Proporre dei personaggi umoristici in un contesto di guerra, non è sempre facile, specialmente se questo avviene dopo la seconda guerra mondiale e all’alba della guerra in Corea. Ma Mort Walker, nato il 3 settembre 1923, ci riuscì entrando nelle case di migliaia di famiglie americane con la sua longeva striscia dedicata dell’eterno soldato Beetle Bailey, più dedito a sbucciare patate che a guerreggiare.
M.B. (15-07-2016)
3 settembre 1950: L’allegra naja di Beetle Bailey
di Carlo Scaringi
(riproposta. prima pubblicazione 03-09-2010)
La seconda guerra mondiale era finita nell’estate del 1945 con le atomiche su Hiroshima e Nagasaki, ma il mondo non avrebbe ritrovato la pace, sconquassato da una serie di conflitti – Medio Oriente, Berlino, Vietnam – apparentemente locali ma con pesanti ripercussioni sugli anni futuri in tutto il pianeta. Nel giugno del 1950, poi, iniziò la guerra di Corea, per cui paradossalmente l’unica oasi di tranquillità era Camp Swampy dove in allegra confusione vivevano Beetle Bailey e altri soldati. In questo clima era logico che la striscia ideata da Mort Walker fosse ospitata all’inizio da appena una dozzina di giornali. Ma poi il bonario umorismo con cui Mort Walker raccontava la vita di quei soldati fece breccia e la striscia conquistò lettori e simpatia. Nel periodo migliore le avventure di Beetle Bailey apparivano su circa 1500 giornali ed erano seguite da almeno 150 milioni di lettori. La striscia è ambientata in un improbabile Campo Gaudio, secondo una fortunata traduzione italiana che rende perfettamente il clima che vi regnava.
Forse l’autore aveva trasferito nelle strisce i ricordi del suo passato militare, vissuto in parte a Napoli, in un campo delle retrovie, simile a quello che avrebbe poi disegnato. Il protagonista di questa saga con le stellette è Beetle Bailey, tipico esemplare del soldato scansafatiche: il suo compito principale è di evitare qualsiasi lavoro, qualsiasi “grana” e soprattutto di sfuggire all’ira funesta del sergente Snorkel, grosso tre volte il nostro eroe, eternamente affamato e con una voce che sembra il rombo di un cannone. Snorkel è il classico sergente a vita, il soldato finito nell’esercito forse in cerca di gloria, ma che dopo anni di delusioni si vendica dei suoi fallimenti, scaricando sulle reclute tutti i complessi e le amarezze della mancata carriera.
A Campo Gaudio, ovviamente, c’è un ricco campionario del mondo militare, quasi un esempio di quanto è possibile trovare in ogni reggimento. C’è il generale Halftruck, che si potrebbe liberamente tradurre in Mezzatacca o Mezzacartuccia, sempre alle prese con i suoi inutili rapporti da spedire al Pentagono, con i quali cerca di sfuggire alla monotonia quotidiana, e soprattutto cerca di costruirsi un ruolo, dimenticando che Campo Gaudio, sperduto chissà dove, è solo un’insignificante rotella nell’ingranaggio militare. Ma ci sono soprattutto i commilitoni di Beetle Bailey: da Platone, l’intellettuale consultato esclusivamente per risolvere i cruciverba, a Killer, il seduttore, da Cosmo, il profittatore sempre pronto a commerciare, a Zero, ingenuo e tonto, vittima predestinata dei tradizionali scherzi da caserma, dal tenente Fuzz, ufficialetto di prima nomina, ingenuo e inesperto che ha avuto la sfortuna di imbattersi in un sergente vecchio e coriaceo come Snorkel, a padre Staneglass che deve prendersi cura delle anime di queste reclute lontane da casa, talora in crisi di nostalgia, ma più spesso con tanta voglia di divertirsi. E c’è soprattutto il nostro Beetle Bailey, aria svagata e berretto eternamente calato sugli occhi, nel quale Mort Walker ha versato – forse senza volerlo – un po’ del candore del nostro Marmittone e un pugno di furbizia del soldato Schweik: ha mescolato il tutto e ne è uscito Beetle, eterno soldato con poca propensione per l’arte militare, vista la frequenza con cui il bellicoso sergente lo spedisce in cucina a pelar patate, per aiutare un cuoco che lascia cadere cenere e cicche in ogni pietanza, contribuendo così a variare la monotonia del rancio, almeno sotto l’aspetto del sapore.
Per saperne di più
Nel 1950 Mort Walker – nato il 3 settembre 1923 a El Dorado nello stato americano del Kansas – ha festeggiato il suo compleanno insieme alla nascita di Beetle Bailey, apparso proprio in quei giorni su alcuni quotidiani di Hearst, grande giornalista ed editore del primo Novecento, e accanito concorrente di Pulitzer. Entrambi apprezzarono subito la novità dei comics, tanto che alla fine dell’Ottocento si combatterono anche con i fumetti, con Yellow Kid, i Katzenjammer Kids, Happy Hooligan, Buster Brown e altri personaggi che hanno fatto la storia del fumetto. Oltre al lunghissimo ciclo di Beetle Bailey, Mort (abbreviazione di Mortimer) Walker ha realizzato altre strisce, per esempio quella di Hi and Lois (Pippo e Lalla in italiano), storielle di vita matrimoniale di una coppia e i loro quattro figli, disegnate da Dik Browne, e altre firmate col suo secondo nome, Addison.
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