DA FIERRO AL FUTURO DE LAS HISTORIETAS, di Damiano Gallinaro

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Dopo la panoramica sulle origini de Las Historieta Argentinas, e l’Epoca d’Oro delle Historietas (cioè il periodo compreso tra il 1950 ed il 1980), l’esperto e Antropologo Damiano Gallinaro chiude il cerchio!

Damiano, che affronta oggi l’avvento della rivista Fierro e Las HISTORIETAS SOBREVIVIENTES: da fine anni Ottanta ad oggi, nei mesi passati ci ha intrattenuti con sei articoli dedicati ad alcuni fumetti di Oesterheld meno conosciuti.

Vi ricordiamo che ancora per questa settimana è visitabile a Cremona, fino al 26 giugno, nei locali del Centro Fumetto “Andrea Pazienza”, la mostra collettiva “ANTHROPOCENE, nella sua seconda tappa itinerante.

Ed, infine, vi rammentiamo che è ripresa la raccolta a sostegno del B.A.M. FUMETTO, che ha come obiettivo quello di coprire una parte delle spese di affitto dell’Archivio del fumetto, almeno fino a dicembre, e l’acquisto di scaffalature e armadi per sistemare gli oltre 10.000 fumetti di nostra proprietà.

Buona lettura

Mario Benenati
Curatore di Fumettomania Factory Magazine

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Fierro I serie copertina
Fierro I serie copertina

LAS HISTORIETA ARGENTINAS.
L’EPOCA D’ORO DELLE HISTORIETAS 1950-80 (1)

di Damiano Gallinaro

FIERRO: LA RIVISTA CHE NON C’ERA.

            Se c’è una rivista che ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo della terza fase storica delle historietas argentine, è sicuramente Fierro, pubblicata dalla Ediciones de la Urraca e che prende il testimone dalla precedente Superhumor, divenendo quello che Hora Cero aveva rappresentato degli anni cinquanta, anche se il solito Ivan de La Torre non si trova d’accordo sul ruolo della rivista, considerandola pressoché una macchina di propaganda per Juan Sasturian e per i suoi lavori.

            Se si leggono gli originali (scaricabili gratuitamente dal sito Ahira, in cui potrete leggere e scaricare altre importanti riviste argentine tra cui Hora Cero, El Pendulo e Skorpio tra le tante), il legame con Oesterheld emerge fin dalle prime pagine, dove Sasturian esplicitamente afferma: “Se Oesterheld fosse qui ora avrebbe pubblicato per Fierro“, e dove pubblica due racconti inediti del grande scrittore, lanciando un concorso “Fierro busca dos manos”, in cui vengono raffigurati i leggendari Mano nell’atto dilanciare una sorta di call per sceneggiatori.

LIBRO DEI FIERRO_SPECIALE ETERNAUTA
LIBRO DEI FIERRO_SPECIALE ETERNAUTA

            La rivista terminò il primo anno con uno speciale, “El LIbro de Fierro“, che raccontava la carriera di Oesterheld dal 1950-1964, lasciando fuori, sempre secondo Ivan de la Torre, quell’Oesterheld “politicizzato” che poco si adeguava all’immagine dello sceneggiatore come artista puro. Ci torneremo nel capitolo monografico dedicato al creatore dell’Eternauta.

            Nonostante quello che pensa De La Tore, però, Fierro non ha rappresentato solo un’elegia di Oesterheld, ma ha ospitato anche e soprattutto alcuni capolavori di autori che ancora oggi influenzano la nuova generazione di sceneggiatori e disegnatori argentini, tra tutti Carlos Trillo, Roberto Fontanarrosa, Carlos Sampayo e Jose Munoz e Carlos Albiac, mentre troviamo ai margini due grandi del calibro di Robin Wood e Ray Collins, per scelte editoriali.

            Su Fierro, Trillo pubblica alcuni dei suoi migliori lavori, come “El ultimo recreo” con Horacio Altuna, la divertente storia ucronica “Peter Kampf lo sabia” disegnata dal grande Chaco Mandrafina, dove troviamo Goebbels convertito a capo della campagna elettorale presidenziale di John Wayne e “Custer“, una storia ambientata in un futuro in cui i suicidi sono legalizzati e un gruppo rock diviene famoso per squartare il suo cantante un po’ alla volta, show dopo show.

"el ultimo recreo" di Trillo-Altuna
“el ultimo recreo” di Trillo-Altuna

            La rodata coppia Munoz-Sampayo crea il famoso, anche in Italia, Alack Sinner, un ex poliziotto convertito in detective privato dopo aver vissuto una terribile esperienza personale, e che riprende l’esperienza del precedente Precinto 56. Emerge soprattutto il forte legame di Sampayo con il cinema nero, che influenza sia i dialoghi che la messa in scena. Una delle migliori storie pubblicate dal duo su Fierro è, però, Sudor Sudaca, una serie che, in sette episodi autoconclusivi, esplora temi scottanti come il patriottismo e le divisioni interne prodotte dai governi militari.

