Nella settimana che ha visto il debutto della nuova serie Disney dedicata a Ms. Marvel, l’eroina musulmana che sprizza più di un occhio alle nuove generazioni, torna sulle pagine di Fumettomania l’amico (ed editore) Gordiano Lupi, che da buon appassionato di fumetti Marvel non ci ha fatto mancare una sua breve recensione del film Dottor Strange nel Multiverso della Follia.
Il film ricordiamo è uscito lo scorso 6 maggio nelle sale cinematografiche di tutto il mondo.
Buona lettura e, per chi non lo ha ancora visto, Buona visione del film.
Mario Benenati,
Curatore del sito Fumettomania Factory Magazine
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Doctor Strange nel Multiverso della Follia (2022) di Sam Raimi
Ho conosciuto il Doctor Strange nel 1971, ai tempi soltanto un fumetto riempitivo dell’Uomo Ragno Edizioni Corno, debuttò nel numero 24, disegnato con stile insolito dal grande Steve Ditko, scritto dal prolifico Stan Lee, era un super eroe nuovo di zecca, che per sembianze e origini ricordava Mandrake di Lee Falk e Phil Davis, ma come poteri era ben altra cosa.
Maestro delle arti mistiche, allevato da un santone indiano, con un rivale come il Barone Mordo, geloso e perfido, simile al Cobra di Mandrake, rappresentava una novità assoluta nel mondo del fumetto. Un mix di magia nera, delirio psichedelico, mostri spaziali, potenze ultraterrene, mondi inesplorati, che divennero ancor più fantastici grazie ai testi di Roy Thomas e agli stratosferici disegni di Gene Colan, tavole immaginifiche che debordavano dalle vignette per fecondare la fantasia del lettore.
Doctor Strange al cinema, sia nel film del 2016, diretto da Scott Derrickson (in questo secondo film: produttore esecutivo, NdR), che in questo nuovo gioiello di Sam Raimi, riproduce tutta la magia e l’intensità delle tavole a fumetti, nate nel 1963, che ancora oggi procedono narrando le avventure del Signore delle arti mistiche, che vive nel suo Sancta Sanctorum, al 177 A di Bleecker Street, nel Greenwich Village, dove abitava il giovane Roy Thomas.
Ventottesimo film targato Marvel, vede ancora l’attore Benedict Cumberbatch nei panni del magico dottore, così simile al personaggio da risultare imprescindibile, alle prese con la potentissima Scarlet – Wanda Maximoff – macerata dal dolore perché vorrebbe riavere i figli che lei stessa ha creato e che vivono in una realtà parallela.
Tutta la storia ruota attorno a una ragazzina (dal nome simbolico di America) che proviene da una realtà alternativa e può passare da un mondo all’altro aprendo un varco temporale. Scopriamo tanti mondi possibili, con i vari Doctor Strange, Mordo, Red Richards (e chi più ne ha più ne metta) che possono avere ruoli diversi in mondi paralleli.
Il tema era già stato affrontato nel ciclo cinematografico di Spider Man e in molti fumetti, oggi vero e proprio leitmotiv di quasi tutte le serie Marvel da edicola. Sam Raimi lo rende al meglio con uno stile da cinema horror che ricorda il ciclo de La casa, con tanta suspense e immagini fantasmagoriche, molto cinematografiche, una vera gioia per gli occhi. La storia è sceneggiata senza punti morti da Michael Waldron, ricca di azione e di effetti speciali, ma arricchita da elementi sentimentali che rendono realistici dei personaggi improbabili.
Danny Elfman dosa così bene le musiche da utilizzare la colonna sonora in piena sintonia con il regista per costruire una battaglia colpi di note tra Doctor Strange e Scarlet. Robert Stromberg realizza le scenografie più deliranti della storia del cinema di super eroi, ricreando con tratti da artista tutta la magia psichedelica dei migliori disegni di Gene Colan.
