Settembre, con la sua forte calura (fino alla settimana scorsa), ci ha rallentato…
A dire il vero siamo stati anche impegnati con la presentazione del nuovo progetto di lettura nelle scuole della nostra città e dell’hinterland, e con la stesura del schema di massima del crowdfunding (in fase di revisione) che speriamo di lanciare a fine ottobre e che avrà come obiettivo quello di raccogliere la somma occorrente per l’acquisto delle scaffalature occorrenti per l’Archivio di Fumetti del “BAM FUMETTO Luigi Bernardi”.
In mezzo a tutto questo “turbinio” di pensieri e di idee non abbiamo perso di vista i fumetti, sia quelli letti sia quelli di cui scriveremo nei prossimi mesi, e ne vedrete delle belle.
Nel frattempo ecco il ventunesimo nuovo articolo dedicato a “Dragon Age, dal Videogame ai fumetti“, a cura dell’amico super esperto Fabio Ciaramaglia (già apprezzato sullo storico sito Glamazonia). Oggi Fabio continua il suo approfondimento sui fumetti ambientati nel mondo di Dragon Age, e pubblicati da Dark Horse, scrivendo di Knight Errant.
Questa puntata, come le precedenti, la potete leggere anche in inglese. Vi consigliamo di recuperare le precedenti puntate di questo approfondimento, i link li trovate in coda a questo articolo.
Prossimo appuntamento tra due settimane.
Mario Benenati, curatore del sito Fumettomania Factory Magazine
APPROFONDIMENTO: DRAGON AGE dal videogame ai fumetti!
L’espansione dell’universo fumettistico Dragon Age-Dark Horse: Knight Errant.
di Fabio Ciaramaglia
Con Knight Errant inizia la lunga gestione del team creativo De Filippis-Weir-Furukawa che ha lavorato su tutto il materiale Dark Horse a fumetti dal 2017 al 2021. E’ una miniserie in cinque parti pubblicata inizialmente come numeri singoli in digitale tra il maggio e il dicembre del 2017 e successivamente raccolti in un trade paperback nel gennaio 2018.
I protagonisti sono un cavaliere errante (il “knight errant” del titolo per l’appunto), Ser Aaron Hawthorne, e il suo scudiero Vaea, un’elfa. La storia si apre con il loro arrivo a Kirkwall durante le celebrazioni per la nomina di Varric come nuovo Visconte della città-stato. Questo fatto ci fa collocare cronologicamente quasi con esattezza le nostre vicende, poiché la possibile nomina a Visconte di Varric è menzionata nel DLC “Trespasser” di Dragon Age: Inquisition: pertanto corre l’anno Dragon 9:41.
Su Varric abbiamo già scritto, ma è il caso di rilevare che pur essendo Visconte egli non ha abbandonato nessuna delle sue attività, inclusa quelle inerenti all’Inquisizione.
La caratterizzazione dei due protagonisti è già molto chiara dalle prime pagine. Ser Aaron è originario del Ferelden ed è un reduce della battaglia di Ostagar (vedi Dragon Age: Origins) nella quale, pur essendo sotto il comando di Loghain, si rifiuta di abbandonare il campo di battaglia per tentare di salvare Re Cailan; è stato successivamente investito come Cavaliere da Re Alistair, per il suo eroico tentativo a Ostagar.
Il ruolo affidatogli da Alistair è proprio quello di viaggiare per raccontare dei propri atti di eroismo, per dare il buon esempio, e per cercare di aiutare i deboli. Pertanto Aaron si caratterizza come abile narratore e affabulatore, a volte calcando o amplificando l’entità delle proprie gesta, ma anche una sorta di ambasciatore non ufficiale del Ferelden. Altra caratteristica non poco importante è che il Cavaliere tende a esagerare nei banchetti, soprattutto con il vino.
