TEMPOSLITTA: Da “2001 Odissea nello Spazio” a Angelo Torres, L’Ultimo artista EC Comics

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Nuovo appuntamento con Dario Janese, storico e super esperto di fumetti USA, con un nuovo articolo dedicato a ricorrenze (temposlitta) di maggio e di giugno.

Di Dario, che è anche un collezionista, a metà gennaio e a metà febbraio abbiamo pubblicato due articoli su suoi recuperi della Golden Age e dell’età Pulp del fumetto. Materiale bellissimo.Mentre a marzo ci aveva guidato alla scoperta (per alcuni) alla riscoperta (per altri) dei prototipi di alcuni personaggi Marvel, a cominciare da Victor Avery, Mister Hyde dell’età atomica, prototipo di HULK.

Scusandomi con lui perché sono stato preso, oltre che da tanti impegni, anche da qualche problemino di salute e non ho potuto dargli tanto spazio, Continuiamo ad essere felici e grati di averlo ‘a bordo’, tutte le volte che è possibile.

mario benenati,
Responsabile del sito Fumettomania Magazine on line

P.S:: In coda a questo articolo, ci sono i link dei precedenti articoli di Dario, relativi ai seguenti autori della Golden Age :
su PAUL S. NEWMAN un nome di cui si parla poco, probabilmente il fumettista più prolifico di sempre,
su Leon Lazarus, uno dei più prolifici ghost artist del periodo tra 1947 e 1965;
su Margaret BRUNDAGE , la più grande artista donna dell’età del pulp;
su Leopoldo Raul Morey, il cui tratto pittorico, nitido e classico, dalle soluzioni surreali sino al grottesco è inconfondibile tra le riviste degli anni ’30 e ’40 (del secolo scorso);
su Virgil Warden Finaly, autore che è considerato il più grande tra tutti quelli dei giganti dell’arte dell’età del pulp;
su FRANK R. PAUL il primo dei titani dell’età del pulp;
ed infine su ALEX SCHOMBURG che è stato per il Fumetto quel che Norman Rockwell fu per il “Saturday Evening Post”.


di Dario Janese

2001 ODISSEA NELLO SPAZIO , volume di Jack Kirby del 1977

2001 ODISSEA NELLO SPAZIO – Corno – Giugno 1977

Per una volta, un headline rispecchia la realtà: questo è davvero “il” capolavoro di Jack Kirby. Slegato dalla necessità di testi che qui sono un dettaglio e che ricalcano linee-guida stabilite, il Re offre un fuoco di fila di immagini grandiose e pirotecniche che esaltano il romanzo di A.C. Clarke come forse neanche il film di Kubrick aveva fatto. Un festival dell’immaginario cosmico che è il coronamento di una carriera al servizio del sense of wonder.

L’anno successivo verrà il ricongiungimento con Stan Lee sulla graphic SILVER SURFER, atto d’amore finale per il dramma su scala universale. Excelsior.


PATSY WALKER 01

GIUGNO 1945: PATSY WALKER

Il romance può essere il sottogenere più snobbato del fumetto, ma Patsy Walker è stato a lungo un fenomeno di massa. Nata nel tardo 1944 sulle pagine di MISS AMERICA, ha avuto 80 anni fa la sua serie solista, di grande e duraturo successo, ininterrotta per ben 20 anni – il record assoluto che attraversa i tre periodi Timely, Atlas e Marvel – e contende al 69 di JOURNEY INTO MYSTERY il primato del nuovo marchio Marvel Comics in copertina.

