DRAGON AGE : I giochi di ruolo e i media (Role Playing Games and media)

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Aggiornamento del 17 luglio

Ri-condividiamo la seconda puntata dell’approfondimento su DRAGON AGE dal videogame ai fumetti in lingua inglese.

Introduzione originaria dell’1 febbraio

Secondo articolo dedicato a Dragon Age, scritto dall’esperto Fabio Ciaramaglia, già apprezzato sullo storico sito Glamazonia ( per alcuni suoi articoli su Sandman), dopo il buon riscontro del primo pubblicato lo scorso 18 gennaio.

Prima di addentrarci sull’argomento Fabio ci sta fornendo gli elementi base per approcciarci nel miglior modo possibile a Dragon Age.

Buona lettura

mario benenati, curatore del sito-Web Magazine fumettomania


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DRAGON AGE, DAL VIDEOGAME AI FUMETTI!
(DRAGON AGE, FROM VIDEO GAME TO COMICS!)

Intro di Fabio Ciaramaglia

La serie di articoli che verranno pubblicati nei prossimi mesi hanno l’ambizione di cercare di capire un fenomeno che è tutt’altro che nuovo, ovvero quello della migrazione di testi narrativi da un medium a un altro, attraverso un esempio molto specifico, quello di Dragon Age.

Nel pieno della tradizione dei giochi di ruolo fantasy, questo videogioco ha avuto, e ha ancora, più vite che passano attraverso l’editoria tradizionale, le web series e i fumetti. Questa continua transizione, come vedremo, non è tuttavia così semplice e lineare e nei prossimi mesi la esploreremo insieme.

foto dei libri e sui fumetti su Dragon Age

In this article we provide a very brief layout of Dungeons&Dragons and its related multimedial product from the origins to the early 2000s.

F.C.

Role Playing Games and media

Author: Fabio Ciaramaglia

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Despite from a strictly chronological order there are several predecessors, normally the shared opinion is that modern role playing games have spawned by Dungeons&Dragons, and in particular with its first release by Gary Gigax and Dave Arneson for the publisher TSR (Tactical Studies Rules) in 1974.

Some of the elements which are common ground for any role player, such as levelling up, hit points, armour class, were already used in an experimental campaign by Arneson and were eventually included in the ruleset of D&D.

The system is quite complex and it is based on the use of many-sided dice. According to the rules, the players create their own characters and under the supervision of a Dungeon Master they play their own adventures. The Dungeon Master is a sort of demigod who makes the setting and the non-playing characters alive, but also the referee of the game, by directing the pre-made adventures or writing their own.

A niche product at first, and even in a harsh competition against similar games, D&D kept expanding with new rulesets and adventures throughout the whole 80s, adding new player classes, new monsters and, of course, new settings. By the “high fantasy” of Mystara, Dragon Lance and Forgotten Realms (the three main settings of the first editions), different settings are conceived such as Ravenloft (gothic-horror), Spelljammer (science-fiction), Dark Sun (post-apocalyptic) and Al-Qadim (Arabian Nights inspired).

The huge success led soon to migration to other media with an outspread of books set in D&D worlds, videogames and even an animated TV series in 1983, broadcast for three seasons. From 1989 to 1991 DC Comics published regular series set in Forgotten Realms (probably the most popular setting), while nowadays IDW Publishing has been releasing regularly D&D comics since 2010.

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Because of market saturation and the contemporary fast rise of the videogames industry, D&D entered a deep crisis and in the 90s the almost defaulted TSR is purchased by Wizard of the Coast (WotC). WotC has been publishing new rulesets and several updates for settings and of course new adventures since then (Dungeons&Dragons 5th Edition started in 2014 and it has had regular releases). Yet, the new copyright owner has started investing also in the videogames: even the casual gamers will remember best-seller titles such as Eye of the Beholder (1991) and Baldur’s Gate (1999), but they are just the most famous of several dozens products.

Last mention is for a film released in 2000, Dungeons&Dragons, which was not either a masterpiece or a blockbuster.

Further readings

A more detailed list of products related to Dungeons&Dragons, check this Wikipedia page:

https://en.wikipedia.org/wiki/Dungeons_%26_Dragons%E2%80%93related_products

IDW is the current publisher of D&D comics you can Wiki the full list too:

https://en.wikipedia.org/wiki/Dungeons_%26_Dragons_(IDW_Publishing)

On the website IMDB it’s possible to find further information about the animated series and on the film: https://www.imdb.com/title/tt0085011/ and https://www.imdb.com/title/tt0190374/

END OF PART TWO

Biography

FABIO CIARAMAGLIA

With an M.A. degree in English Literature, with a dissertation on Shakespeare and comics (2000) and a Ph.D. with a dissertation on Shakespeare and Italian TV (2004), I have always tried to deal with the complex relationship between literature and other media.

I have written for comics magazines, such as Fumo di China and Fumettomania (in its previous printed version), but also translated into Italian a couple of American comics for the publisher Magic Press and some poems. Meanwhile I have begun teaching English language at High School, at first in Rome and then, after 2015, in Trieste.

I have never lost the nerdy attitude even as a teacher, but since 2006 videogames have attracted me more and in some of them, maybe for a personal inclination, I have found several elements which are worth of being analysed, though before this year I had never dared approaching more seriously.


