Oggi è stato pubblicato, su alcuni quotidiani cartacei ed on line, il primo nostro nuovo comunicato di questo autunno-inverno.
Saranno 4 mesi pieno di impegni, i prossimi, che vedranno la nostra associazione molto attiva sia come eventi, sia nella comunicazione; manca poco, infatti, al lancio della campagna del nuovo crowdfunding (che avrà come obiettivo primario quello di completare l’acquisto delle scaffalature occorrenti per l’Archivio del Fumetto del “BAM FUMETTO Luigi Bernardi”), e speriamo che manchi poco anche alla risoluzione di alcune difficoltà burocratiche, prima di aprire i locali ai soci ed agli iscritti …
Nel frattempo, pubblichiamo (seppure con qualche giorno di ritardo) la terza ed ultima parte dell’approfondimento su DC Universe Online, a cura di Fabio Ciaramaglia (esperto di videogiochi, già apprezzato sullo storico sito Glamazonia).
Ricordo, a chi ci legge, il lungo approfondimento sempre di Fabio su Dragon Age (in fase di pubblicazione, siamo arrivati alla 23esima puntata su 26).
Spazio a questa ultima parte di questo approfondimento che potete leggere anche in inglese, nella quale leggeremo del sottotesto del gioco fornito da DC Universe Online Legends e la sua successiva emancipazione.
Se l’articolo vi piace condividetelo pure.
Mario Benenati,
curatore del sito Fumettomania Factory Magazine e di Glamazonia.it
APPROFONDIMENTO: DC UNIVERSE ONLINE!
Parte III: Il sottotesto del gioco fornito da DC Universe Online Legends e sua successiva emancipazione.
di Fabio Ciaramaglia
La serie DC Universe Online Legends da alcuni punti di vista può essere considerata qualcosa legata al marketing piuttosto che un prodotto che abbia una sua propria e originale identità creativa.
In effetti, essa iniziò le sue pubblicazioni a febbraio 2011 solo un mese dopo il lancio del videogioco DC Universe Online, pertanto vi è legata a filo doppio. Oltretutto, originariamente, la serie doveva consistere di 52 pubblicazioni settimanali, solo in seguito trasformate in 26 quattordicinali -dando anche maggior respiro allo staff creativo.
La serie si è quindi conclusa a maggio del 2012. Per ciò che riguarda i testi, essi sono in gran parte scritti dal veterano Marv Wolfman in collaborazione con Tony Bedard e Tom Taylor, mentre ai disegni si alternano diversi artisti (Mike S. Miller, Howard Porter e John Livesay soprattutto). Nell’agosto del 2012 infine le storie vennero raccolte in tre trade-paperback.
La storia si apre in medias res e in maniera drammatica, con Metropolis sotto assedio da parte delle forze di Brainiac. La faccenda volge anche al peggio quando, dopo poche pagine, vediamo Lex Luthor che infilza Superman con una lancia in Kryptonite, e l’eroe muore. È però una delle realtà narrative possibili, infatti la storia inizia a complicarsi poco dopo con una serie di flashback e flashforward.
Da un lato ci viene spiegato il patto che Lex ha stretto con Brainiac, la loro collaborazione affinché la Terra venga liberata dai Metaumani (una delle ossessioni del villain); dall’altro vediamo la reazione degli supereroi (ma anche dei supervillain) superstiti per controbattere all’invasione aliena. Nelle scene al presente viene infine mostrato come Metropolis sia solo una delle tante città invase, poiché le vignette su Londra, New York, Gotham City e Pechino ci fanno comprendere che l’operazione è su scala mondiale.
Il piano di Brainiac, tuttavia, non prevede esclusivamente la distruzione del pianeta, anzi. Grazie alla sua tecnologia avanzata, infatti, egli letteralmente “imbottiglia” alcune parti della Terra per poi custodirle insieme a quelle di altri pianeti via via conquistati nel suo lungo percorso. Inoltre, anche allo scopo di comprendere i poteri metaumani e di poterli utilizzare, impiega dei parassiti nanotecnologici chiamati Exobyte che possono proprio rubare i poteri a supereroi e supervillain.
