Dungeons & Dragons 50th Anniversary: Il passato di Doric in The Druid’s Call

0
276

Terzo articolo dello speciale dedicato a

… in questo inizio di luglio a cura nostro amico e super esperto Fabio Ciaramaglia (già apprezzato sullo storico sito Glamazonia), protagonista dal 30 dicembre 2022 dello speciale su Tomb Raider .

Dopo un primo sguardo sulla lunga storia editoriale di Dungeons & Dragons (del 26 marzo), ed una prima introduzione ai personaggi principali del film Honor Among Thieves: The Feast of the Moon (del 23 maggio), ecco oggi l’approfondimento sul passato di Doric in The Druid’s Call (la chiamata del druido).

A chi ci segue ricordiamo che questo speciale Dungeons&Dragons 50th Anniversary è il nostro settimo progetto di questo 2023, iniziato in anticipo rispetto alla data programmata (novembre) e che proseguirà per tutto il 2024.

Come gli altri speciali curati da Fabio, ogni articolo è bilingue, in italiano ed in inglese, a beneficio degli amici/che stranieri che ci seguono.

Buona lettura
Mario Benenati,
curatore del sito Fumettomania Factory Magazine


ANTEPRIMA SPECIALE APPROFONDIMENTO 2024:

LOGO D&D

Il passato di Doric in The Druid’s Call (la chiamata del druido)

di Fabio Ciaramaglia

Copertina di The Druid's Call

The Druid’s Call è uno dei tre prequel al film Honor Among Thieves e uno dei due romanzi. È scritto dalla canadese E.K. (Emily Kate) Johnston e narra di molti anni della vita passata del personaggio di Doric, una dei protagonisti del film. Ci sono specificamente due linee temporali narrative, una ambientata al presente con ciò che accade a Doric e il suo addestramento come druido e l’altra, caratterizzata da pagine con sfondo nero, che narra in rapida successione dei suoi anni da bambina. Le due linee temporali, comunque, verso la fine del libro convergono.

Doric è una tiefling, quindi ha piccole corna sulla sua testa e una coda. I tiefling sono una razza giocabile in “Dungeons and Dragons”, sebbene solo a partire dalla 4th Edition -essi comunque sono comparsi come personaggi non giocanti in diverse avventure ma anche in videogiochi come per esempio Valen Shadowbreath nell’espansione di Neverwinter Nights “Hordes of the Underdark” e Neeshka in Neverwinter Nights 2, entrambi oggetto di scelte multiple nella narrativa.

Nonostante l’aspetto demoniaco, le loro relazioni con diavoli o demoni sono abbastanza lontane, nel senso che essi non sono “mezzi-demoni”, cioè non hanno uno dei due genitori che ne sia uno. Anzi, normalmente, sono il frutto di qualche patto con diavoli o demoni di qualche lontano antenato che ha causato, nelle generazioni successive, la presenza di tracce di sangue demoniaco.

Questo spiega, così come ovvio, il fatto che un tiefling non sia necessariamente malvagio, sebbene a causa del loro aspetto e i conseguenti pregiudizi, essi siano vittime del pregiudizio e quindi costretti a un tipo di vita che può portare al crimine, passando anche attraverso diversi gradi di diffidenza e paranoia verso le razze più normalmente accettate.

Nel personaggio di Doric possiamo vedere tutto questo. La parte di background caratterizzata dalle pagine nere narra di come i suoi genitori umani l’avessero nascosta e reclusa nella loro soffitta -un ricordo di uno dei topos del romanzo gotico peraltro- e di come a un certo punto lei avesse deciso di cercare un contatto con loro come una normale famiglia, causando invece la loro decisione di drogarla e abbandonarla lontano da casa nel Neverwinter Woods. Seguono i momenti in cui la bambina cerca di sopravvivere da sola nei boschi e il salvataggio di alcuni wood elves (elfi di bosco) guidati da Liavaris, la quale decide di prendersi cura di Doric, e finisce per considerarla sua figlia.

Ciononostante anche la sua integrazione tra gli elfi sembra essere un problema, un po’ a causa della loro diffidenza causata dal suo aspetto, ma anche dal fatto che in effetti lei non è una di loro. Malgrado questo Doric riesce a instaurare una forte amicizia con Torrieth, con la quale lei cresce e comincia il suo addestramento come ranger.

A causa delle sue precedenti esperienze, non è una sorpresa che Doric tenda a essere paranoica e diffidente nei confronti degli altri, specialmente degli umani. È comunque determinata a mostrare la propria gratitudine agli elfi ripagandoli del fatto che lei le abbiano salvato la vita e consentito di restare nella loro comunità. Purtroppo la via del ranger non sembra la sua, poiché non è abile con un arco e si rivela piuttosto inutile nelle battute di caccia.