Vaea, di rimando, è piuttosto taciturna in pubblico e rispetta in pieno il proprio ruolo di fedele scudiero. In realtà questo ruolo è una eccellente copertura per i suoi veri affari: l’elfa è infatti un’abile ladra specializzata in missioni contro i nobili e a favore del popolo, ovvero una sorta di Robin Hood. Vaea è il primo elfo nominato scudiero, quindi con il potenziale di ascendere al rango di Cavaliere, e le modalità con le quali questo è avvenuto sono narrate in flashback in questo fumetto.
A seguito della Fifth Blight e delle continue scorribande di Darkspawn, la città in cui Vaea viveva, Edgehall, fu attaccata più volte e le mura dell’Alienage dove vivevano gli elfi furono distrutte. La protesta pacifica degli elfi contro Arl Gell Lendon fu sedata nel sangue e la giovane elfa rimase presto orfana, poiché i genitori furono tra le vittime. Sebbene lo zio, Coran, un elfo Dalish, le abbia offerto più volte di unirsi al suo clan, lei ha sempre preferito restare in città, dandosi proprio al furto come attività principale.
L’Arl della città continua anche in seguito a discriminare gli elfi, tagliando il loro Vhenadahl (l’albero sacro), non permettendo la piantumazione di uno nuovo e continuando a lasciare l’Alienage privo di mura. Coran e i Dalish entrano a Edgehall per cercare di risolvere la questione, ma ciò non fa altro che contribuire all’escalation del conflitto, con una nuova sanguinosa repressione della protesta, in cui anche Coran perde la vita.
È proprio in questa occasione che Ser Aaron viene inviato a Edgehall da Re Alistair per sedare il conflitto e portando l’ordine di ripiantare il Vhenadahl e che l’Arl non possa più nemmeno avvicinacisi. Ed è durante il banchetto con gli elfi che Aaron, vedendo Vaea isolata e triste, le offre di diventare il suo scudiero, per accompagnarlo di città in città a raccontare storie.
Già dalle prime pagine dobbiamo soffermarci su alcuni elementi di Knight Errant. Il primo riguarda, come di consueto, la questione delle scelte multiple e del canone. È ovvio che il nucleo centrale sul ruolo di Aaron dipende dalla scelta di avere Alistair come re (in Origins), così come Varric come Visconte di Kirkwall è solo una possibilità, considerando che l’altra è di avere proprio il nostro Hawke in quel ruolo (in Dragon Age II): fondamentalmente quel “canone” stabilito da David Gaider nei primi fumetti Dark Horse è stato rispettato in quanto tale anche dai successivi scrittori. Le questioni legate ai rapporti tra elfi e umani, che abbiamo già visto in precedenza, continuano a essere rispettate nella loro brutalità, e questo è solo il primo di tanti altri esempi in cui De Filippis e Weir ci mostrano la loro piena conoscenza, e confidenza, con il setting.
Una volta a Kirkwall, Vaea cerca da subito qualche lavoro dei suoi e viene in effetti impiegata da un ex Templare, Ser Nevin Faramore affinché recuperi una scatola contenente tutto il denaro che egli stesso ottenne illegalmente durante i suoi anni di servizio, con la promessa di dividerne la somma. Il viaggio verso la destinazione è condito con un lungo flusso di coscienza di Vaea che ripercorre ogni sua azione furtiva per restare concentrata.
Da un punto di vista grafico dobbiamo evidenziare quanto i disegnatori si siano impegnati a riproporre a fumetti gli esterni di Kirkwall a ricordare quelli del videogioco. Poco fuori l’ingresso dell’ex quartier generale dei Templari, Vaea si sofferma a osservare la statua in Red Lyrium di Meredith Stannard, rimasta lì come memento dello scontro finale con Hawke in DAII e non può fare a meno di notare che non ha un’arma, dettaglio che non è trascurabile.
La missione di Vaea ha successo, ma viene intercettata da Varric che si era insospettito della sua assenza al banchetto e, sfruttando le proprie conoscenze in Kirkwall, la trova facilmente. Il nano non la giudica, perché ha evidentemente altri piani per lei.