Martian Manhunter, per esempio, è uno dei primi a subire questo processo e perde alcuni dei suoi superpoteri. Gli Exobyte però non sono unidirezionali, poiché essi possono anche iniettare quegli stessi poteri in altri esseri viventi, rendendoli così “super”.
Nell’alternarsi di passato, presente e futuro possibile, il vero protagonista della storia è sempre Lex Luthor. In un pericoloso gioco fatto di voltafaccia, tradimenti e improvvisi cambiamenti di direzione morale, Lex ha fondamentalmente aiutato Brainiac con il supporto logistico delle sue industrie nella produzione di droni e cyborg, ma ne è stato tradito perché non pensava che l’alieno avrebbe portato con sé così tanta distruzione.
Quindi offre il suo aiuto ai supereroi, senza menzionare in principio la sua complicità con Brainiac, che però alla fine viene scoperta. Gran parte delle pagine del secondo e del terzo volume sono lunghe scene di azione e di battaglie, ma talvolta non c’è un vero e proprio progresso nella trama e i dialoghi non sono particolarmente profondi. Evidenzieremo soltanto alcuni degli snodi narrativi più cogenti.
Durante i vari complotti di Lex e le battaglie di terrestri contro Brainiac, alcuni Exobyte hanno “scaricato” dei poteri all’intera redazione del Daily Planet, che è uno degli edifici precedentemente “imbottigliati”: Lois Lane stessa riceve dei superpoteri legati all’elettricità, per esempio. In questo modo, la Terra ha la possibilità di rinforzare la propria resistenza contro le forze aliene, apparentemente senza fine.
Tuttavia gli Exobyte non hanno solo effetti positivi, infatti Superman perde il suo normale self-control, e durante una colluttazione con Lex Luthor uccide involontariamente la sua amata Lois, e per il dolore profondo che prova, si allontana definitivamente dalla Terra. Lex confessa che anche lui l’aveva sempre amata e per questo motivo è ancora più risoluto a sventare i piani di Brainiac.
Alla fine sarà Batman a risolvere tutto, con l’aiuto della sua versione del futuro alternativo. Conoscendo tutta la storia che ha portato alla futura vittoria di Brainiac, discernendo in anticipo le mosse di Lex tra quelle che sono genuinamente buone e quelle che hanno un suo proprio tornaconto, Batman arriverà persino a combattere sé stesso pur di ottenere il suo risultato.
L’ultima vignetta è proprio sull’avviso che il Batman del futuro invia a quello del presente, per poter invece prevenire i piani di Brainiac e Lex: il finale quindi resta grossomodo aperto, poiché parte della storia del fumetto, specialmente quella nel “presente”, potrebbe a quel punto non essere mai avvenuta ed essere diventata una sorta di “Elseworld”.
Questa storia è tremendamente complessa per il grande numero dei personaggi che compare e per le linee temporali che si intersecano. Gran parte delle storie, come detto, sono scritte da Marv Wolfman, che, ricordiamo, già era stato abile tessitore del famoso mega crossover Crisis on Infinite Earths (1985), ma in qualche modo DC Universe Online Legends non può nemmeno vagamente reggere il confronto.
Molti dei personaggi iconici dell’Universo DC compaiono molto poco e non hanno quasi nessuna battuta interessante: parlo di Wonder Woman, ma anche Flash, Joker, Catwoman per citarne alcuni. È interessante lo sviluppo di Lex con le sue “inversioni a U”, ma già dopo la seconda c’è una sensazione di ovvia prevedibilità per il lettore. Ho trovato molto interessante il rapporto tra Hal Jordan e Sinestro, in una sezione in cui le Lanterne sono protagoniste, ma quella coppia di storie è scritta da Tom Taylor.