            Sampayo, unitamente al leggendario Solano Lopez, crea Evaristo, pubblicato per la prima volta in versione integrale qualche mese fa dalla Cosmo Edizioni, un arco di storie ispirate alla figura di un commissario realmente esistito, in cui vengono raccontati in brevi ma intense storie, episodi fondamentali della storia argentina degli anni cinquanta e sessanta, dal colpo di stato del 1955 alla repressione successiva, al culto del coraggio di Borges, fino alla controversa storia del ritorno in Europa di nazisti fuggitivi.

Evaristo di Sampayo-Solano Lopez
sperman_Fontanarrosa
el suenero di sasturian-breccia

            Fontanarrosa, continua, facendo da contraltare alle storie “serie” degli autori di cui sopra, a proporre storie di stile classico e di linea semplice, senza però tralasciare argomenti più seri come ad esempio nella serie “Justos por Pecadores“, creando serie divertentissime come le false cronache di “Semblanza Deportivas” o le avventure di “Sperman“, il maggiore “inseminatore” del mondo libero.

            Sasturian, il “dueno” della rivista, pubblicò molte opere, non tutte di grande livello. Tra le più importanti ricordiamo Metrocarguero e “El Suenero” su disegni del grande Enrique Breccia, e Ficcionario e Time Out su disegni eccezionali di Horacio Altuna.

            Un ruolo importante ebbe anche Ricardo Barreiro di cui in Italia sono state pubblicate anche ultimamente alcune serie tra cui Ciudad o “El Ministerio“.

            Alcuni autori rimasero fuori dal “giro” di Fierro, come accennato, ma continuarono a pubblicare per la “concorrenza”, Ray Collins per la Editorial Record si fece carico di quattro personaggi di Robin Wood, dando loro un tocco personale (tra questi Dennis Martin e Jackaroe), mentre Wood si concentra sulla serie Savarese, di recente ristampa per Aura Editoriale in Italia, nonché sulle nuove trame di Mojado e Dago.

            Mojado, disegnato da Carlos Vogt, racconta il pellegrinaggio di un bambino messicano a seguito di un terremoto che finisce per distrugge il suo villaggio e annientare tutta la sua famiglia, mostrando le umiliazioni a cui lo sottomettono alcune figure di potere, e il tentativo del ragazzo di reagire ai soprusi.

            Dago, un vero e proprio capolavoro più volte edito in Italia, su disegni del grande Alberto Salinas, racconta la storia di Cesare Renzi, un nobile veneziano tradito dal suo migliore amico e convertito in schiavo dai turchi, e della sua vita, in un mondo implacabile e crudele, in cui i deboli sono trattati in modo terribile, seguendo la linea già intravista in opere come Nippur e Jackaroe.

            Tra gli altri autori da ricordare, Armando Fernandez di cui si ricordano soprattutto “El Sobreviviente” con disegni di Lucho Olivera, e Shane, la storia di un detective newyorkino che ricorda i migliori character del cinema nero nordamericano degli anni quaranta e cinquanta.

            Jose Luis Arevalo, scrisse alcune intense serie introspettive basate sulla vita di gente comune come “Gente de Blanco“, che raccontano con realismo e pietà le cose della vita quotidiana, il bene e il male dell’esistenza umana in un tono intimista, non tralasciando però anche la narrazione dell’incanto delle piccole cose, questa magia che non sempre si comprende, come gustare un bicchiere di vino con un amico o camminare a mezzanotte.

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LAS HISTORIETAS SOBREVIVIENTES: DA FINE ANNI OTTANTA AD OGGI.

            Fierro rappresenta probabilmente l’ultima grande rivista di fumetti in grado di reggere il mercato e la diffusione, nonostante limiti e scelte magari opinabili. Le riveste che verranno dopo la sua chiusura cercheranno comunque di rinverdire i fasti dei decenni precedenti, ma come accadrà anche in alte parti del mondo, purtroppo, il fumetto dovrà fare i conti con la diffusione dapprima della televisione e poi successivamente dei media e della tecnologia, e si riveleranno esperienze poco continuative, tanto che alcune riviste avranno la durata effimera di appena uno o due numeri.

            Nel 1989, si inizia a pubblicare Comic Magazine, la prima rivista professionale specializzata in historietas che però avrà una vita editoriale difficile e apparirà nelle edicole in modo irregolare.