Per 124 numeri (nelle immagini il recupero di oggi, il suo quintultimo albo, n.120 dell’Aprile 1965) le sue avventure leggere con l’amica Hedy Wolfe hanno coinvolto il grande pubblico, non solo femminile, tanto da venir recuperata ancora 11 anni dopo la chiusura, nel 1976, in veste supereroica come subentro della Donna-Gatto, passata nella veste di Tigra, col nome di Hellcat nelle fila dei Vendicatori.


la vignetta in basso a destra di Amazing Spiderman #15

GIUGNO 1965: MARY JANE, O QUASI

60 anni fa aveva luogo il secondo capitolo del lungo debutto di Mary Jane Watson, annunciato da Zia May sin dal numero 15 di Amazing Spiderman, e “filtrato” da Steve Ditko – che era contrario e ostile a dare più spazio al tema romantico nella serie, uno dei punti contrasto con Lee che un anno dopo sarebbero sfociati nella rottura e nell’abbandono – presentando sul 25 la nuova stella solo a volto coperto. Con l’ingresso di Romita, dal n.42 l’esordio pieno di MJ sarà una delle prime pietre miliari di una nuova epoca.


HANK KETCHAM e DENNIS THE MENACE

FIRME D’AUTORE

Quella di HANK KETCHAM su questa pagina del suo celeberrimo DENNIS THE MENACE è una storia americana dell’Età Dorata. Nato a Seattle nel 1920, si innamorò del disegno a 6 anni, e a 18 si mise a fare autostop sino a Los Angeles, dove appena visyti i suoi lavori i Disney Studios lo assunsero come assistente all’animazione. Lavorò su “Pinocchio”, “Fantasia” e “Bambi”.

Durante la guerra fu fotografo riservista per la Marina, disegnando per l’Esercito un personaggio, Mr.Hook, che ottenne 4 cartoon dagli studi di Walter Lantz. Nel 1951 si costruì da solo una casa di legno a Carmel Woods, California, e subito dopo che suo figlio Dennis ebbe devastato la camera da letto, iniziò la strip che per 43 anni lo ha reso famoso in tutto il mondo, approdando anche al grande schermo. Il vero Dennis sopravvisse al Vietnam con forti conseguenze psicologiche, e ignorò per buona parte della sua vita il padre, cui non aveva perdonato il divorzio dalla madre Alice, morta di overdose nel 1959, e l’immediato matrimonio con un’altra donna e il trasferimento a Ginevra. Nel 1994 Ketcham lasciò i fumetti per la pittura, e il mondo nel 2001.


immagine dalla copertina di  ASM 144

MAGGIO 1975 : GWEN PARTE SECONDA

50 anni fa si inaugurava una trale più controverse stagioni della Marvel: quella dei Cloni. Se in Italia Corno avesse avuto la grazia di tradurre come si doveva il titolo di AMAZING SPIDERMAN 144, “The Delusion Conspiracy”, la già discutibile idea di Gerry Conway di iniettare un virus portatore di caos duplicando la defunta Gwen Stacy, forse, avrebbe messo i lettori sull’avviso, limitando i danni.

Come tutti sapranno, l’apparente ritorno di una Gwen confusa e ignara del suo status trapassato nascondeva la conorta trama di vendetta del professor Warren, che, insanamente innamorato della sua allieva, aveva perfezionato una tecnica di coltura genetica creando repliche delle persone da loro campioni di genoma, assumendo l’identità dello Sciacallo per perseguitare le due identità di Peter. Poi, forse rendendosi conto del potenziale entropico del concetto, Conway stesso cercò di chiudere la pratica nel numero 150, dimostrando l’effettiva identità del Nostro e chiarendo che a morire era stato il suo clone sfornato da Warren. Mentre la povera Gwen II, defilandosi dalle scene, si avviava verso un futuro di riprese e revisioni che non auguriamo a nessuno, con l’apice funesto della seconda Clone saga degli anni ’90, che provocherà una caduta di vendite senza precedenti per il Ragno, poi restaurate solo nei primi anni del nuovo secolo.