È chiaro che lo scopo principale della storia è quello di fornire un background al gioco DC Universe Online, soprattutto a quel sistema di progressione del personaggio giocato anche grazie agli Exobyte -che in effetti proprio nel fumetto vengono introdotti e spiegati.
Fino al settembre 2011, i contenuti del gioco, anche a livello narrativo, erano quasi esclusivamente legati proprio a questo background, con Metropolis e Gotham City alle prese con la prima fase dell’invasione delle forze di Brainiac. Anche oggi, nella fase di creazione del personaggio, l’avventura di introduzione spiega molti degli antefatti, senza nemmeno bisogno di leggere il fumetto.
È fondamentalmente la spiegazione del perché i personaggi che giochiamo abbiano dei superpoteri. Già con il lancio dei successivi episodi nel gioco, che ora sono ben quarantatré (e uno nuovo con protagonista Black Adam è stato annunciato per l’autunno 2022), la narrativa di DCUO ha preso direzioni diverse, anche se Brainiac periodicamente è tornato.
Per esempio, i primi due episodi lanciati hanno come protagonisti, rispettivamente Green Lantern e Flash e i loro rispettivi universi e ambientazioni, mentre nel terzo si riprende la trama della lotta a Brainiac (tra settembre 2011 e marzo 2012), che poi torna nel settimo (maggio 2013), nel ventitreesimo (aprile 2016) e come “boss” finale nel quarantesimo (aprile 2021). Lex compare invece spesso come villain, ma seguendo altre storyline dell’Universo DC che prescindono da Brainiac.
Le scelte degli episodi successivi sono chiaramente altre e oltre ai su menzionati primi due, c’è il chiaro intento di espandere il più possibile gli universi narrativi all’interno del gioco dei vari personaggi di punta, ma anche di nicchia, dell’Universo DC.
Gran parte degli episodi hanno come protagonisti Superman e Batman, ma ce ne sono quattro incentrati su Wonder Woman (l’ultimo è del luglio 2020) e due su Aquaman, ma anche una manciata sui Teen Titans, per fare degli esempi. Altri episodi invece si riferiscono a delle ambientazioni come per esempio quella relativa a Earth3 (episodio 30 del novembre 2017) o alla Justice League Dark (episodio 34 del marzo 2019) quindi anche con una minima apertura al sotto-universo Vertigo.
A volte è capitato che alcuni episodi fossero lanciati in concomitanza di parallele produzioni cinematografiche, come nel caso dell’episodio 37 “Birds of Prey” dell’aprile 2020, pochi mesi dopo l’uscita dell’omonimo film. Altre volte si è preferito mettere in risalto alcuni dei crossover pubblicati a fumetti, come per esempio gli episodi relativi a “Metal Batman” (crossover pubblicato nella seconda metà del 2017) che è stato ripreso in ben tre episodi, due del 2019 e uno proprio il più recente “Dark Knights” dell’aprile 2022.
Stesso dicasi del crossover “Flashpoint” (pubblicato a fumetti nel 2011) che oltre a essere riadattato nel film Justice League: The Flashpoint Paradox (2013), è diventato l’episodio 40 del gioco, “World of Flashpoint” (aprile 2021).
Occorrerebbero molto più tempo, dedizione, e conoscenza profonda dell’Universo DC per poter fare un’analisi più dettagliata di quella che abbiamo offerto -e non tralascio completamente l’ipotesi di farla in futuro per qualche singolo episodio di DCUO– però credo che in qualche modo possiamo tirare delle somme in quest’articolo conclusivo.
Che un videogioco sia stato tratto da un fumetto di supereroi non è una cosa nuova, e si veda il primo articolo in merito. Stessa cosa può dirsi per l’uso dei supereroi in videogiochi che sono prevalentemente di azione.
