Tra aprile e maggio ho ricevuto questi comunicati stampa del 14 aprile e 2 maggio, oggi finalmente posso condividerli.
Mario Benenati
FERRIERA: IL GRAPHIC NOVEL RACCONTA LA FABBRICA
DIARIO E RITRATTO DELL’ITALIA TRA GLI ANNI ’50 E I ’70
Il primo fumetto di Pia Valentinis, illustratrice di libri per ragazzi di fama internazionale e vincitrice del Premio Andersen.
Una vita all’ombra della grande fabbrica. Una figlia racconta il padre operaio: la memoria privata e familiare, delicata e poetica, si fa storia collettiva del lavoro e delle morti bianche. E diventa uno straordinario ritratto dell’Italia dagli anni ’50 agli anni ’70.
“Erano orgogliosi del loro lavoro. Perché era infernale e perché lo sapevano fare”.
Fumetti Coconino Press-Fandango Pia Valentinis Ferriera Collana: Coconino Cult Numero pagine: 120, bianco e nero Prezzo: 15,50 euro
LINK PER SCARICARE UNA SCELTA DI PAGINE DA “FERRIERA”:
http://mbf.cc/DDSKX3
“Vedi storie dappertutto?”. “Non posso farne a meno, papà”. Pia Valentinis, illustratrice di libri per ragazzi di fama internazionale, sceglie la forma del graphic novel per tornare alle proprie radici. Ferriera è il racconto poetico della sua infanzia e adolescenza in una famiglia operaia di Udine. Ed è soprattutto la storia del padre Mario, orfano e già capofamiglia a 14 anni, emigrato in Australia dal 1960 al 1963 per guadagnarsi da vivere come bracciante agricolo, poi rientrato per lavorare in fonderia. L’incubo degli incidenti sul lavoro e delle morti bianche sempre in agguato, le corse al Pronto Soccorso per un infortunio, la rabbia e le manifestazioni operaie, ma anche i tanti piccoli momenti felici di una vita raccontata attraverso gli oggetti e i dettagli: una copertina della Domenica del Corriere, una partita a carte, una gita a Venezia per la festa del Redentore, il viaggio per nave e i duri anni da migrante in Australia, il primo incontro con la futura moglie Clelia in un bar, davanti alla tv che trasmette “Lascia o raddoppia”, lo stipendio da 100mila lire, la visita del vescovo in fabbrica e il manifesto di Berlinguer… fino ad arrivare all’oggi. Oggi la fabbrica non c’è più, e al suo posto è stato costruito un mega-centro commerciale. Con un’economia di parole che diventa poesia, con il suo segno fitto di tratteggi, elegante e raffinato tra Edward Gorey e i graffiti, Pia Valentinis rende omaggio al padre. E attraverso il ricordo familiare, procedendo per frammenti, compone il mosaico di un’intera Italia appena ieri fatta di gente semplice, pulita, dignitosa. Un grande romanzo disegnato, sulla scia della letteratura italiana che racconta il lavoro da Volponi, Ottieri e Bernari fino al recente bestseller Acciaio di Silvia Avallone. “Ricordo il suo odore come un misto di sudore, stanchezza, vino, Nazionali senza filtro, metallo arroventato e fumo oleoso”. “Le chiamano morti bianche. Vuol dire che nessuno è direttamente responsabile”. “Succede che i pezzi del mio quotidiano entrino nelle storie e si mescolino con loro. Guardo quasi sempre prima di disegnare: non invento niente”. _ Pia Valentinis L’AUTRICE Pia Valentinis, nata a Udine, è cagliaritana d’adozione. Dopo essersi diplomata all’Istituto d’arte di Udine, ha partecipato a stage con artisti come Sergio Toppi ed Emanuele Luzzati e ha illustrato moltissimi libri per l’infanzia per case editrici nazionali (Arka, C’era una volta, Fatatrac, Giunti, Sonda, Einaudi ragazzi, Fabbri, Nuove edizioni romane) e internazionali (Gakken, Grimm Press, Grandir). Ha esposto i suoi lavori in numerose mostre, collettive e personali, e conduce laboratori di arte visiva per bambini. Ha vinto la XXIa edizione del Premio Andersen, il maggior riconoscimento italiano dedicato ai libri per ragazzi, nella categoria “Miglior illustratore,” e il Super Premio Andersen 2012 per il libro Raccontare gli alberi. Ferriera è il suo primo graphic novel. ***************
“I SEGRETI DEL QUAI D’ORSAY”:
ECCO IL ROMANZO A FUMETTI CHE HA ISPIRATO IL NUOVO FILM DI BERTRAND TAVERNIER
La commedia brillante “Quai d’Orsay” del grande regista Bertrand Tavernier inaugura oggi a Roma “Rendez-vous”, il festival del nuovo cinema francese (2-6 aprile) che toccherà poi le città di Palermo, Bologna, Torino, Milano e Napoli. Il film è tratto dal graphic novel in due volumi “I segreti del Quai d’Orsay“, di Christophe Blain e Abel Lanzac, pubblicato in Italia da Coconino Press – Fandango.Una divertentissima satira che racconta i retroscena del potere politico e della diplomazia internazionale con una valanga di gag e il ritmo di una commedia slapstick. La saga di Blain e Lanzac è un caso editoriale in Francia (oltre 300mila copie vendute) e ha vinto il prestigioso primo premio del Festival internazionale di Angouleme nel 2013. L’adattamento in film ad opera di un maestro come Tavernier ne sancisce definitivamente la statura di capolavoro del fumetto.