Dopo aver comunicato con un orso che aveva tentato di attaccare la sua amica Torrieth, Liavaris comprende che forse il suo vero richiamo è quello del druido, quindi la invia nell’Emerald Enclave per essere addestrata. Durante i diversi mesi nell’Enclave, Doric impara molte cose e riesce anche a usare il potere di “wildshape” (forma selvaggia), ovvero quello di trasformarsi in un animale mantenendo la propria coscienza.

Doric incontra anche nuove persone e si fa molti amici. Non appena inizia a sentirsi parte di una comunità che la accetta pienamente, è richiamata dal Neverwinter Woods per aiutare gli elfi a risolvere un problema che riguarda alcuni taglialegna aggressivi e ostili. Quindi torna indietro, con la sua amica Jowenys (un firbolg, una sorta di gigante) e riesce in effetti ad aiutare gli elfi, tuttavia vince solo una battaglia di quella che sembra essere diventata una guerra più grande tra gli elfi stessi e il nuovo reggente di Neverwinter.

Mentre i temi principali del libro sono chiaramente quelli dell’identità e della dicotomia tra esclusione e integrazione, che sono comunque elementi che lo rendono una lettura piacevole anche per un pubblico generico, nei termini di essere un prequel esso risponde a una domanda lasciata aperta dal film: specificamente l’abilità di Doric di trasformarsi in un orsogufo (una creatura magica con il corpo di un orso, la testa di un gufo e la pelle ricoperta sia da pelliccia che da piume).

Wildshape è una abilità speciale dei druidi in “Dungeons and Dragons” che, secondo le regole, permette di trasformarsi in qualsiasi animale che essi abbiano visto prima almeno una volta. Tuttavia l’orsogufo è una creatura magica e fin dai primi trailer del film -in particolare quelli in cui Doric si trasforma nella creatura- i fan più rigidi del gioco avevano protestato per questa infrazione alle regole, poiché solo animali normali dovrebbero essere possibili.

Concept art per Doric

Nel libro una spiegazione non frettolosa viene fornita, sebbene in maniera vagamente oscura. Cercando di non fornire eccessivi spoiler sul libro, posso affermare che la questione è legata a una serie di episodi che accadono nel romanzo, nello specifico alla guida di uno spirito animale con le sembianze di un gufo delle nervi che aiuta Doric-bambina a sopravvivere nel suo primo periodo nei boschi, al fatto che il primo suggerimento che la sua strada fosse quella del druido quando ha comunicato con l’orso e alla prima volta che lei si è trasformata in un orsogufo nel tentativo disperato di salvare uno dei suoi colleghi apprendisti druidi, Leander, che viene ucciso proprio da un orsogufo. È probabile che anche le tracce di sangue demoniaco abbiano inciso nella ricetta, ma questo non viene detto chiaramente nel romanzo.

Altri riferimenti al film sono i suoi incontri con Simon, in tre differenti occasioni, in cui lui cerca in qualche modo di flirtare, ma i suoi modi goffi lasciano completamente indifferente Doric.

L’ultimo collegamento al film è la menzione di un nuovo reggente di Neverwinter, che noi sappiamo essere Forge, e che gli elfi hanno iniziato una guerriglia contro di lui per proteggere le proprie terre – e nel film, la prima volta che vediamo Doric è proprio durante una di queste azioni di guerriglia. Comunque, l’elemento più importante del romanzo è il fornire una introspezione di Doric, che non è, in principio, parte del gruppo di ladri guidato da Edgin e il cui passato non è per niente chiarito nel film, tant’è che fa scattare ulteriori domande come per esempio cosa ci faccia una tiefling con degli elfi di bosco. Infine, il disgusto e la diffidenza degli umani che Doric esprime durante l’intero film è pienamente spiegato nel libro, così come viene spiegato come invece lei possa diventare estremamente leale verso coloro che riescono a conquistare la sua fiducia.

Il romanzo ha momenti molto drammatici, ma anche divertenti e, in qualche modo, questo è completamente in linea con gli stessi umori del film. Vediamo il percorso di crescita di Doric, da emarginata piena di paura a diventare una dei leader degli elfi, ritracciando passo dopo passo i punti nodali della sua vita.

Non sappiamo ancora di futuri sequel della saga di Honor Among Thieves, ma se così fosse è probabile che Doric possa essere uno dei personaggi che non ne resterà fuori. L’investimento in questo “mini-franchise” è stato piuttosto importante finora, per lo meno in termini di energie creative, e vedremo nel prossimo articolo come anche gli altri personaggi del film sono ritratti nel secondo romanzo prequel, The Road to Neverwinter.

articolo n. 3

Bibliografia minima

E.K. Johnston, Honor Among Thieves: The Druid’s Call, febbraio 2023, Del Rey/Penguin. È dell’aprile 2023 la versione italiana, dal titolo Doric la druida, con traduzione di Alice Casarini e Francesca Pezzoli per Mondadori.