In fin dei conti anche una versione a fumetti del gioco stesso non è una cosa nuova. Ciò che probabilmente è diverso è il tipo di interazione che si può avere con DC Universe Online. Al di là dello scopo principale di diventare sempre più forte e al di là della forte componente “OOC” (out of character) nell’interazione con gli altri utenti, il giocatore è costantemente immerso in questo universo e, anche nella ripetitività delle missioni, si interagisce sempre con una storia a esso inerente, che viene raccontata e spiegata dai vari NPC che vi partecipano.
La singola storia necessariamente finisce sempre allo stesso modo (se si riesce a compiere la missione), non ci sono vere e proprie scelte multiple che la rendano diversa. Al contempo non è mai escluso che la storia prosegua in un episodio successivo, quindi si arricchisca anche in base a ciò che i nostri personaggi hanno fatto (la sconfitta di Barbatos negli episodi “Metal I” e “Metal II” non ne impedisce il ritorno in “Dark Knights” grazie all’intervento di Perpetua).
Inoltre il gioco può portare il giocatore curioso a voler approfondire alcune questioni che emergono: a titolo personale, mi sono procurato, e letto, tutta la saga di Flashpoint per capire i motivi per i quali Aquaman e Wonder Woman sono lì dei villain e scoprire che, sempre lì, Batman non è Bruce Wayne, poiché alcune spiegazioni sono suggerite ma non fornite in pieno.
Il vero plus del gioco è però la possibilità di interpretare un supereroe (o un supervillain) del quale noi praticamente possiamo customizzare tutto, dai superpoteri al costume, dall’aspetto al tipo di movimento, e di poter utilizzarlo come veicolo per immergerci in ambientazioni più o meno note dell’Universo DC (dalla Metropolis semidistrutta da Doomsday all’Atlantis di Aquaman) e con esse interagire a vari livelli (si veda in merito il secondo articolo).
In conclusione, possiamo dire che fortunatamente l’evoluzione del gioco non è stata legata alla storia di Wolfman (se non per la questione degli Exobyte) ed è continuata, con qualche inciampo qua e là, per ben undici anni finora e, al momento, la concorrente Marvel non ha concepito nulla di analogo.
La storia di DC Universe Online, ispirato ai fumetti, e a sua volta ispiratore di fumetti è a suo modo qualcosa di abbastanza originale nel panorama non solo videoludico ma in quello più generale dei franchise, poiché esso poi si allaccia anche alle numerose produzioni cinematografiche e televisive (live e di animazione).
La possibilità di giocarlo a più livelli (amatoriale con versione gratuita e a mano a mano più “professionale” con i contenuti a pagamento), il fatto che abbia una grafica rifinita grazie all’adozione di uno stile “classico” nonostante l’obsoleto Unreal Engine 3 (questo motore 3D è ormai del 2004), e infine la possibilità di usare diversi tipi di console o PC per il client, sono forse tutti elementi che partecipano alla inaspettata longevità di DCUO.
Non possiamo escludere che questo gioco possa chiudere i battenti nei prossimi anni, visti altri possibili impegni del developer Daybreak e la recente uscita di un gioco simile, MultiVersus (luglio 2022) che ha come ambientazione tutto l’immaginario della Warner Bros (quindi includendo la stessa DC). Possiamo però dire che finora sono stati undici anni di onorata carriera.
fine terza ed ultima parte
Bibliografia minima
Marv Wolfman, Tony Bedard, Tom Taylor (storia e dialoghi), Howard Porter, Mike S. Miller, Norman Lee, Adriana Melo, Bruno Redondo (disegni), DC Universe Online: Legends, 2011-2012, DC Comics. La serie consiste di 27 numeri (compreso un numero 0) ed è stata pubblicata dal febbraio 2011 al maggio 2012 a cadenza quattordicinale per poi essere raccolta in tre volumi paperback nell’agosto del 2012. Non mi risulta esistano edizioni in italiano, sebbene l’editore Panini ne abbia pubblicata una traduzione in tedesco per quel mercato.