KENT BLAKE OF THE SECRET SERVICE

KENT BLAKE OF THE SECRET SERVICE

KENT BLAKE OF THE SECRET SERVICE nel Maggio del 1951 è stato la prima superspia della futura Marvel ad avere un suo titolo: ex poliziotto, fuggito dai campi di prigionia durante la Guerra e assunto nei Servizi Segreti, è stato creato dal secondo scrittore di Casa, Hank Chapman, e dall’allora pieno disegnatore Joe Sinnott.

Ma dal suo varo sino ala chiusura nel 1953 avrà le cure dei nomi top di quegli anni: Sol Brodsky, Syd Shores e Allen Bellman.
L’albo di oggi è autografato da Bellman, uno dei primi artisti su CAPTAIN AMERICA COMICS ma anche su HUMAN TORCH, YOUNG ALLIES e MARVEL MYSTERY COMICS.


journey into mystery 84

SILVER AGE : JOURNEY INTO MYSTERY 84

Il secondo numero assoluto della saga del Dio del Tuono, che nella tarda estate del 1962 ci presenta la bella e devota infermiera del dottor Don Blake, Jane Foster, nel tessuto di una tipica storia anticomunista su trama di Stan Lee e sceneggiatura appaltata al fratello Larry Lieber, in cui un perfido guerrigliero che pare la parodia di Che Guevara prende in ostaggio il nostro medico volontario in un villaggio in zona di guerra in Centramerica, e si trova di fronte il suo alter ego scandinavo. In fuga col frutto delle sue ruberie, verrà fucilato sul posto dai suoi stessi sottoposti. Copertina di Kirby e Sinnott, di fattura molto migliore degli interni chinati da Ayers.


marvel tales annual 2_cover

MAGGIO 1965: MARVEL TALES ANNUAL 2

60 anni fa Stan Lee, visto il successo della prima, storica raccolta di ristampe dei primi e già esauriti numeri delle varie serie, per cui aveva ripreso il titolo del 1939 MARVEL TALES, iterò l’iniziativa con un secondo Annual: questa volta ad essere riediti erano gli esordi di Vendicatori e X-Men e la storia delle origini del Dottor Strange, oltre alla terza storia di Hulk, dove dopo aver resettato la Torcia Umana e riportato Namor dalla Golden Age, riprende con Ringmaster la figura di un antico villain di Capitan America. Anche questo volume andrà a ruba, convincendo la redazione che era plausibile e proficuo il lancio di serie fatte di sole ristampe, che inizieranno infatti dal 1966.


BN 1 (Sir Percy)- THE BLACK KNIGHT 1

MAGGIO 1955: IL CAVALIERE NERO

70 anni fa grazie a Stan Lee e al grande e sfortunato Joe Maneely debuttava l’identità guerriera di Sir Percival di Scandia, eletto da Merlino a massimo difensore della Tavola Rotonda del Re Artù del VI secolo d.C. Fingendosi un fatuo e pavido poeta e cantore di corte, Percy ricorre alle sembianze del Cavaliere Nero per opporsi al perfido Mordred e alla maga Morgana Le Fay, brandendo la spada incantata di colore nero Ebony (“Ebano”).
Il personaggio sarà poi recuperato da Lee nella nuova Marvel, prima come villain – Nathan Garrett, ferito a morte in uno scontro con Iron Man – e poi di nuovo come eroe con Dane Whitman, nipote di Garrett e discendente di Sir Percy, che diventerà un membro di spicco dei Vendicatori.


Avengers 16

MAGGIO 1965: IL NUOVO ORDINE

60 anni fa Stan Lee lanciava il primo caso di reset integrale di una serie, cancellando la formazione originale dei Vendicatori. L’idea della continuity rendeva impegnativo coordinare le vicende dei solisti e del gruppo, e TALES TO ASTONISH non andava molto bene, oltre al sovraccarico di lavoro per Kirby.

