A distanza di pochi giorni dall’8 agosto, ecco il secondo comics tribute dedicato al compleanno di Spiderman. Questo articolo, uno dei pochi non scritto da Carlo Scaringi, è stato pubblicato originariariamente, il 30 aprile 2010, il giorno in cui si celebravano i 40 anni dei fumetti Marvel in Italia, ed è stato poi leggermente modificato per la rivista Fumettomania n. 19 (anno 2010) e per questo speciale.
M.B. (12-08-2016)
1970-2010: Uomo Ragno e Soci, da 40 anni a spasso per l’Italia
di Mario Benenati
(riproposta. prima pubblicazione 17-01-2011)
Il 30 aprile 1970 fu pubblicato il n. 1 dell’Uomo Ragno dagli intraprendenti Luciano Secchi (Max Bunker), e Andrea Corno.
Da quel momento Spiderman e tutti gli eroi in calzamaglia della Marvel Comics imperversano in lungo ed in largo per le edicole e, da un ventina di anni, nelle fumetterie italiane.
In questi quarant’anni sono state pubblicate in Italia migliaia e migliaia di tavole a fumetti della Marvel (oltre 1500 albi, solo quelli dell’Editorie Corno), anche se con alterne vicende di vendita e di popolarità.
L’Ed. Corno fece conoscere agli adolescenti degli anni ’70 il variegato “universo” Marvel, popolato da uomini e donne normali che acquisivano poteri straordinari, vestivano con calzamaglie aderenti e colorate, e compivano imprese fuori dalla portata dell’uomo comune (era l’Età delle Meraviglie, come l’ha chiamata Alex Ross nel capolavoro MARVELS del 2004).
Nell’universo fantastico creato da Stan Lee, Jack Kirby, Steve Ditko e tanti altri autori oramai entrati nella storia del fumetto americano e mondiale, i supereroi e i supercriminali si sono moltiplicati a vista d’occhio e noi lettori italiani, così come quelli statunitensi, siamo rimasti rapiti dalle loro gesta e dalle loro battaglie.
Ma “l’Età delle Meraviglie”, a poco a poco cedette il passo ad eventi reali ed attuali (nell’ambito degli anni ’70 ed ’80), come la guerra del Vietnam, le rivolte giovanili, l’uso delle droghe, lo scandalo Watergate, ed altri eventi ancora, che ci passarono sotto gli occhi attraverso le storie dei supereroi Marvel e influenzarono un’intera generazione fino agli anni ’80.
Dopo un decennio (1970-1979), di assoluto dominio del mercato fumettistico italiano, i fumetti Marvel e l’Editoriale Corno, dal 1981 fino al 1983, entrarono in crisi a causa del cambio generazionale, dell’arrivo dei cartoon giapponesi (gli anime), dei primi videogiochi, di un diverso approccio dell’immaginario giovanile, e dei tanti programmi TV per ragazzi. Tutto ciò determinò una forte diminuzione delle vendite e la chiusura di tutte le testate dedicate alla Marvel.
Nel 1987 però la passione di un gruppo di giovani capeggiato da Marco Marcello Lupoi, che avevano fatto del fumetto Marvel oggetto di discussioni incessante sulle varie fanzine, e che intravedevano probabilmente anche una fonte di lavoro, invogliò prima un piccolo editore chiamato Labor e dopo circa un anno un’altro piccolo editore (a suo tempo) di Perugia, la STAR COMICS, a ributtarsi nella mischia.
Grazie a Sergio Cavallerin, a Giovanni Bovini, ed in particolare a Lupoi, “L’Uomo Ragno” tornò nelle edicole e nelle case dei ragazzi italiani, che ne frattempo avevano avuto altre esperienze, altre letture, tra cui i fumetti francesi, da Metal Hurlant alla “linea chiara”, il fumetto d’Autore italiano (Orient Express, ed altre riviste dell’epoca) e Ken Parker, un “western” fuori dagli schemi sia bonelliani, sia del fumetto seriale.
Insieme alla Star Comics, altre case editrici quali Comic Art, Play Press e Max Bunker Press, per alcuni anni pubblicarono in maniera spropositata quasi tutta la produzione Marvel, fino a quando tutte le serie della Marvel furono riunite nel 1994 nelle mani di un solo editore, chiamato Marvel Italia, poi diventata Panini comics, con a capo sempre Marco M. Lupoi. Il resto è storia.
Piccolo approfondimento
La mia avventura con il fumetto Marvel è iniziata nell’aprile del 1977, con il n.181 di l’Uomo Ragno “Il grande ritorno di Mysterio”, recuperando poi il 60% della produzione della Corno, e seguo da 32 anni le collane dei supereroi nelle loro svariate vicissitudini editoriali, ed ho acquisito, in tutti questi anni, una conoscenza dell’universo marvelliano, delle storie pubblicate e degli autori, molto vasta e piena di dettagli.
La forza del fumetto Marvel, oltre la famosissima frase di Stan Lee, “supereroi con superproblemi”, è la capacità di modificarsi, adattarsi, riciclarsi. Ciò è stato possibile grazie a tanti autori, da quelli degli anni ’80, in particolare John Byrne e Frank Miller, alla nuova generazione di autori (che ha stretto l’occhio al cinema ed ai videogames) degli anni ’90 (Todd McFfarlane e Rob Liefeld, due a caso) e ai capo-redattori che si sono succeduti in casa Marvel (ricordo in particolare Jim Shooter, Tom De Falco e Roy Thomìas ).
Negli ultimi dieci anni la Marvel ha tentato pure di trovare strade nuove mettendo sotto contratto registi come Kevin Smith, autori innovativi e coraggiosi come Joe Quesada, diventato capo-redattore (editor in chief) dal 2000. Così facendo, dopo una crisi di idee e di vendite molto forte, affidandosi a questi ed altri autori ed alle grandi saghe, in media una ogni anno ( per promuovere i suoi personaggi, per chiudere serie che vendono poco, per rilanciare personaggi nuovi o dimenticati), la Marvel è riuscita non solo a superare la bancarotta, ma ha dato linfa nuova ad un mercato fumettistico sempre in evoluzione, mantenendo alta l’attenzione dei lettori. Merito di questo rilancio fumettistico è stato dovuto anche ai film Spiderman, X-Men, Hulk, DareDevil, Fantastici Quattro, Iron Man, etc, che sempre dal 2000 in poi sono arrivati nella sale cinematografiche di tutto il mondo.
Mentre, in Italia, la Panini dal canto suo ha saputo proporre e promuovere il fumetto Marvel con molta intensità e professionalità, in questi ultimi quindici anni, anche se qualche errore di gestione di qualche collana e/o personaggio.
Un buon traino è stata anche la scelta della casa editrice modenese di proporre delle collane di volumi brossurati venduti con i quotidiani La Repubblica e la Gazzetta dello Sport (alcune con soli personaggi marvel, alcuni con tanti character extra marvel), che hanno strizzato l’occhio ad un pubblico più vasto di non solo lettori di fumetti.
E nel prossimo futuro?
Il recente matrimonio Disney-Marvel, sicuramente comincerà a dare i suoi frutti nei prossimi due/tre anni e noi lettori italiani saremo pronti a leggerli.
Buon compleanno Uomo Ragno e soci, un grazie a Luciano Secchi, ad Andrea Corno, a Maria Grazia Perini, a Marco M. Lupoi e a tutti quelli che hanno dato un contributo alla loro pubblicazione in Italia.
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