            Inoltre, per via del cambio favorevole del dollaro, iniziano ad arrivare anche in Argentina le storie dei supereroi americani, destinate a dare un’altra spallata alle storie autoctone.

            Nel 1992 le Ediciones de la Urraca, chiusa l’esperienza di Fierro con il numero 100, lanciano la rivista Cazador che non avrà grande successo, mentre maggiore successo avrà El lapiz Japones pubblicazione indipendente coordinata da Diego Bianki e Sergio Langer.

cazador
cazador

            Sempre nel 1992, Columba, approfittando dello spazio lasciato vuoto da Fierro cerca di rilanciare le sue riviste assoldando due ottimi sceneggiatori, Eduardo Mazzitelli e Gustavo Shrimp. Mazzitelli aveva iniziato la sua carriera proprio con Columba negli anni settanta, scrivendo storie poliziesche. Dopo poco passò all’Editorial Record, per poi ritornare proprio a Columba negli anni novanta, per le cui riviste creerà, L’Era del Nigromante, disegnata da Enrique Villagran, una serie in quattro capitoli su un soldato resuscitato mille anni dopo la sua morte e costretto ad affrontare un abisso di dolore e orrore, dove tutto è il contrario di tutto e che sembra uscito direttamente dall’Inferno dantesco.

            Schimpp, più giovane di una decina di anni di Mazzitelli, vince un concorso per sceneggiatori nel 1988, inizia a lavorare per Columba, per poi, come Mazzitelli, scontento, passare alla Record e poi ritornare nel 1993 alla casa madre, proseguendo il lavoro di Wood e successivamente di Ferrari e Amezaga, su Nippur, scrivendo parallelamente sceneggiature per storie originali che però non avranno grande successo.

            Alla Columba ritorna anche Walter Slavich, che produrrà tre opere importanti come Santana, Rasputin e Carlton, con disegni di Enio. Da ricordare anche le produzioni di Emilio Balcarce, che su disegni di Juan Zanotto, crea Cronicas del Apocalipse, mentre addirittura anche Trillo che tanto aveva denigrato le riviste di Columba si ritrova a produrre alcuni lavori interessanti per l’editoriale, Doppelkiller ma soprattutto Fratelli Centobuchi, storia di una disfunzionale famiglia italiana, formata da un sacerdote, un’attrice, una prostituta, un poliziotto e un mafioso.

            Barreiro, pubblica tra le altre El Ultimo Refugio, un misto di poliziesco nero e science fiction, che ricorda alcuni dei lavori di P.K. Dick. Ricordiamo anche le celebri storie pubblicate più volte in Italia di Slot-Bar,i Barbara e la Prison su disegni di Horacio Laila.

            Ritroviamo anche Ricardo Ferrari, uno dei principali referenti delle nuove leve delle historietas,  sono di questo periodo capolavori come: El esclavo rei e El Medico con disegni di Jorge Heufemann, El Alquimista e El Pugil su disegni di Lucho Oliveira tra gli altri.

            Ritroviamo anche Wood con Dracula su disegni di Alberto Salinas e Amanda con disegni di Alfredo Falugi che abbiamo conosciuto anche in Italia, nonchè Kozakovich e Connors su disegni di Luis Garcia Duran, storie in cui ritroviamo la sua capacità di sorridere di tutto, senza cedere a discorsi demagogici e morali.

            Nel 1994 inizia le sue pubblicazioni Comiqueando che verrà pubblicata fino al 2002, per poi rinascere on line e ritornare in forma grafica dal 2005 al 2012, mentre tra il 1995 al 1999 esce nelle edicole e librerie specializzate, Sueltame, che riunirà tra i collaboratori Martin Perez, Liniers, Diego Pares, Podetti e Max Cachimba.

            Nel 1996 esce l’ultimo numero di Skorpio e si chiude definitivamente un’epoca, mentre nel 2001 chiude definitivamente anche l’Editorial Columba che fino a quella data aveva in qualche modo portato avanti le pubblicazioni seppur in maniera saltuaria.

            Alcuni autori consacrati come Enrique Breccia e Eduardo Risso volano negli USA e in Europa. Breccia lavora principalmente su storie di Batman e Swamp Thing, mentre Risso crea insieme a , quel capolavoro riconosciuto che è 100 Bullets.

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            In Argentina la rivista Hacha cerca di tenere in vita la historieta nel 1996 ma vengono pubblicati solo cinque numeri con un effimero ritorno nel 2001, con quattro speciali.

            Bastion Comix e Puno Fuerte furono altri due effimeri tentativi, mentre nel 2009 Comic.ar, iniziò le sue pubblicazioni in formato tabloid. L’ultimo numero della rivista apparve nel 2012.