Perciò Cap, rilanciato e promosso come coinquilino di TALES OF SUSPENSE con brevi storie ambientate durante la Guerra, rimase a guida della banda, i cui nuovi componenti erano criminali riformati: gli ex-terroristi mutanti Scarlet e Quicksilver, e il ribaldo vigilante Hawkeye, nel suo primo periodo fuorviata dalla passione per la spia Natasha Romanova (dateje torto). Hank e Jan si ritirarono dall’attività per un anno sabbatico, lasciando ASTONISH a Sub-Mariner in coabitazione con Hulk, e la grafica passò a Don Heck, artista sovente discusso ma uno dei pilastri storici della nuova Marvel.

La testata, in realtà, zoppicherà a lungo, con poche puntate memorabili (la saga nel futuro di Kang, il primo scontro con Doom a Latveria, l’esordio del Cavaliere Nero), ma l’interazione e lo sviluppo psicologico via via si faranno preponderanti, preparando il terreno alla gestione Thomas/Buscema.


L’ANNO CRUCIALE

Il 1958 fu l’anno cruciale per la trasformazione della Atlas nella futura Marvel: a causa di una dissennata operazione distributiva dell’editore Martin Goodman, la Casa si vide limitata da un contratto-capestro con DC a pochissime uscite mensili. Questo portò alla chiusura di quasi tutti gli altri titoli, e la produzione si strinse intorno al genere sci-fi/fantasy, capeggiato da STRANGE TALES e JOURNEY INTO MYSTERY. ADVENTURE INTO MYSTERY, qui con il suo primo numero uscito nel 1956, fu una delle vittime, malgrado un’alta media qualitativa e un cast dove figuravano

Bill Everett, Ross Andru, Joe Maneely, Don Heck, Al Williamson, Carl Burgos, Sol Brodsky, George Roussos, Paul Reinman, Jim Mooney, Bob Powell, Manny Stallman, Kurt Schaffenberger, Christopher Rule.
Se la testata fosse sopravvissuta, nel 1961-63 avrebbe sicuramente visto il debutto di una delle nuove serie supereroiche, come capitò alle debuttanti TALES TO ASTONISH e TALES OF SUSPENSE con Ant-Man e con Iron Man, e con la scafata JOURNEY INTO MYSTERY con Thor.


giant sze Spider-Man 4 - 1975

APRILE 1975: FIRST KILL

50 anni fa usciva il quarto GIANT-SIZE SPIDERMAN, in cui si introduceva il personaggio di Moses Magnum, futuro avversario degli X-Men di Claremont, ma soprattutto in cui l’ancora anonimo giustiziere in nero chiamato solo “Punitore”, dopo un anno e due mesi e qui al terzo incrocio con Spidey, per la prima volta arrivava a freddare un nemico. Sino ad allora aveva sparacchiato in giro senza mai ammazzare nessuno, inclusa la gang terroristica di Tarantula, uscitane indenne. La storia firmata da Conway e Andru si segnalava per situazioni di particolare crudezza per quei tempi (da noi su UR Corno 173).


APRILE 1932: L’ULTIMO ARTISTA EC COMICS

Il 14 Aprile del 1932 nasce Angelo Torres, oggi 93enne, l’ultimo artista vivente della EC Comics e tra le firme stabili della rivista satirica MAD (già casa di Al Jafee, che ci ha lasciato a 102 anni, Mort Drucker a 91, e di Sergio Aragones, ancora attivo a 88: la satira allunga la vita a chi la fa). Gli rendiamo omaggio con la sua prima storia solista, cui fu inibita la pubblicazione dal Comics Code su “Incredible Science Fiction” 33 nel 1956, per vedere poi la luce ben 15 anni dopo, nel 1971.


GOLDEN AGE: SPY SMASHER

Oggi nessuno lo ricorderà, ma Alan Armstrong, nei primi anni ’40, è stato uno dei più popolari supereroi d’America. Nato nel secondo numero della leggendaria testata WHIZ COMICS, anno 1940, dove debuttava anche il Capitan Marvel di Bill Parker e C.C. Beck… e figlio degli stessi padri.