In effetti poco dopo Vaea incontra Charter, il braccio destro di Leliana, che le offre un lavoro proprio per conto dell’Inquisizione. La missione non è da poco: infatti deve liberare due agenti che sono prigionieri dalle segrete di Starkhaven, un’altra delle città-stato delle Free Marches. I due prigionieri sono Marius e Tessa che, con Charter stessa, erano stati già introdotti in Magekiller. Vaea rifiuta, ma come vedremo, visto anche l’interesse romantico di Charter nei confronti di Tessa, in qualche modo viene comunque coinvolta nell’evasione dei due.
Infatti, Varric viene casualmente invitato a Starkhaven per il compleanno del Principe e a sua volta invita Ser Aaron e il suo scudiero a seguirlo, e durante il viaggio, sempre abbastanza casualmente, le dà una mappa del Palazzo reale. In realtà, come capiremo dopo, la missione è duplice, poiché Marius e Tessa erano stati catturati cercando di recuperare delle ricerche sull’arma in Red Lyrium di Meredith, che è finita nel tesoro reale del Principe di Starkhaven, Sebastian Vael.
Sebastian non è un nuovo personaggio, poiché è uno dei possibili companions di Hawke in Dragon Age II, ma è anche l’unico che è possibile coinvolgere nella storia soltanto con l’acquisto di un DLC, “The Exiled Prince”. La storia di background di Sebastian è relativamente interessante anche se non proprio originale. Egli ha un passato da giovane scapestrato e la sua famiglia, i Vael che regnano su Starkhaven, decide letteralmente di spedirlo in monastero dove gradualmente cresce e, grazie all’aiuto della Grand Cleric Elthina, diventa un fervente membro della Chiesa di Andraste.
Successivamente la sua famiglia viene sterminata e lui resta l’unico legittimo erede di Starkhaven, ma solo grazie a Hawke riesce a disfarsi degli usurpatori. Tra l’altro, a seconda delle scelte di gioco, Sebastian è il primo ad abbandonare con decisione Hawke qualora egli decidesse di risparmiare Anders dopo l’esplosione della Cattedrale di Kirkwall in cui la sua mentore Elthina perde la vita.
Pertanto questo personaggio è davvero molto dipendente dalle scelte multiple, forse anche più di altri, ma fondamentalmente non si eleva a un ruolo più importante di quello del comprimario -sebbene sia possibile instaurare con lui una relazione romantica nel caso di un Hawke di sesso femminile. Tuttavia Sebastian, a mio avviso, è un personaggio relativamente piatto, frutto di una storia un po’ trita di caduta e redenzione, e che finisce per risuonare anche sciocco e bigotto in alcuni dei suoi dialoghi e in effetti è questo il trattamento che gli viene riservato nel fumetto.
Tra gli ospiti della festa di compleanno di Sebastian vi è Cedric Marquette, professore dell’Università di Orlais, che sarà uno degli antagonisti principali dei nostri eroi in tutta la gestione De Filippis-Weir. Egli è un archeologo specializzato nel recupero di antichi artefatti, una specie di Indiana Jones -ci sono alcuni riferimenti a quella saga che però contrastano con il fisico pingue di questo personaggio.
Fin da subito Cedric non si fa amare per un eccesso di quell’atteggiamento snob dei nobili di Orlais. Inoltre durante il banchetto accusa esplicitamente Ser Aaron di coprire le losche attività del suo scudiero Vaea, menzionando una serie di furti accaduti dove i due erano stati presenti in passato. I due iniziano un lungo litigio che Varric a stento riesce a sedare. Non aiuta il fatto che frattanto proprio Vaea si sia volatilizzata per liberare Marius e Tessa, quasi dando conferma alle accuse di Cedric.