Per una lista completa degli episodi del gioco DC Universe Online e una breve sinossi di ognuno è disponibile su: https://en.wikipedia.org/wiki/DC_Universe_Online
Biografia
FABIO CIARAMAGLIA
Con una laurea in letteratura inglese con una tesi su Shakespeare nei fumetti (2000) e con un dottorato con una tesi su Shakespeare nella televisione italiana (2004), ho sempre cercato di occuparmi della relazione tra letteratura e altri media.
Ho collaborato con varie riviste di fumetti, da Fumo di China a Fumettomania nella sua precedente incarnazione, ma ho anche tradotto due fumetti per la Magic Press e alcune poesie inglesi.
Ho poi iniziato a insegnare inglese nelle scuole superiori prima a Roma e poi, dal 2015, a Trieste.
Non ho perso l’animo nerd nemmeno da insegnante, ma a partire dal 2006 ho virato più sul versante dei videogiochi, in alcuni dei quali, forse per deformazione professionale, ho riscontrato elementi degni di analisi che però prima di ora non avevo avuto il coraggio di affrontare con maggiore serietà.
English version
From Comics to Video Games and back: the strange story of DC Universe Online.
Part III: The background of the game provided by DC Universe Online and its eventual emancipation
di Fabio Ciaramaglia
From many points of view the series DC Universe Online Legends can be considered something more related to marketing rather than a product which has its own original creative identity. As a matter of fact its original release was in February 2011, so just a month later the launch of the video game DC Universe Online with which is strictly tied.
Furthermore the plan was for 52 weekly issues, only later it turned into a typical fortnightly series with 26 episodes – allowing also more respite to the creative team. The series ended in May 2012. Most of the scripts were in the hands of veteran Marv Wolfman, helped also by Tony Bedard and Tom Taylor, while the artistic part was managed by several pencillers and inkers ( Mike S. Miller, Howard Porter and John Livesay, above all). In August 2012 the whole series was collected in three trade-paperbacks.
The story opens in medias res and in a shocking way: Metropolis is under siege by the forces of Brainiac. The matter has a further escalation after a few pages with the fall of Superman, stabbed to death by Lex Luthor who uses a Kryptonite-made spear. It is actually just one of the possible alternative realities, and the story complicates shortly after with a series of flashbacks and flashforwards. On a side there is all the explanation of the deal of Lex and Brainiac to erase the Earth of all metahumans (Lex’s main obsession), on the other there is the reaction of the surviving superheroes (and supervillains) against the alien invasion.
The scenes set in present day show not only the attack against Metropolis but also against London, New York, Gotham City and Beijing, confirming this is a world-wide invasion. Brainiac’s plan, however, is not just about the destruction of the planet’s defences. In fact, he wants to use his advanced technology to literally “bottle” some parts of the Earth in order to store them along all the samples of other planets he has collected during his evil path.
Moreover, he wants to understand the powers of the metahumans so he uses some nanotech parasites called Exobytes which are able to steal those powers. Martian Manhunter, for instance, is one of the first to receive the treatment and he loses some of his powers. The Exobytes, though, are not mono-directional because they can also inject those stolen powers into other living beings, making them super-beings.
In the flipping of past, present and possible futures, the actual protagonist of the story is Lex Luthor. In a dangerous game made of turncoating, betrayals and sudden changes in moral direction, Lex has basically helped Brainiac providing him a logistic support with his own factories by producing for the alien drones and cyborgs, yet he has felt betrayed because he had not foreseen all the destruction due to the invasion.
Therefore, he offers his help to the resistant superheroes, at first never mentioning his former partnership with Brainiac -which anyway later is discovered. Most pages of the second and third volumes are made of long action scenes and big battles, but there is not a real progression in the plot while the dialogues do not seem particularly deep or brilliant. I shall underline only the most important events.
During the several plots of Lex and the battles of the Earthlings against Brainiac, some Exobytes have “uploaded” the superpowers to the whole staff of the Daily Planet, which is one of the buildings being “bottled”. Lois Lane herself receives some superpowers related to electricity, for instance.