            Al momento l’unica rivista esistente sul mercato è Fierro (Segunda Epoca), che apparve nel 2006, ancora una volta diretta da Sasturian.

            Quel che sorprende di più è che la historieta argentina reale, vive soprattutto fuori dell’Argentina. Robin Wood iniziò infatti, una collaborazione diretta con Eura Editoriale (ora Aura) prima di fondare una propria rivista in Spagna, Mark 2000, e lo stesso varrà anche per Armando Fernandez e Ray Collins, Ricardo Ferrari e Gustavo Amezaga.

            Grazie all’opera di alcune piccole case editrici tra cui la Doedytores di cui abbiamo parlato nel corso degli speciali sull’Eternauta, molte opere di artisti argentini della nuova generazione hanno iniziato il loro viaggio di ritorno verso casa.

            Ed eccoci alla fine del viaggio, ammetto che soprattutto questa ultima tappa è stata più un’estenuante corsa che un passegiata contemplativa, ma spero di avervi incuriosito. Molto resta di non raccontato in questa breve storia delle Historietas, ma chissà che qualcuno di voi non abbia la voglia di leggere qualche storia che mi è sfuggita e di realizzarne una bella recensione.

            Se siete curiosi e leggete lo spagnolo, ma anche se volete impararlo, ci sono tre siti da cui potrete scaricare gratuitamente in formato pdf molte delle riviste storiche:

Woodiana (incentrato principalmente sull’opera di Robin Wood) http://woodiana.blogspot.com/

Ahira (Archivo Historico de Rivistas Argentinas)  https://ahira.com.ar/

Fierro  https://revistafierro.com.ar/

Fierro II Serie https://archive.org/details/fierro-ii-010-agosto-2007

Ediciones de la Urraca https://www.whakoom.com/publisher/128/ediciones_de_la_urraca

FINE

batman di enrique breccia
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La seconda parte di questo articolo è stata pubblicata il 9 giugno

La prima parte di questo articolo è stata pubblicata il 25 maggio


Damiano Gallinaro Breve biografia

Antropologo è socio e ricercatore per l’Associazione Nazionale Professionale Italiana Antropologi (ANPIA). Nel 1996 si laurea in Giurisprudenza e  nel 2004 in Teorie e Pratiche dell’Antropologia. Nel 2011, dopo un percorso di ricerca di tre anni ottiene un PhD in Etnologia e Etnoantropologia presso l’Università “La Sapienza” di Roma. Da sempre appassionato di fumetti ha collaborato alla rivista Glamazonia e nelle sue pause dal lavoro di ricerca antropologica si diletta nello scrivere storie che spera un giorno possano diventare fumetti. E’ sempre più convinto che da grandi poteri nascano grandi responsabilità.

Sotto trovate il link per accedere la suo nuovo sito

https://www.damianogallinaro.it/

NOTE EXTRA

Gli articoli precedenti dello stesso autore, del 2022:

6 aprile 2022

Articolo del 22 marzo 2022 di DAMIANO

8 marzo 2022

22 febbraio 2022

8 febbraio 2022

25 gennaio 2022


Articoli del 2021

UNIVERSO ETERNAUTA

L’Eternauta si può considerare una delle maggiori opere di letteratura disegnata di tutti i tempi, questo per una serie di motivi. Prima di tutto lo stretto legame della storia di Juan Salvo con la storia personale di Hector German Oesterheld e della sua famiglia, il dramma dei desaparecidos, e della nuova Argentina che sarebbe nata da quel terribile periodo storico.
In seconda battuta per il valore universale che la storia ha rappresentato e ancora rappresenta, come racconto della lotta degli oppressi contro gli oppressori, lotta che non sempre purtroppo porta alla vittoria finale e alla redenzione.

Ma l’Eternauta non è solo la prima opera di Oesterheld e Solano Lopez, è molto di più, è un romanzo incompiuto, una seconda parte scritta a pochi mesi dalla scomparsa di Oesterheld, il tentativo di Ongaro di continuare l’opera del grande scrittore argentino, fino alle ultime storie di Matzegui, Pol e Solano Lopez che disegnano un intero Universo Eternauta, spesso difficile da seguire anche nella stessa storia editoriale.

In tre appuntamenti cercherò di ricostruire la storia editoriale e umana dell’Universo Eternauta, cercando anche di rilevare quali sono le differenze tra le varie incarnazioni di Juan Salvo e come la figura dello stesso e dei suoi comprimari cambia nel corso degli anni al cambiare degli autori e dell’epoca di riferimento.
D. Gallinaro

Per rileggere le quattro parti di questo approfondimento critico dedicato all’universo de “L’eternauta” basta cliccare sopra le immagini di seguito:

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