Per maggiori informazioni sui tiefling si consultino i libri di regole di D&D, in particolare le pagine 42-43 di

A.A.V.V., D&D Player’s Handbook, agosto 2014, Wizards of the Coast.

In alternativa si può rapidamente (e gratuitamente) leggere da uno dei tanti Wiki su internet, come per esempio il seguente: https://forgottenrealms.fandom.com/wiki/Tiefling

Biografia

FABIO CIARAMAGLIA

Con una laurea in letteratura inglese con una tesi su Shakespeare nei fumetti (2000) e con un dottorato con una tesi su Shakespeare nella televisione italiana (2004), ho sempre cercato di occuparmi della relazione tra letteratura e altri media.

Ho collaborato con varie riviste di fumetti, da Fumo di China a Fumettomania nella sua precedente incarnazione, ma ho anche tradotto due fumetti per la Magic Press e alcune poesie inglesi.

Ho poi iniziato a insegnare inglese nelle scuole superiori prima a Roma e poi, dal 2015, a Trieste.

Non ho perso l’animo nerd nemmeno da insegnante, ma a partire dal 2006 ho virato più sul versante dei videogiochi, in alcuni dei quali, forse per deformazione professionale, ho riscontrato elementi degni di analisi che però prima di ora non avevo avuto il coraggio di affrontare con maggiore serietà.


English version

The past of Doric in The Druid’s Call

Fabio Ciaramaglia

The Druid’s Call is one of the three prequels to the film Honor Among Thieves and one of the two novels. It is written by Canadian writer E.K. (Emily Kate) Johnston and spans through several years of the past of the character of Doric who is one of the protagonist of the film. There are specifically two different timelines, one set at the present time with what is happening to Doric and her training as a druid and one, marked with black shaded pages, which tells quickly about her infancy years. The two timelines, however, by the end of the book converge.

Copertina di The Druid's Call

Doric is a tiefling, so she has small horns on her head and a tail. Tieflings are a playable race choice in “Dungeons and Dragons”, though only since the 4th Edition -they have appeared as NPCs in several adventures but also in video games such as Valen Shadowbreath in Neverwinter Nights’ expansion “Hordes of the Underdark” and Neeshka in Neverwinter Nights 2, both included in the multiple options narrative of those games. Despite their fiendish appearance, their relations to devils or demons are pretty far in time, because they are not “half-fiend”, that is no one of their parents is one.

In fact, normally, it is some far ancestor who, in some bargain with devils or demons and thus caused, in their following bloodline, to have some traces of fiendish blood. This explains, as it is, that a tiefling not necessarily is evil, however, because of their appearance and the subsequent prejudices, they are normally forced into a life which may lead to villainy, passing through several shades of distrust and paranoia towards the more accepted races. In the character of Doric we can see all this.

The background part marked by black shades tells of how her human parents at first keep her hidden in the attic -a reminder of classic gothic novel topoi- and when she decides to try to go downstairs to actually experience some normal family time, they opt for drugging her and abandon her in the Neverwinter Woods, so far from home. It follows the first moments of trying to live alone in the woods and the rescue by some wood elves led by Liavaris, who decides to keep her as a ward, but then she even considers her as a daughter.

However even the integration among the wood elves seems to be a problem, because some of them distrust her, specifically for her appearance, but also because she clearly is not really one of them. In spite of this Doric manages to build a strong friendship with Torrieth, with whom she grows up beginning her training as a ranger. Because of this early experiences, it is not surprising that Doric tends to be herself paranoid and distrusting of strangers, specifically of humans.

She is determined to show her gratitude to the elves by paying back the fact they saved her life and allowed her to be with their community. Unfortunately the path of the ranger does not seem her own, because she reveals very unskilled in the use of a bow and utterly useless in the hunting. After having communicated with a bear who had tried to attack her friend Torrieth, Liavaris understands maybe her true path is that of the druid, thus they send her to the Emerald Enclave to be trained as such. During the several months at the Enclave, Doric learns many things and she also manages to wildshape, that is turning into an animal and keeping one own’s conscience.

She also meets new people and makes several friends. As soon as she is really beginning to feel as a welcomed member of a community, she is summoned to Neverwinter Woods to help with a problem related to very aggressive and hostile woodcutters. She comes back, with her new friend Jowenys -a firbolg-, and manages actually to help the elves, however they win only a battle of what seems to have become a larger war between them and the new ruler of Neverwinter.

Doric come orsogufo

While the book’s main themes are those of identity and the dichotomy between exclusion and integration, which are by the way also elements that make this an enjoyable reading also for the casual audience, in the terms of being a prequel it answers some open questions triggered by the film: specifically the ability of Doric to wildshape in an owlbear (a magical creature with the body of a bear, the head of an owl, and the skin covered by both fur and feathers). Wildshape is a special ability of druids in “Dungeons and Dragons” ruleset which allows them to turn into an animal they have seen before.