Messi al sicuro i due membri dell’Inquisizione, Tessa le spiega che c’è bisogno di portare a termine quella missione per la quale essi erano stati imprigionati e Vaea, con la consueta riluttanza, accetta. Tuttavia, nel momento in cui si introduce nelle quartieri privati del Principe, trova molte delle guardie trucidate, poiché anche i Venatori sono alla ricerca dello stesso libro sul Red Lyrium -e sono guidati, con poca sorpresa, da Cedric.
Ciò che segue è molto convulso, poiché risultano coinvolti anche Ser Aaron e il Siniscalco Granger: il primo è deciso a provare l’innocenza di Vaea mentre il secondo la sua colpevolezza. Colti sul luogo del crimine, Aaron depone la sua arma e si proclama colpevole di tutto ciò abbia fatto Vaea, ma questa interviene in sua (e propria difesa) facendo ricadere tutta la colpa proprio su Cedric, che frattanto è stato sconfitto.
Nonostante i dubbi di Granger, il Principe Sebastian crede a tutto ciò che gli viene raccontato e il mattino seguente, prima che la propria storia possa essere contraddetta da Cedric, Ser Aaron, Vaea e Varric partono per riunirsi a Charter. Questa li ringrazia per il recupero dei documenti, ma dice loro anche che i Venatori sono tutt’altro che scomparsi dopo la sconfitta di Corypheus e stanno continuando le loro ricerche sul Red Lyrium nel Tevinter. Non ci sorprenderà quindi vedere nuovamente i due protagonisti di questo fumetto nell’Imperium nei volumi successivi.
Knight Errant in generale è una buona storia che potrebbe essere letta anche autonomamente. La coppia Aaron-Vaea funziona molto in quanto entrambi sono sia eroi che antieroi, sono pronti entrambi a infrangere le regole in nome di un bene superiore. Se all’inizio Vaea sembra quasi essere una badante di Aaron, in seguito emerge una sorta di istinto paterno del cavaliere che è pronto a rinunciare al suo titolo e al suo onore pur di proteggerla.
Le scene furtive e i combattimenti sono spettacolari e anche funzionali alla trama, considerando che molto spesso le scene d’azione sono condite dal flusso di coscienza dei protagonisti che non spiegano semplicemente cosa accade, ma in flashback ci fanno entrare nell’origine delle loro motivazioni. L’utilizzo del setting e dei vecchi personaggi, come Varric e Sebastian, sono discreti ma precisi.
Non abbiamo bisogno di conoscere tutto il passato di Varric per capire il suo modus operandi e bastano un paio di soprannomi piazzati qua e là (“Fingers” per Vaea) per intuire il suo spirito di osservazione e pensiero rapido. Né abbiamo bisogno di andare a rigiocare Dragon Age II per comprendere quanto Sebastian sia bigotto, formale e credulone, perché sono caratteristiche che emergono anche nel fumetto.
Tutta la questione relativa al Red Lyrium, ai Venatori, all’Inquisizione, che pure sono fondamentali per questa trama, non richiedono al lettore generico una conoscenza troppo approfondita poiché il tutto viene spiegato gradualmente e, come detto, discretamente. Eppure, i riferimenti a Ostagar -un tormentone che verrà concluso solo con Dark Fortress è sul racconto di Aaron di quella battaglia-, alla vita negli Alienage elfici o le rappresentazioni grafiche degli esterni di Kirkwall, sono un costante ammiccamento a chi la saga di Dragon Age già la conosce.
Quindi, proseguendo con la strategia inaugurata da Rucka in Magekiller, il duo De Filippis-Weir, traccia storie che sono pienamente inserite nel canone di Dragon Age, inserendo coerentemente idee e personaggi nuovi.
