DRAGONERO 69: IL SEGNO DEI VARLIEDARTO – recensione

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Continuano le recensioni brevi legate all’universo DC Comics, ai quali si aggiungono da oggi alcune sui fumetti bonelliani.
Andando nelle scuole, con i nostri progeti culturali, ci accorgiamo che i ragazzini leggono poco e che non tutti conoscono le produzioni che arrivano mensilmene in edicola, anzi alcuni non sono neanche mai entrati in un edicola, ne sanno cosa sia una libreria di fumetti.
Con queste recensioni vorremmo, dunque, coinvolgere ed incuriosire proprio i giovanissimi che stanno iniziando da poco a leggere fumetti.
Mario Benenati

COPERTINA dell'albo DRAGONERO 69: Il segno dei Varliedarto

DRAGONERO 69: Il segno dei Varliedarto

Soggetto e Sceneggiatura: Stefano Vietti

Disegni: Francesco Rizzato

Copertina: Giuseppe Matteoni

Albo brossurato, Feb. 2019 Costo 3,50 €

Sergio Bonelli Editore

Recensione di BUSAN85

Continua la splendida serie a fumetti fantasy della Sergio Bonelli Editore. In questo numero scopriremo l’intrepido e forte guerriero Ian Aranill impegnato a ritrovare l’antica fortezza abbandonata che era stata la sede dell’ordine dei Valierdarto.
Sin dalla sua comparsa, Ian ci è stato presentato come l’ultimo dei Valiedarto, l’ordine cavalleresco impegnato a combattere i Draghi Rinnegati

Tavola tratta da Dragonero n. 69 - © SBE

Il ruolo di Valiedarto dell’eroe è sempre stato gestito principalmente nel rapporto con il sangue di drago, e quindi assumendo un ruolo quasi mistico. Una storia che spiegasse realmente la loro scomparsa non era ancora stata pubblicata, anche se qualche accenno sul suo passato nei numeri precedenti ci è stato mostrato.

Altra Tavola tratta da Dragonero n. 69 - © SBE

Ian e sua sorella minore Myrva si mettono dunque in viaggio per scoprire quale sia l’antico segreto della propria stirpe, nascosto nel loro sangue da generazioni: ciò che troveranno sarà qualcosa di davvero inaspettato.

Nel mondo di Dragonero trovano da sempre posto epica e avventura, ferocia e dolcezza, realismo e meraviglia. Per quanto letto finora, Il segno dei Varliedarto ne esprime perfettamente la summa ( genere letterario del medioevo), e l’albo in oggetto la sua essenza stessa.

Il finale porterà Ian a riflettere completamente sulla sua esistenza, su ciò che ha fatto fino ad adesso e del suo ruolo di Valierdarto.

Stefano Vietti come sempre è perfetto nel costruire una storia ricca di emozioni, colpi di scena e intrighi.

Altra tavola tratta da Dragonero n. 69 - © SBE

Personalmente, considero la sceneggiatura di Vietti un capolavoro nel capolavoro, che andrebbe fatta studiare non solo agli aspiranti autori di fumetti, ma anche a tutti quegli scrittori e registi che vogliono imparare a padroneggiare il fantasy come mezzo espressivo.
Ma una sceneggiatura senza un grande disegnatore perde la sua efficacia, e Francesco Rizzato riesce ad intepretarla perfettamente.

Le tavole sono spettacolarmente realistiche, ogni personaggio è caratterizzato alla perfezione, grande cura nei dettagli, quasi al limite del maniacale,un incredibile ricostruzione dei diversi paesaggi che appaiono nella vicenda.
Non bisogna dimenticare l’ottima copertina di Giuseppe Matteoni, che come sempre riesce a meravigliare e a dare ancora di piu’ maggior risalto al brossurato.


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