La Fawcett Comics dei ’40 fu una potenza che eclissava la stessa DC di Superman e Batman: verrà oscurata dalla storiografia di parte, scritta dalle case dei vincitori (Fawcett fu abbattuta da DC con una scandalosa sentenza di plagio di Superman per Capitan Marvel nel 1952), ma per tutto il decennio dell’Età Dorata le sue collane furono ai vertici delle vendite.

Molto simile al Blue Beetle della Fox, come il nome annuncia nasceva come specialista in lotta ai nemici interni della democrazia, sia tedeschi che russi e orientali. Arrivò anche ad avere un suo serial su video, ma la fine della Guerra presto lo privò del lavoro e del pubblico. Ma negli anni ’90 DC lo riporterà, dopo aver fatto parte dello Squadron of Justice, su THE POWER OF SHAZAM come protagonista di avventure in flashback, in modo simile a quelle del Cap di TALES OF SUSPENSE nei ’60.


DANIEL BOONE

GOLDEN AGE : DANIEL BOONE

Daniel Boone è uno dei nomi di punta della leggenda del West: la copertina (firmata dal dinamico duo Dick Dillin/Chuck Cuidera) del raro primo numero di EXPLOITS OF DANIEL BOONE, della gloriosa Quality Comics nel 1955, lo antepone addirittura a Kit Carson e a Davy Crockett. La serie fu affidata a Joe Millard, ghost writer per will Eisner su molte storie di THE SPIRIT e scrittore su PLASTIC MAN, MANHUNTER e KID ETERNITY, nonchè apprezzata firma nella fantascienza (“The Gods Hate Kansas” passò anche al cinema e uscì su URANIA nei ’60) e adattatore del classico “Il Buono, il Brutto e il Cattivo”.

La grafica fu suddivisa tra Sam Citron, ghost artist per Joe Shuster sul SUPERMAN degli anni ’40 e futura firma su EERIE, CREEPY e TWILIGHT ZONE, e John Forte, artista sulle serie interne della Legion of Super-Heroes e Tales of Bizarro World


GOLDEN AGE: HIGH NOON

TEX RITTER è stato un popolarissimo attore e cantante western della fase aurea di questo genere in America. Nel 1950 Fawcett gli dedicò una sua serie a fumetti, durata sino alla chiusura della casa nel 1953 (20 numeri). Lo stesso anno Tex vinse l’Oscar alla colonna sonora con la canzone The Ballad of High Noon, tema portante del celeberrimo film “Mezzogiorno di Fuoco”.

Charlton rilevò il titolo nel 1954 e proseguì la numerazione col 21, affidandolo al super-team di allora di Joe Gill, Dick Giordano e Vince Alascia. Nel cast anche lo specialista di western Stan Campbell e Carl Pfeuer, uno dei primi artisti sul Sub-Mariner di Bill Everett e firma di lungo corso sulla serie della superstar Tom Mix. La testata chiuderà nel Maggio del 1959.

Tex è apparso su almeno un albo italiano: un posto tra gli Illuminati a chi ci dice dove.


BIOGRAFIA DELL’AUTORE

Dario Janese, torinese, 1964, sociologo e storico americanista, dall’infanzia cultore del Fantastico in tutte le sue forme espressive. Scrittore, saggista e curatore di laboratori letterari e di informazione civile, ha tenuto cicli di divulgazione dell’opera di Lovecraft, Ballard e Pasolini e di lettura storica delle Scritture. Per vari anni ha condotto un blog (Lone Ranger) di storia critica del fumetto e vari gruppi Facebook sulle espressioni del Fantastico nella cultura popolare.


NOTE EXTRA

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26-07-24

11-07-24


Nell’archivio di questo sito potrete trovare:

La prima stagione di Lone Ranger (articoli di approfondimenti scritti da Dario), cliccando la sottostate pagina del web magazine:

mentre la seconda stagione la potete rileggere cliccando la sottostante pagina del web magazine:


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