Fumetti Coconino Press-Fandango Autori: Christophe Blain e Abel Lanzac I SEGRETI DEL QUAI D’ORSAY (VOL. 1 e 2) Due volumi a colori, brossurati, formato cm 21,5×29, 104 pagine ciascuno, prezzo rispettivamente 17,50 e 18,50 euro.
“I segreti del Quai d’Orsay” è una commedia brillante, un gioiello di humour e ritmo comico che racconta i retroscena del potere politico e della diplomazia internazionale. Con i suoi grotteschi “dietro le quinte” e i suoi affannati funzionari e portaborse, uguali in Francia come in tutto il mondo. E con un protagonista indimenticabile, il vulcanico, frenetico, superficiale e ultra-retorico ministro degli Esteri Taillard de Vorms, che domina la scena. Una figura di fantasia, ispirata in alcuni tratti al potente ex ministro degli Esteri francese Dominique de Villepin. La storia narrata nei due volumi del graphic novel (entrambi pubblicati da Coconino Press – Fandango) è quella dello storico “no” che la Francia disse nel 2003 al presidente americano Bush sull’intervento armato in Iraq. Una storia ben conosciuta da Abel Lanzac, lo sceneggiatore del fumetto: dietro questo pseudonimo si cela un ex funzionario ministeriale, solo di recente venuto allo scoperto, che ha raccontato a Blain i segreti e i retroscena delle decisioni che vengono prese nelle “stanze dei bottoni”. Materiale ideale per la matita grottesca e le nervose caricature di uno dei maestri del fumetto d’Oltralpe. In Francia “Quai d’Orsay” è un successo popolare (oltre 300mila copie vendute) ed è stato paragonato per vis comica alle commedie di Molière.
Altre notizie e qualche pagina dei due volumi si possono trovare sul sito di Coconino Press:
http://www.fandangoeditore.it/categoria-prodotto/marchi-editoriali/coconino-press/
http://www.coconinopress.it/autori/cristophe-blain/i-segreti-del-quai-d-orsay-cronache-diplomatiche-vol-2.html
Sul sito web de L’Express, in francese, un’intervista allo sceneggiatore Abel Lanzac:
GLI AUTORI
Christophe Blain, 42 anni, è uno dei più noti autori e disegnatori della scena del fumetto francese e internazionale. Con il suo segno istintivo e spontaneo, dinamico ed elegante, spazia dal racconto umoristico alla reinterpretazione in chiave moderna del western e di classiche storie di avventura. Con Joann Sfar ha realizzato la serie Socrate il semi-cane e da solo, sempre per l’editore Dargaud, diversi volumi di avventure del cowboy Gus e di Isaac il pirata: con quest’ultimo personaggio ha vinto, tra gli altri, anche il prestigioso premio per il miglior fumetto al festival di Angoulême.
Abel Lanzac, sceneggiatore di entrambi i volumi di “I segreti del Quai d’Orsay”, è un giovane ex funzionario ministeriale francese che ha ricoperto vari incarichi. “Abel Lanzac” è uno pseudonimo: l’autore ha all’inizio preferito mantenere nascosta la sua vera identità per poi rivelare il suo vero nome, Antonin Baudry, in occasione del premio vinto ad Angouleme nel 2013.