ERIC WOOLFSON FOREVER: DORA 
(from Album FREUDIANA,1990)

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Apro questo mese di novembre con una bella canzone  di Eric Woolfson, nella sua carriera da solista, tra il 1990 ed il 2008.
Stavolta il brano scelto è 
Dora, quinta traccia  dell’album  Freudiana (1990), Songwrite and lyrics:  Eric Woolfson, (tranne Beyond the Pleasure Principle che è di Alan Parsons).
La traduzione del testo in Italiano è a cura di 
Andrea Grasso e Fernando Simoni, estratta sempre del sito  italiano  dedicato al mondo di Alan Parsons, che Fernando ha curato in collaborazione con David BellottiLuca Berrafato.
Buona lettura e buon approfondimento
Mario Benenati

Introduzione di Fernando Simoni

“Freudiana”, di cui esistono due versioni (una in inglese, l’altra in tedesco), segna il debutto della carriera di Eric Woolfson come scrittore di musical. A mio avviso, se “Freudiana” fosse uscito sotto il nome “The Alan Parsons Project“, e se fosse stata fatta un’adeguata pubblicità all’album, avrebbe potuto essere un grande successo.
Come si comprende chiaramente, l’opera è incentrata sulla vita e gli studi di zio Sigmund Freud. L’interessante storia della sua creazione si trova a pagina 3 del libretto allegato al cd: “Freudiana è frutto dell’ingegno del canzoniere e musicista Eric Woolfson, che ebbe l’idea di svolgere una ricerca sulla vita e le opere di Sigmund Freud con lo scopo di trovare il loro potenziale musicale. Perfettamente consapevole che fare giustizia a un genio di tale grandezza avrebbe richiesto il massimo impegno e applicazione, Woolfson si prefisse di riesaminare i passi di Freud ed esplorare il di lui regno. Questo compito divenne per Woolfson un viaggio alla ricerca di se stesso. Ciò che ne derivò non era la storia di Freud, ma piuttosto un’immagine del compositore visto attraverso uno specchio freudiano”.

Cover dell'album Freudiana, 1990
Cover dell’album. Per gentile concessione © degli aventi diritti – Courtesy of beneficiaries

Dora – Lead Vocal (Eric Woolfson)

Dora, in the middle of the night
will you wait for me
Till the morning sun shines bright?
For it’s all a dream
And it’s only make believe.

Dora, oh it hurts to hear you say
You’re all alone
And the pain won’t go away.
But it’s all a dream
And it’s only make believe.

Listening, through the hours of the day,
Waiting for the night to end.
Thinking, though it’s not for me to say,
When will I see you again?
When will I see you again?

Forget the lies they whisper in your ear
And every superstitious word you hear.
Dora, though the truth is hard to face
And the fantasy
Is not easy to replace,
It’s all a dream
And it’s only make believe.

Oh, I keep thinking
Of the words I shouldn’t say.
When will I see you again?
When will I see you again?

And every doubt they whisper in your ear
And all the half-forgotten past you fear
One day will fade away and disappear.

Dora, in the middle of the night
Do you wait for me
where the morning sun shines bright?
Is it all a dream?
Is it only make believe?

Is it all a thread
Of the tangled web you weave?
Is it all a dream?

Is it only make believe?

Dora,nel cuore della notte,
mi aspetterai
finchè il sole mattutino non risplenderà?
Perchè è tutto un sogno
ed è solamente finzione.

Oh Dora, mi fa male sentirti dire
che sei completamente sola
e che il dolore non se ne andrà.
Ma è tutto un sogno
ed è solamente finzione.

Ascolto, durante le ore del giorno.
Aspetto che la notte finisca.
E penso, sebbene non debba essere io a dirlo,
quando ti rivedrò ancora.
Quando ti rivedrò ancora?

Dimentica le bugie che ti sussurrano
ed anche ogni superstizione che senti.
Dora, benchè la verità sia dura da affrontare
e la fantasia
non sia facile da rimpiazzare,
è tutto un sogno
ed è solamente finzione.

Oh, continuo a pensare
alle parole che non avrei dovuto pronunciare.
Quando ti rivedrò ancora?
Quando ti rivedrò ancora?

Ed ogni dubbio che ti sussurrano
e tutto il passato parzialmente dimenticato di cui hai timore,
un giorno sfumeranno e spariranno.

Dora, nel cuore della notte,
mi aspetterai
dove risplenderà il sole mattutino?
E’ tutto un sogno?
E’ solamente finzione?

E’ tutto un filo
dell’intricata rete che tessi?
E’ tutto un sogno?
E’ solamente finzione?

Commento

Dora:
Dora è “un’altra paziente di Freud”, che cadde in preda ad attacchi isterici a causa di un complicato intreccio d’amore tra lei ed un amico di famiglia da una parte e tra suo padre e la moglie dell’amico di famiglia dall’altro (un vero bordello). Per la cronaca, va detto che Dora interruppe le sedute dopo pochi mesi.
Non c’è molto altro da dire, se si tiene appunto  presente di chi fosse Dora. Nel testo, l’ultima strofa esprime il disordine morale e psichico causato da questi rapporti d’amore illeciti: “E’ tutto un filo / di un intreccio ingarbugliato che tessi”. Si noti che il verso ricorrente del brano “When will I see you again?” (“Quando ti vedrò ancora?”) esprime la speranza, da parte di Freud, che la paziente torni a fargli visita per essere curata.


I open this November with a beautiful song by Eric Woolfson, in his solo career, between 1990 and 2008. This time the song chosen is Dora, the fifth track on the album Freudiana (1990), Songwrite and lyrics: Eric Woolfson (except Beyond the Pleasure Principle is that of Alan Parsons). The Italian translation of the text is edited by Andrea Grasso and Fernando Simoni, always pulled the Italian site dedicated to Alan Parsons, who has curated in collaboration with Fernando, David Bellotti and Luca Berrafato.
Good reading and good listening.
Mario B.

Introduction by Fernando Simoni

Traslation Haifa Adam

“Freudiana,” of which there are two versions (one in English, the other in German), marks the debut of Eric Woolfson career as a writer of musicals. In my opinion, if “Freudiana” was released under the name “The Alan Parsons Project“, and if adequate publicity had been made the album, could have been a great success.
As we understand clearly, the work focuses on the life and trials of ” Uncle” Sigmund Freud. The interesting story of how it is on page 3 of the booklet accompanying the CD: “Freudiana is the brainchild of songwriter and musician Eric Woolfson, who had the idea to conduct research about life and work of Sigmund Freud in order to find their musical potential. Fully aware that to do justice to a genius of such magnitude would require the greatest commitment and application, Woolfson set out to review the steps of Freud and explore the realm of him. This task became for a Woolfson journey in search of himself. What ensued was not the story of Freud, but rather an image of the composer seen through a Freudian mirror. “

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