Nel prossimo articolo analizzeremo Dragon Age: Deception, in cui continueremo a seguire le vicende di Ser Aaron e Vaea.
fine parte 21
Bibliografia minima
- Nunzio De Filippis e Christina Weir (testi e dialoghi), Fernando Heinz Furukawa (disegni), Sachin Teng (copertine), Dragon Age: Knight Errant, Dark Horse (2017). La storia è comparsa prima digitalmente sul sito della Dark Horse in cinque uscite mensili da maggio a settembre 2017, poi è stata raccolta in trade paperback nel gennaio 2018, ma è stata successivamente anche inclusa nelle raccolte, Dragon Age Library Edition Volume 2 (maggio 2018) e Dragon Age: The First Five Graphic Novels (ottobre 2020).
- Per chi fosse curioso è disponibile su YouTube una lunga intervista a De Filippis e Weir sul loro lavoro su questi fumetti: https://www.youtube.com/watch?v=FiTJdtlyMog .
- Dragon Age: Origins fu lanciato nel 2009 e per due anni sono state lanciate delle espansioni. Per questo fumetto suggerirei di rigiocare il DLC “Return to Ostagar”.
- Dragon Age II fu lanciato nel 2011 e per un anno intero sono state lanciate delle espansioni. Per questo fumetto consiglierei di rigiocare il DLC “The Exiled Prince”.
- Entrambi i giochi sono acquistabili in DVD ma è decisamente conveniente prendere le versioni digitali su Origin, Steam o GoG che generalmente si trovano non solo scontate ma anche arricchite di tutti i DLC.
- Esiste una traduzione in Italiano per l’Editoriale Cosmo, dal titolo Il Cavaliere Errante e che è dell’agosto 2018.
Biografia
FABIO CIARAMAGLIA
Con una laurea in letteratura inglese con una tesi su Shakespeare nei fumetti (2000) e con un dottorato con una tesi su Shakespeare nella televisione italiana (2004), ho sempre cercato di occuparmi della relazione tra letteratura e altri media.
Ho collaborato con varie riviste di fumetti, da Fumo di China a Fumettomania nella sua precedente incarnazione, ma ho anche tradotto due fumetti per la Magic Press e alcune poesie inglesi.
Ho poi iniziato a insegnare inglese nelle scuole superiori prima a Roma e poi, dal 2015, a Trieste.
Non ho perso l’animo nerd nemmeno da insegnante, ma a partire dal 2006 ho virato più sul versante dei videogiochi, in alcuni dei quali, forse per deformazione professionale, ho riscontrato elementi degni di analisi che però prima di ora non avevo avuto il coraggio di affrontare con maggiore serietà.
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English version
In this article we approach the first of four volumes with a series of new (and old) characters moving in the world of Dragon Age.
The expansion of the Dragon Age-Dark Horse comics universe: Knight Errant.
di Fabio Ciaramaglia
Dragon Age: Knight Errant is the first step of the long creative path of the team De Filippis-Weir-Furukawa who worked on all Dragon Age-Dark Horse comics from 2017 to 2021. It is a five-issue miniseries, originally published digitally from May to December 2017, and eventually collected in a trade paperback in January 2018.
The main characters are the knight errant of the title, Ser Aaron Hawthorne and his squire Vaea, a female elf. The story opens with their arrival at Kirkwall during the celebrations for the new Viscount of the city-state, Varric Tethras. This provides us the exact timeline setting, because the appointment of Varric as Viscount is mentioned in Dragon Age: Inquisition‘s DLC “Trespasser” which is set in Dragon 9:41.
We have already dealt with Varric, yet we have to stress that, though now Viscount, he has not withdrawn from any of his other activities, including those related to the Inquisition.
The insight about the two protagonists is quite clear in the first pages. Ser Aaron comes from Ferelden and he is a veteran of the Battle of Ostagar (see Dragon Age: Origins) where he was under the command of Loghain, but refused to quit the battlefield in the unsuccessful attempt to save King Cailan; for this reason he was eventually named Knight by King Alistair.
