Lone Ranger

DOOMSDAY, Lo Scherzo che Uccise Superman. di Dario Janese

2022/01/10

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immagine disegnata da Hugo Pratt — **Lone** **Ranger**: Appunti di Storia del Fumetto dalle Origini a Oggi.
Disney, Marvel, DC, Bonelli e i grandi autori e personaggi indipendenti nell’Arte Grafica Sequenziale.

Ultimi articoli di approfondimenti sull’Universo DC a cura del super esperto Dario Janese.

Oggi sotto la lente di ingrandimento c’è Superman che, per uno strano scherzo, fu fatto morire negli anni ’90. (del secolo scorso). Leggiamo come è andata.

Mario Benenati, curatore del Sito Web-Magazine Fumettomania

Lone Ranger: Seconda stagione

DOOMSDAY
Lo Scherzo che Uccise Superman

di Dario Janese

(post originario del 31 marzo 2016 dalla pagina social Lone Ranger)

Se qualcuno va di fretta, la sintesi dell’articolo è: la DC, non potendo far sposare Superman, per pura polemica ha pensato di ucciderlo col peggior nemico di tutti i tempi. E, contro il parere degli stessi autori, la cosa ha funzionato.
Sul serio.

Image for Lois & Clark - The New Adventures of Superman (TV Series) — Image gallery for Lois & Clark – The New Adventures of Superman (TV Series) – © degli aventi diritti

Tutto successe per caso, di quei casi che mettono in moto il carro armato della Storia: la serie di telefilm Warner Bros LOIS AND CLARK, di notevole successo, aveva chiesto con un certo ritardo allo staff creativo delle testate di Superman di posporre un ciclo narrativo che sarebbe culminato col matrimonio dei due.

Il lavoro di un intero anno, che stava per passare su carta, andò al macero lasciando il team Stern-Jurgens-Simonson-Ordway furibondo e con un palmo di naso: le 4 collane andavano male, e si era puntato sulle nozze per rilanciarle come era successo per Marvel con Spiderman 5 anni prima.

Fu Jerry Ordway, tra il sarcasmo e il dispetto, a dire: “Beh, allora ammazziamolo.”

Nessuno gli fece caso, tranne l’unico presente al summit estraneo alla direzione creativa, l’editor Mike Carlin, che rinviò allo staff il seguente concetto: il pubblico si disinteressava al personaggio perché, paradossalmente, essendo il più noto del pianeta veniva ormai dato per una costante fisica, e quindi come un dato scontato.

E se questo fosse stato clamorosamente contraddetto?

Se Superman fosse davvero scomparso, come avrebbe reagito la gente di tutto il mondo, che leggesse fumetti o meno?

L’idea affascinò tutti, specialmente Dan Jurgens, che si propose per la creazione del nemico che avrebbe ucciso l’Uomo d’Acciaio.

Esisteva un famoso precedente del 1961, quando Lex Luthor aveva crudelmente eliminato Supes davanti ai suoi amici in una Imaginary Story, ma per rendere massimo l’effetto si preferì evitare scelte ovvie e optare per uno scenario totalmente nuovo.

Jurgens si ispirò al successo del neo-uscito YOUNGBLOOD di Rob Liefeld (e forse al visual del personaggio Bedrock) per condensare in un solo villain tutto quel che per lui di peggio il fumetto aveva da offrire: violenza insensata e primitiva senza finalizzazione. E, quindi, Doomsday.

Anche se l’autore aveva in mente da principio la provenienza kryptoniana della nemesi di Kal-El, la storia delle origini e la concettualizzazione di D. come il Frankenstein definitivo, il prodotto finale di una scienza irresponsabile e oltre ogni limite morale, sarebbe venuta molto più tardi.

Nella seconda metà del 1992 (da MAN OF STEEL ##17-18 in poi), quel che prese il centro della scena fu un’orgia di devastazione progressiva attraverso gli USA in cui l’inarrestabile e gutturale alieno, dalle orride fattezze scoperte man mano, triturava la crepuscolare JLA di allora letteralmente con una mano legata dietro la schiena e arriva finalmente a minacciare la distruzione di Metropolis.

Nell’epocale SUPERMAN #75, uscito con spettacolare variant in busta nera con S insanguinata, fascia da lutto per i fan ed edizione obituaria del PLANET, i due dopo un duello fatto di sole splash page disegnate da Jurgens, alla fine si uccidevano a vicenda. Fine della storia. Inizio della Storia.

Cover variante di death-of-Superman-Vol.-2-75-1993

L’esplosione di vendite prese alla sprovvista gli stessi uffici DC, che si trovarono a gestire qualcosa di ancora più importante di quello che si erano aspettati: la Morte di Superman divise le cronache del Fumetto in Prima e Dopo, rendendo qualsiasi sviluppo narrativo improvvisamente possibile.

Perciò l’evento fu diluito e dilatato, le vicende di 4 Supermen alternativi (nessuno dei quali reale) maggiormente articolate, e le diramazioni del maxievento che sarebbe divenuto il Ritorno di Superman portate a invadere altre serie come GREEN LANTERN, propagando la nuova filosofia della Distruzione e Rinascita – che stava facendo nel frattempo il suo corso anche nel dominio di Batman con KNIGHTFALL – con esiti controversi ma duraturi (EMERALD TWILIGHT).

E così, una serie di casualità e uno scherzo portarono, per il principio del fiocco di neve, a una slavina le cui ripercussioni a cascata hanno attraversato il Fumetto sino a oggi.

Fine

NOTE EXTRA

Precisazione:

TUTTI gli articoli sono estratti dalla pagina FB chiamata Lone Ranger (Appunti di Storia del Fumetto dalle Origini a Oggi. Disney, Marvel, DC, Bonelli e i grandi autori e personaggi indipendenti nell’Arte Grafica Sequenziale), e vengono ri-pubblicati, a distanza di oltre sei-cinque anni, nel nostro web magazine con alcune piccole modifiche, impaginati diversamente, e completati con l’aggiunta di immagini.