The owlbear is at any rate a magical creature and since the first trailers of the film were released – specifically those with Doric wildshaping in this- the stricter fans of the game have addressed the “rule-breaking”, because only normal animals should be allowed. In the book the explanation is provided, though not clearly and not in a rushed way.

Trying not to provide excessive spoilers, I can say this is related to a series of episodes which happen in the novel, specifically the guide of a spirit-animal in the shape of a snow owl in the days when young Doric was trying to survive alone in the woods, the first hint she was meant to be a druid when she communicated to a bear and the first time she actually wildshaped into an owlbear in the desperate attempt to save one of her training-druid companions Leander, who is killed by an owlbear itself. Probably also the traces of fiendish blood in her are part of the mixture, though this is left untold in the novel.

Other references to the film are her meetings with Simon, in three different occasions, in which he tries somehow to flirt, but his goofy ways make Doric pretty indifferent towards him. The last reference to the film is the mentioning of the new ruler of Neverwinter, whom we know being Forge, and the fact that the wood elves have started a guerrilla war against him in order to protect their lands – and, in the film, we actually see Doric the first time during one of these guerrilla actions.

However, the most important feature the novel provides is the insight of Doric, who is not, at first, part of the group of thieves led by Edgin, and whose past is not wholly clear throughout the film and it even triggers the other obvious question of a tiefling being one of the leaders of the wood elves of Neverwinter. Furthermore, the dislike and distrust of humans that Doric expresses during the whole film is fully explained in the book, as it is explained how she can become extremely loyal to those who manage to earn her trust.

The novel has very dramatic moments, but also funny ones, and, to some extent, it is wholly in line with the same moods of the film. We see the bildung of Doric, from a scared outcast to one of the leaders of elves, re-tracing step by step the main turning points of her life. We do not know as yet about future sequels of the Honor Among Thieves saga, however it is likely that Doric could be one of the characters who cannot be left behind. The investment on this “mini-franchise” has been rather important so far, at least in terms of creativity, and we shall see in the next article how the other characters of the film are portrayed in the second prequel novel, The Road to Neverwinter.

Doric in un poster del film "Honor Among Thieves"

Further readings

E.K. Johnston, Honor Among Thieves: The Druid’s Call, February 2023, Del Rey/Penguin.

For more information about tieflings, check the rulebooks, specifically pages 42-43 of

Several authors, D&D Player’s Handbook, August 2014, Wizards of the Coast

Or to make it quicker and free check this Wiki page: https://forgottenrealms.fandom.com/wiki/Tiefling

end of article 3

Biography

FABIO CIARAMAGLIA

With an M.A. degree in English Literature, with a dissertation on Shakespeare and comics (2000) and a Ph.D. with a dissertation on Shakespeare and Italian TV (2004), I have always tried to deal with the complex relationship between literature and other media.

I have written for comics magazines, such as Fumo di China and Fumettomania (in its previous printed version), but also translated into Italian a couple of American comics for the publisher Magic Press and some poems. Meanwhile I have begun teaching English language at High School, at first in Rome and then, after 2015, in Trieste.

I have never lost the nerdy attitude even as a teacher, but since 2006 videogames have attracted me more and in some of them, maybe for a personal inclination, I have found several elements which are worth of being analysed, though before this year I had never dared approaching more seriously.


NOTE EXTRA

il primi due articoli dello speciale Dungeons&Dragons 50th Anniversary sono stati pubblicato il

23 maggio 2023

https://www.fumettomaniafactory.net/dungeons-dragon-introduzione-ai-personaggi-principali-del-film-honor-among-thieves-the-feast-of-the-moon/

ed il 26 marzo 2023


Dal 30 dicembre 2022 stiamo pubblicando un interessantissimo approfondimento di fabio dedicato a

Lara Croft, the Tomb Raider, dai videogiochi ad altri media (fumetti, cartoni, film)

ecco l’articolo più recente, del 10 maggio

https://www.fumettomaniafactory.net/tomb-rider-approccio-al-ciclo-conclusivo-di-dan-jurgens/

ed il link della Prima puntata del 30 dicembre 2022


Nel 2022 Fabio, infine, ha pubblicato il lungo ed interessantissimo approfondimento dedicato a “DRAGON AGE dal videogame ai fumetti!“.

Sotto riportiamo l’ultimo articolo (il 27°) pubblicato da Fabio del 28 dicembre 2022

ed ecco la PAGINA DEL SITO DEDICATA A FUMETTI E VIDEOGIOCHI

https://www.fumettomaniafactory.net/video-giochi-e-fumetti/

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.