The role Alistair plans for him is to travel the lands telling heroic tales, to lead by example and to try to help the weak. Aaron is characterized by being a good storyteller, even if sometimes he indulges in exalting his own heroic acts, and by being a sort of unofficial Ambassador of Ferelden abroad. Another less heroic feature is important, since the Knight tends to exaggerate during feasts, especially with wine.
On the other hand Vaea is quite quiet in public and she is observant of her role as a squire. Actually this is just an excellent cover for her real business: she is, in fact, a very skilled rogue who steals the rich to give the poor, a sort of Robin Hood. Vaea is the first elf ever who has been appointed as a squire, so with the chance to become eventually a proper knight. How she became Ser Aaron’s squire is told in a long flashback. Because of the Fifth Blight and the Darkspawn attacks to her home town Edgehall, the walls of the Elven Alienage had collapsed. The protests of the elves against Arl Gell Lendon was suppressed with a bloodshed and in this Vaea lost her parents.
Although her uncle, the Dalish Elf Coran, had asked her more than once to move with his clan, she preferred to stay in town, where she earned her living with thefts. Even after the previous incident, the Arl kept with his discriminating policy against the elves and he has even the sacred tree Vhenadahl cut, he forbade the planting of a new one and keept the Alienage unwalled. Coran and his clan entered Edgehall to try to find a peaceful solution, but this just escalated further the conflict, which ended with another bloody repression and with the death of Vaea’s uncle.
King Alistair decided to send Ser Aaron with the task to end this conflict. The Knight took along the King’s orders to plant a new Vhenadahl and to build new walls for the Alienage and the Arl could not disobey. During the feast with the elves for this peaceful ending, Aaron notices Vaea, alone and sorrowful, and he offers her to become his squire, to accompany him to travel from city to city to tell stories of honour.
There are already some interesting elements to consider here, the first being that related to multiple choices and canon. Of course, the core background story of Aaron depends on the choice of having Alistair as a King (in DAO) and the fact Varric is Viscount is only a possibility, since we could have Hawke in that same role (in DAII): basically we are staying within that “canon” established by David Gaider in the first Dark Horse comics, which has been kept also by the next writers.
The relationship between elves and humans, which we have already mentioned, is still there with all its brutality. These are just some examples of how De Filippis and Weir show their lore, and confidence, of the Dragon Age setting.
Once in Kirkwall, Vaea begins looking for some of her shady jobs and she is actually hired by a former Templar, Ser Nevin Faramore, to acquire a box collecting all the bribes he had got during his service, promising to split the amount. While travelling to her destination we enter in the middle of Vaea’s stream of consciousness, while she tries to memorise and repeat her strategies to stay focused.
We have to underline here that the graphic representation of Kirkwall outdoors shows all the skill and care of the artists by making them very similar to that of the video game. Right out of the entrance to the former Templar headquarters, Vaea stops to behold the Red Lyrium statue of Meredith Stannard, kept there as a memento of the final fight against Hawke in Dragon Age II.
Vaea cannot help noticing that Meredith is missing her weapon. At the end Vaea’s task is complete, but she is suddenly stopped by Varric who got suspicious about her absence at his feast and by using his knowledge of the city he has no problem at finding her. He does not judge her, because he has clearly some plans for the elf.
As a matter of fact, shortly after Vaea meets Charter, the main agent of Leliana, who offers her a new task for the Inquisition. It is definitely not an easy task: she has to break from prison two Inquisition agents in Starkhaven, another city-state of the Free Marches. The two prisoners are Marius and Tessa who, with Charter herself, were already introduced in Magekiller.
Vaea refuses, but, also because of Charter’s romantic interest to Tessa, she is anyway involved in the prison break. Casually Varric is invited to Starkhaven for its Prince’s birthday party and, as casually, he invites Ser Aaron and his squire to tag along and join the feast. During the trip to Starkhaven, finally Varric gives Vaea a map of the Royal Palace making the all matter quite clear. The task is actually a double one, since Marius and Tessa had been caught while trying to recover some researches on Meredith’s Red Lyrium weapon, now in the royal treasure of the Prince of Starkhaven Sebastian Vael.