Un film così ben fatto da accontentare sia le giovani generazioni a caccia di emozioni che neppure sospettano dell’esistenza di Steve Ditko e del suo tratto legnoso, sia i vecchi fan della Marvel come il sottoscritto, pedanti puristi pronti a criticare tutto quel che di tradizionale non viene rispettato. Doctor Strange nel Multiverso della follia non vi deluderà, ne sono certo, perché se ha entusiasmato un vecchio ragazzo degli anni Settanta cresciuto con il magico mondo Marvel, può affascinare chiunque …
Titolo Originale: Doctor Strange in the Multiverse of Madness.
- Lingua Originale: Inglese.
- Paese di Produzione: USA, 2022.
- Durata: 126’.
- Genere: Azione, Avventura, Fantastico, Fantascienza, Orrore.
- Regia: Sam Raimi.
- Soggetto: Stan Lee, Steve Ditko.
- Sceneggiatura: Michael Waldron.
- Fotografia: John Mathieson.
- Montaggio: Bob Murawski, Tia Nolan.
- Musiche: Danny Elfman.
- Scenografia: Robert Stromberg.
- Costumi: Grahm Churchyard.
- Produttore: Kevin Feige.
- Produttori Esecutivi: Scott Derrickson, Victoria Alonso, Eric Hauserman Carroll, Jamie Christopher, Louis D’Esposito.
- Casa di Produzione: Marvel Studios.
- Distribuzione (Italia): Walt Disney Studios.
- Interpreti principali: Benedict Cumberbatch (Doctor Strange), Elizabeth Olsen (Scarlet / Wanda), Chiwetel Ejofor (Barone Karl Mordo), Benedict Wong (Wong), Xochitl Gomez (America), Michael Stuhlbarg (Nicodemus West), Rachel Mc Adams (Christine Palmer).
BIOGRAFIA
Gordiano Lupi (Piombino, 1960).
Ha fondato nel 1999 la rivista – casa editrice Il Foglio Letterario, che dirige. Ha collaborato per sette anni con La Stampa di Torino. Collabora con Poesia di Nicola Crocetti, Valdicornia News, Inkroci, Futuro Europa. Traduce molti scrittori e poeti cubani (Alejandro TorreguitartRuiz, Virgilio Piñera, Zoé Valdés, Felix Luis Viera …). Ha pubblicato libri monografici sul cinema italiano. Tra i suoi lavori: Cuba Magica – conversazioni con un santéro (Mursia, 2003), Un’isola a passo di son – viaggio nel mondo della musica cubana (Bastogi, 2004), Almeno il pane Fidel – Cuba quotidiana (Stampa Alternativa, 2006), Fellini – A cinema greatmaster (Mediane, 2009), Una terribile eredità (Perdisa, 2009), Storia del cinema horror italiano in cinque volumi. Ha tradotto La ninfa incostante di Guillermo Cabrera Infante (Sur, 2012).
Tre suoi romanzi sono stati presentati al Premio Strega e sono dedicati alla sua città: Calcio e acciaio – Dimenticare Piombino (Acar, 2014), Miracolo a Piombino – Storia di Marco e di un gabbiano (Historica, 2016), Sogni e altiforni – Piombino Trani senza ritorno (2018), scritto con Cristina De Vita.
Pagine web: www.infol.it/lupi
E-mail per contatti: lupi@infol.it
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NOTE EXTRA
Per saperne di più su Dottor Strange, vi consigliamo questi articoli scritti da Dario Janese e pubblicati sulla nostro magazine.
Dalla prima stagione di Lone Ranger
33° Articolo del 13-07-2020
https://www.fumettomaniafactory.net/doctor-strange/
34° Articolo del 20-07-2020
https://www.fumettomaniafactory.net/le-avventure-del-dottor-strange-nelluniverso-secondo-i-pink-floyd/
35° Articolo del 27-07-2020
https://www.fumettomaniafactory.net/e-una-specie-di-magia-terza-parte/
36° Articolo del 03-08-2020
https://www.fumettomaniafactory.net/doctor-strange-gli-anni-80-e-90-non-sono-facili-per-la-magia/
ed ancora
Dalla seconda stagione di Lone Ranger
un articolo del 14-06-2021
https://www.fumettomaniafactory.net/doctor-strange-e-the-pink-floyd-comic-experience/
Articolo del 05-04-2021
https://www.fumettomaniafactory.net/dottor-strangedoom/