In this way the Earth has the chance to reinforce its resistance against the alien forces which seem endless. Nevertheless, the Exobytes do not have just positive effects, because Superman loses completely his traditional self-control and during a fight with Lex Luthor accidentally and unwillingly kills his beloved Lois: because of the subsequent deep sorrow for this, he leaves permanently from the planet. Lex confesses his own love for Lois and turns even more determined into stopping Brainiac’s plans.
At the end of the day, the overall matter will be solved by Batman, helped by one of his own alternative future versions. Aware of the whole background which has led to Brainiac’s victory, by selecting carefully Lex’s actions (those genuinely good intentioned and those done selfishly), Batman ends fighting even against his future self in order to achieve his goal.
The last cartoon of the story is on the warning about the incoming events sent by the future Batman to his present version, to prevent the plans of Brainiac and Lex. The finale is somehow open-ended because most of the comics storyline, especially the part set in the present days, could have never happened, thus making of it a sort of “Elseworld”.
The story is horridly complicated because of the large number of characters involved and because of the several mingling timelines. Most stories, as aforesaid, are written by MarvWolfman who had been a skilled weaver of the famous big crossover Crisis on Infinite Earths (1985), yet somehow DC Universe Online Legends pales in comparison.
Many of the most iconic characters of DC Universe appear here and there in the series but they do not say or do anything particularly interesting: I am speaking of Wonder Woman, but also the Flash, the Joker or Catwoman, just to name a few. Lex’s “U-turns” are quite interesting, but they are too many and they become way too predictable. I found amusing the relationship between Hal Jordan and Sinestro in a subplot in which the Lanterns are involved, but that couple of stories is anyway written by Tom Taylor.
It is quite obvious the goal of the series was that of providing a background to the video game DC Universe Online, especially for the progressing system of the character which is related to the Exobytes -as a matter of fact they are fully explained in the comics. Until September 2011, the game contents, also from a narrative point of view, were almost completely linked to this background, with Metropolis and Gotham City under the siege of Brainiac’s forces.
Even today, in the creation stage of our character, we can play a prologue-adventure in which most of the background is anyway explained without the need of reading the comics. It is basically the explanation of the reason why our characters have superpowers. With the release of the following episodes, which are currently 43 (and a new one starring Black Adam has been announced for autumn 2022), DCUO‘s narrative structure has gone to different directions, though Brainiac has periodically come back.
For instance, the next two episodes have Green Lantern and the Flash and their own narrative casts and settings as protagonists, only the third goes back to Brainiac (from September 2011 to March 2012), who comes back again in the seventh (May 2013), in the twenty third (April 2016) and as a final boss in the fortieth (April 2021). On the other hand, Lex is a recurrent villain, but according to other storylines of the DC Universe which are not related in any way to Brainiac.
The choice of the episodes are based on else and, like for Green Lantern and the Flash, the clear plan is to expand as much as possible the narrative universes of the iconic characters, but also the niche ones, of DC Comics.
Most episodes have Superman and Batman as protagonists, but there are four based on Wonder Woman (the last one in July 2020), two on Aquaman but also a handful on the Teen Titans, just to provide examples. Other episodes focus on settings, like that of Earth 3 (Episode 30, November 2017) or that of Justice League Dark (Episode 34, March 2019), thus even with a small opening to Vertigo. It has often happened some episodes were released at the same time of the release of films, as it happened with Episode 37 (April 2020), “Birds of Prey”, a few months after the film with the same title.
Other times there has been the choice of highlighting some comics crossovers, such as the episodes related to “Metal Batman” (comics published in the second half of 2017) which have been three so far (two in 2019 and the last one, “Dark Knights” in April 2022). We can say the same about the crossover “Flashpoint” (published in 2011) which, beyond the film adaptation Justice League: The Flashpoint Paradox (2013), has turned into Episode 40 of the game “World of Flashpoint” (April 2021).
More time, dedication and deep lore of DC Universe would be needed to offer a more detailed analysis -yet I do not exclude to write something about some single Episode of DCUO– yet I reckon we all got a general insight on this subject. The fact a video game has been inspired by superheroes comics is not a new thing -see the first article of this series. Same it can be said about the use of superheroes in action video games.