Sebastian is not a new character, since he is one of the possible companions of Hawke in Dragon Age II, but he is also the only one who can be involved only with the acquisition of a DLC, “The Exiled Prince”. Sebastian’s background story is mildly interesting, but not original. In his past he was pretty reckless and his family, the Vael who reign on Starkhaven, decided to send him to the Chantry, where he gradually matured and, also thanks to the help of Grand Cleric Elthina, he becomes a very devoted member of the Church of Andraste.
Soon his family was killed and he remained the only legit heir of Starkhaven, but only with Hawke’s help he manages to restore his throne. As a side note, according to one own’s choices in that game, Sebastian is the first companion who abandons Hawke whether we decide not to punish Anders for the explosion in the Cathedral of Kirkwall in which his mentor Elthina dies. So, this character is clearly strongly depending on multiple choices, maybe more than others, yet he never becomes as important as others -unless one starts a romantic relationship which is possible in case we play a female Hawke.
Yet, in my opinion, Sebastian remains a quite flat character, coming from a quite obvious story of fall and redemption and who sounds also a bit bigot and foolish in his actions and word: as a matter of fact this is the same portrayal provided in this comics.
Among the guests at Sebastian’s feast there is Cedrice Marquette, a Professor in the University of Orlais, who is one of the main villains of our heroes in the next stories by De Filippis and Weir. He is an archaeologist who has specialised in retrieving ancient artefacts, a sort of Indiana Jones -the fat build of this character struggle a bit with the references to that saga.
Cedric is not particularly enjoyable also because of his typically snobbish attitude of the nobles of Orlais. Furthermore during the feast he clearly blames Ser Aaron for the shady business of Vaea, by pointing out a series of thefts occurred any time they were at some place. The two begin a long quarrel that Varric weakly manages to stop. The fact Vaea is not there does not help since it confirms Cedric’s accusations: she is currently busy at freeing Marius and Tessa.
Once free, Tessa explains Vaea there is yet another task, the one for which the two were caught: the elf unenthusiastically accepts. When she approaches the Prince’s quarters she finds many guards who have been slain, because there is a group of Venatori after the same book on Red Lyrium -and they are led, unsurprisingly, by Cedric.
What follows is pretty hectic, since Ser Aaron and Seneschal Granger are involved too: the former just wants to prove Vaea’s innocence, whereas the latter her guilt. Caught with the literal smoking gun, Aaron gives up, drops his sword, and accuses himself of everything Vaea could have done, but she manages to defend him by blaming Cedric (who meanwhile had been defeated) of any thing which has happened. Despite Granger’s doubts on the truth of the story, Prince Sebastian instead believes everything and the next morning, before Cedric could offer his own version, Ser Aaron, Vaea and Varric leave Starkhaven for good to meet Charter.
She thanks them for the retrieval of the documents, but also tells them that Venatori are all but vanished after Corypheus’s defeat and they are still researching Red Lyrium in Tevinter. It is not surprising, then, that the two protagonists of this story are in the Imperium in the next comics.
Generally speaking we can say that Knight Errant is a good story which could be read as a stand-alone. The pair Aaron-Vaea works fine because each of them is at the same time hero and anti-hero, in the terms they are ready to break rules in order to accomplish a better good. If at first Vaea seems almost a caretaker for Aaron, eventually the knight stands up as a sort of father-figure when he tries to protect her, risking his title and honour.
The stealthy and action scenes are quite spectacular, but also functional to the plot since they are often enriched by the stream of consciousness of the protagonists, which do not simply explain what happens, in fact they provide a rich background of their origins and motivations. The use of the setting and of older characters, such as Varric and Sebastian, are discreet but precise. We do not need to know all the backstory of Varric to understand his modus operandi and a couple of jokes and nicknames (he calls Vaea “Fingers”) suffice to show his observation skills and wit.