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ITALIAN VERSION

I giochi di ruolo e i media

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Sebbene ci siano storicamente dei predecessori, è ormai canonico far risalire la nascita dei moderni giochi di ruolo al 1974 con la pubblicazione da parte di Gary Gigax del primo Dungeons & Dragons per la casa editrice TSR (Tactical Studies Rules) con la collaborazione determinante di Dave Arneson, che aveva partecipato a seminari e a primi esperimenti di giochi di ruolo.

Alcuni degli elementi che ora sono il pane quotidiano dei giocatori di ruolo, come i livelli, i punti ferita, la classe dell’armatura, erano già presenti nella campagna di Arneson e furono poi inseriti nel sistema delle regole di D&D.

Il sistema, conviene ricordarlo, è molto complesso e si basa sull’uso di dadi a più facce. In base alle regole i giocatori creano i propri personaggi e sotto la supervisione di un Dungeon Master giocano le proprie avventure. Il Dungeon Master è una sorta di demiurgo che cerca di dare vita alle ambientazioni, ai personaggi non giocanti, nonché l’arbitro del gioco nel dirigere le avventure pubblicate o nel crearne delle proprie.

Partito come prodotto di nicchia, e trovatosi quasi da subito in competizione con altri giochi simili e ispirati dal suo successo, D&D continua a espandersi con nuovi set di regole e avventure per tutti gli anni ’80, inserendo nel sistema nuove classi giocabili, nuovi mostri, e, ovviamente, nuove ambientazioni.

Si distinguono di fianco al cosiddetto “High Fantasy” di Mystara, Dragon Lance e Forgotten Realms (le tre ambientazioni principali delle prime edizioni) setting di vario altro genere, come il gotico (Ravenloft), il fantascientifico (Spelljammer), l’apocalittico (Dark Sun) o addirittura ambientazioni più esotiche come quella arabeggiante (Al-Qadim).

Il grande successo porta rapidamente a una migrazione in altri media con una fioritura di molti libri ambientati nei vari mondi di D&D, videogiochi e perfino una serie TV a cartoni animati del 1983 andata avanti per tre stagioni.

Tra il 1989 e il 1991 vengono pubblicati con regolarità fumetti di ambientazione D&D–Forgotten Realms per la DC Comics -ambientazione poi ripresa con maggiore decisione e regolarità dalla IDW a partire dal 2010 e che tuttora è in corso di pubblicazione.

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Per ragioni dovute parzialmente alla saturazione del mercato e dallo sviluppo dell’industria videoludica, D&D inizia ad avere dei contraccolpi a partire dagli anni ’90 e la TSR, sulla via della bancarotta, viene acquisita dalla Wizard of the Coast (WotC).

Accanto a nuove edizioni dei libri di regole e quasi costanti aggiornamenti di vario tipo sulle ambientazioni (la quinta edizione delle regole è del 2014, ed è ancora in corso di pubblicazione di nuovo materiale) il mondo di D&D, specialmente nel periodo di gestione della WotC, si sposta decisamente sul versante videoludico: anche i più distratti appassionati ricorderanno titoli come Eye of the Beholder del 1991 e Baldur’s Gate del 1999 (recentemente aggiornato per i nuovi sistemi operativi e schede grafiche), giusto per menzionare i prodotti più di successo di inizio e fine decennio.

Nell’anno 2000 si segnala anche un lungometraggio dal titolo Dungeons&Dragons che però ebbe scarso successo.

fine parte 2

Bibliografia minima:

Per una più esaustiva lista dei prodotti legati al mondo di Dungeons&Dragons, compresi i fumetti, rimando alla pagina di Wikipedia che io ho stesso ho consultato rapidamente: https://en.wikipedia.org/wiki/Dungeons_%26_Dragons%E2%80%93related_products.

La Panini Comics ha tradotto e pubblicato i fumetti di Dungeons&Dragons della IDW dal 2018 al 2020.

Su IMDB sarà possibile trovare, per i più curiosi, informazioni relative alla serie a cartoni animati e sul film citati nell’articolo: https://www.imdb.com/title/tt0085011/ e https://www.imdb.com/title/tt0190374/

La Panini Comics ha tradotto e pubblicato i fumetti di Dungeons&Dragons della IDW dal 2018 al 2020.

Non tutto il materiale di D&D è stato tradotto in italiano, ma in passato la Editrice Giochi ne tradusse una buona parte. Il materiale dell’ultima edizione, anche questo non tutto tradotto, è pubblicato in Italia da Gale Force Nine.

Gran parte dei libri di ambientazioni varie di Dungeons&Dragons sono stati tradotti e pubblicati in Italia dalla casa editrice Armenia.


Biografia

FABIO CIARAMAGLIA

Con una laurea in letteratura inglese con una tesi su Shakespeare nei fumetti (2000) e con un dottorato con una tesi su Shakespeare nella televisione italiana (2004), ho sempre cercato di occuparmi della relazione tra letteratura e altri media.

Ho collaborato con varie riviste di fumetti, da Fumo di China a Fumettomania nella sua precedente incarnazione, ma ho anche tradotto due fumetti per la Magic Press e alcune poesie inglesi. Ho poi iniziato a insegnare inglese nelle scuole superiori prima a Roma e poi, dal 2015, a Trieste.

Non ho perso l’animo nerd nemmeno da insegnante, ma a partire dal 2006 ho virato più sul versante dei videogiochi, in alcuni dei quali, forse per deformazione professionale, ho riscontrato elementi degni di analisi che però prima di ora non avevo avuto il coraggio di affrontare con maggiore serietà.

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