At the end of the day making a comics version of a video game is not a new thing either. What is probably different here is the type of interaction you can have in DC Universe Online.
Apart the obvious goal of the game which is becoming stronger and stronger and the OOC (out of character) interaction which is predominant, the player is constantly immersed in this Universe and, even in the repetitive fashion of the missions, we always interact with a story related to it which is told and explained by the several NPCs which star in it.
The single story always ends in the same way (if we manage to accomplish the mission) and there are no multiple choices which can make it different. Yet, it is never given for granted that the story cannot have a sequel in some new episodes, and it is thus enriched also by our characters’ actions (the defeat of Barbatos in the two Episodes “Metal I” and “Metal II” does not prevent his coming back in Episode “Dark Knights” because of the help of Perpetua).
Furthermore the game can tickle the curiosity of the players to read the comics which provide the background of some episodes: speaking of my own experience, I purchased and read all the Flashpoint saga in order to understand why Aquaman and Wonder Woman are villains and why Batman is not Bruce Wayne, but Thomas Wayne, because in the game some explanations are provided but not in full.
Actually the real plus of the game is the fact we can interpret a superhero (or a supervillain), of whom we can customize everything, from superpowers to the costume, from the look to how they move, and to use the character to be immersed in more or less known environments of DC Comics (from the half-destroyed Metropolis because of Doomsday to Aquaman’s Atlantis) and to interact with them according to several layers (see the second article).
To sum up we can say that luckily the development of the game has not been linked too much to the story of Wolfman (if not for the Exobytes) and has kept on, though occasionally stumbling, for eleven years (so far) and, currently, the competitor Marvel has not designed anything similar.
The story of DC Universe Online, inspired by comics and inspiring other comics itself, is somehow original and strange in the gaming world and also in that of the franchises, because it also links to cinema and TV productions (live and animated).
The chance of playing it on several levels (casual gaming with the free version and then a more professional gaming with the subscription), the fact it has a well defined graphics because of the choice of classic comics style in spite of the obsolete Unreal Engine 3 (this 3D engine was made in 2004), and the chance of using several types of consoles or the PC as a client, are probably all elements which contribute to the unexpected longevity of DCUO.
We cannot deny this game might shut down permanently in the next few years, considering other commitments of the developer Daybreak but also the recent release of a similar game MultiVersus (July 2022) which has as a setting all the imagery of Warner Bros (thus including DC Comics). What we can say, nevertheless, is that these have been so far eleven years of honourable career.
Further readings
Marv Wolfman, Tony Bedard, Tom Taylor (story and dialogues), Howard Porter, Mike S. Miller, Norman Lee, Adriana Melo, Bruno Redondo (pencils and inks), DC Universe Online: Legends, 2011-2012, DC Comics. The series is made of 27 issues (including a number 0) and it was published from February 2011 to May 2012 fortnightly and eventually collected in three trade paperbacks in August 2012.
For a complete list of the Episodes of DC Universe Online and a short synopsis of each of them, see: https://en.wikipedia.org/wiki/DC_Universe_Online
end of part 3
Biograph
FABIO CIARAMAGLIA
With an M.A. degree in English Literature, with a dissertation on Shakespeare and comics (2000) and a Ph.D. with a dissertation on Shakespeare and Italian TV (2004), I have always tried to deal with the complex relationship between literature and other media.
I have written for comics magazines, such as Fumo di China and Fumettomania (in its previous printed version), but also translated into Italian a couple of American comics for the publisher Magic Press and some poems. Meanwhile I have begun teaching English language at High School, at first in Rome and then, after 2015, in Trieste.
I have never lost the nerdy attitude even as a teacher, but since 2006 videogames have attracted me more and in some of them, maybe for a personal inclination, I have found several elements which are worth of being analysed, though before this year I had never dared approaching more seriously.