We do not need to re-play Dragon Age II to understand Sebastian’s formal bigotry and foolishness, because he is like that also in the comics. All the matters related to Red Lyrium, the Venatori, the Inquisition, which are anyway important for the plot here, are not demanding for the casual reader because everything is explained in a disceet way. Yet, the references to Ostagar -the mystery related to Aaron’s involvement there will be revealed only in the last comic-book-, to the life in Alienages and the visual representation of Kirkwall outdoors are a consistent wink to those who are already acquainted to Dragon Age.
Therefore, keeping with the same strategy started by Rucka in Magekiller, the couple De Filippis-Weir, plans stories which are fully within the canon of Dragon Age, adding consistently new ideas and new characters. In the next article we will deal with Dragon Age: Deception, in which we will follow the new adventures of Ser Aaron and Vaea.
Further readings
Nunzio De Filippis e Christina Weir (story), Fernando Heinz Furukawa (art), Sachin Teng (covers), Dragon Age: Knight Errant, Dark Horse (2017). The story was released in digital on Dark Horse website in five monthly issues from May to September 2017, then it was published in a trade paperback in January 2018, but it was also re-printed in two other collections, Dragon Age Library Edition Volume 2 (May 2018) and Dragon Age: The First Five Graphic Novels (October 2020).
If you are curious on YouTube there is a long interesting interview to De Filippis and Weir about their work on these comics: https://www.youtube.com/watch?v=FiTJdtlyMog .
Dragon Age: Origins was released in 2009 and for the next two years several expansions and DLCs followed. For this comics I’d suggest re-playing the DLC “Return to Ostagar”. For this videogame it is still possible the DVD purchase, but on the platforms Origin, Steam and GoG it is possible to acquire the digital version which can be very cheap and very often including in a “bundle” all its expansions and DLCs.
Dragon Age II was released in March 2011 and several DLCs and expansions have been released until October 2011. For this comics I’d suggest re-playing the DLC “The Exiled Prince”.Also for this videogame it is still possible the DVD purchase, but on the platforms Origin, Steam and GoG it is possible to acquire the digital version which can be very cheap and very often including in a “bundle” all its expansions and DLCs.
end of part 21
Biograph
FABIO CIARAMAGLIA
With an M.A. degree in English Literature, with a dissertation on Shakespeare and comics (2000) and a Ph.D. with a dissertation on Shakespeare and Italian TV (2004), I have always tried to deal with the complex relationship between literature and other media.
I have written for comics magazines, such as Fumo di China and Fumettomania (in its previous printed version), but also translated into Italian a couple of American comics for the publisher Magic Press and some poems. Meanwhile I have begun teaching English language at High School, at first in Rome and then, after 2015, in Trieste.
I have never lost the nerdy attitude even as a teacher, but since 2006 videogames have attracted me more and in some of them, maybe for a personal inclination, I have found several elements which are worth of being analysed, though before this year I had never dared approaching more seriously.
NOTE EXTRA
Le puntate precedenti di “DRAGON AGE dal videogame ai fumetti!“, dal più recente al primo (del 18 gennaio 2022):
Articolo del 11 settembre 2022
Articolo del 26 agosto 2022
Articolo del 13 agosto 2022
Articolo del 5 agosto 2022
Articolo del 28 luglio 2022
Articolo del 22 luglio 2022
Articolo del 7 luglio 2022
Articolo del 28 giugno 2022
Articolo del 14 giugno 2022
Articolo del 1 giugno 2022
Articolo del 17 maggio 2022
Articolo del 10 maggio 2022
Articolo del 19 aprile 2022
Articolo del 12 aprile 2022
Articolo del 29 marzo 2022
Articolo del 15 marzo 2022
Articolo dell’1 marzo 2022
Articolo del 15 febbraio 2022
Articolo dell’1 febbraio 2022
Articolo del 18 gennaio 2022