Gate, Elturel e Candlekeep.
Biografia dell’autore
FABIO CIARAMAGLIA
Con una laurea in letteratura inglese con una tesi su Shakespeare nei fumetti (2000) e con un dottorato con una tesi su Shakespeare nella televisione italiana (2004), ho sempre cercato di occuparmi della relazione tra letteratura e altri media.
Ho collaborato con varie riviste di fumetti, da Fumo di China a Fumettomania nella sua precedente incarnazione, ma ho anche tradotto due fumetti per la Magic Press e alcune poesie inglesi.
Ho poi iniziato a insegnare inglese nelle scuole superiori prima a Roma e poi, dal 2015, a Trieste.
Non ho perso l’animo nerd nemmeno da insegnante, ma a partire dal 2006 ho virato più sul versante dei videogiochi, in alcuni dei quali, forse per deformazione professionale, ho riscontrato elementi degni di analisi che però prima di ora non avevo avuto il coraggio di affrontare con maggiore serietà.
L’Associazione FUMETTOMANIA FACTORY – APS, che opera dal 1991 a livello nazionale – senza mai dimenticare le attività svolte nel territorio della propria sede operativa a Barcellona P.G., – ha come finalità la promozione, la divulgazione e la valorizzazione delle tematiche correlate al linguaggio del fumetto.
La “mission” di Fumettomania, è quella di attrarre ragazzi di tutte le età promuovendo progetti a loro dedicati, che parlino di argomenti attuali e coinvolgenti, utilizzando il fumetto, che si profila come forma d’arte autonoma che contiene in sé il codice linguistico della letteratura (le parole), le sue modalità di fruizione, ma anche la sequenzialità del cinema e l’attenzione figurativa delle arti visive tradizionali.
L’impegno dell’Associazione – a 33 anni dalla fondazione – è quello di continuare a diffondere la cultura del Fumetto, e di continuare i progetti culturali e sociali sul territorio con laboratori rivolti a giovani appassionati e alle scuole, mostre personali e collettive dedicate al fumetto, all’illustrazione e affini, presentazioni di fumetti ed incontri con gli autori.
Di seguito la versione inglese dell’articolo…