COMICS TRIBUTE 38 – I FANTASTICI QUATTRO

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Sono fermamente convinto che, nel 1961, l’uscita del primo numero dei Fantastici Quattro, fu un evento epocale, come ha anche scritto anche Roy Thomas in un testo che ho letto qualche anno fra nella collana Marvel collection Fantastici Quattro, della Panini Comics. Con i fantastici quattro iniziò una nuova età dei supereroi, e perchè i F4 incarnavano gli ideali di amicizia e di famiglia, erano e sono a 55 anni di distanza eroi con superproblemi, ed infine sono stati epocali perché fecero da traino per i tutti i supereoi Marvel più famosi, da Spiderman a Thor, da Capitan America agli XMen, da Devil a Hulk. Oggi, rispetto al 2011 (quando questo articolo fu scritto da Carlo e pubblicato), stiamo vivendo una nuova epoca! Nel nuovissimo universo Marvel non c’è più una collana dedicata ai Fantastici Quattro, dopo i fatti narrati in Secret Wars, vediamo solo John e Ben in altre collane, con altri gruppi supereroistici mentre Sue e Reed sono in giro per l’universo; scritta così sembra una cosa semplicistica ma avrò modo per ritornare sull’argomento in futuro.
Mario Benenati 01-08-2016

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I Fantastici 4 e i loro problemi

di Carlo Scaringi

(riproposta. prima pubblicazione 01-12-2011) Quando, tra la fine degli anni Trenta e l’inizio della guerra, sono nati, i supereroi – Superman, Capitan America, Wonder Woman e altri, nonchè, su un piano diverso, Batman – non si ponevano tanti problemi. Dovevano sconfiggere i criminali (e poi i nazisti e i giapponesi), e lo facevano col massimo impegno. Ma quando, una ventina di anni dopo, Stan Lee creò una nuova generazione di supereroi, quasi sempre in collaborazione con quel maestro del disegno che era Jack Kirby, insieme ai tanti poteri super gli diede anche una serie di problemi esistenziali e psicologici, che talora rendevano più stimolante la lettura. Voleva creare una dinastia di supereroi con superproblemi, e come abbiamo visto in mezzo secolo di avventure sempre più intrecciate e intriganti, c’è riuscito perfettamente.

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Ha cominciato nel novembre 1961 con la prima storia dei Fantastici 4, un gruppo di ardimentosi amici che sin dalle prime tavole dell’ormai mitico albo della Marvel, sono pronti per volare nello spazio, malgrado i timori per i pericolosi raggi cosmici che potrebbero bombardarli. Il quartetto è composto da uno scienziato, Reed Richards, un mago della tecnologia, da Sue Storm, sua fidanzata , e poi moglie, da suo fratello John e da Ben Grimm, pilota del razzo spaziale. Il volo è preceduto da molte perplessità, subito fugate da Sue, che invita i suoi compagni a osare se non vogliono essere battuti “da quei comunisti” che avevano già conquistato lo spazio con Gagarin pochi mesi prima. Le loro paure non erano infondate perché al ritorno scopriranno di avere strani poteri. Reed, ovvero Mister Fantastic come verrà poi chiamato, è diventato quasi di gomma e può allungarsi a piacere, Sue ha la capacità di divenire invisibile, suo fratello si trasforma in una torcia e può volare mentre Ben diventa praticamente un ammasso di roccia, quasi una Cosa dalla forza tremenda. Ormai il quartetto è invincibile e decide di mettere i suoi poteri al servizio dell’umanità nella lotta contro i criminali. La loro storia – narrata a lungo da Stan Lee e illustrata prima da Jack Kirby, poi da altri disegnatori come John Buscema, John Byrne, etc., e scritta da Roy Thomas, Tom De Falco, ecc. – è ricca di vicende straordinarie, prima fantastiche poi fantascientifiche, con avversari quasi imbattibili, fatalmente sconfitti ma poi pronti a riprendere la lotta. I loro nemici sono tanti, e molti sono impressi nella memoria dei lettori, dal Dottor Destino al Principe Namor, ovvero Sub-Mariner, sovrano degli abissi che vorrebbe conquistare Sue, da Galactus a Silver Surfer, dagli Skrull, quasi una proiezione del pericolo russo di quegli anni, al Burattinaio, dal Seminatore d’Odio all’Uomo Talpa, e via così. Nè mancano, nel corso degli anni, confronti e scontri con altri supereroi, come Spiderman, X-Men, i Vendicatori, ecc., che arricchiscono vicende già piene di tensione, di fascino e di avventura.

ct12_11_pin-up di John Byrne

In mezzo secolo di attività, il quartetto ha subito qualche modifica, sia con la scomparsa di Reed e Sue, sostituiti per un po’ da Pantera Nera e Tempesta e poi dai loro figli, Franklyn e Valeria, e quindi, pochi mesi fa, dalla morte (o solo una scomparsa temporanea?) di John la Torcia. Sono tutti eventi che confermano la problematicità di un’esistenza punteggiata da discussioni, baruffe, piccoli scontri, tanto che Reed è ogni tanto costretto a richiamarli all’ordine: “Quando non siamo impegnati contro qualcuno, rischiamo di lottare fra di noi”. Anche Ben, la Cosa, non è molto soddisfatto del suo stato, e allora sbotta: “Sono stufo di essere la vostra ruota di scorta”, dice, prima di ribadire che lui è un uomo d’azione. E visti i risultati nessuno ne dubita.

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