Come partecipare al progetto “4/3/1943: Lucio Dalla, l’Artista”

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Lo scorso 4 marzo abbiamo annunciato il terzo nuovo progetto di quest’anno di Fumettomania Factory – APS, dedicato a Lucio Dalla!

Nell’anniversario degli 80 anni dalla sua nascita, noi di Fumettomania vogliamo ricordare e celebrare Dalla con un progetto al quale potranno partecipare tutti gli artisti e i giornalisti, con cui siamo in contatto, realizzando illustrazioni, fumetti brevi (4 pagine al massimo), articoli ed approfondimenti sulle sue canzoni e sull’autore.

Le opere che arriveranno entro fine settembre 2023 diventeranno una mostra espositiva che, per la prima volta proporremo nell’autunno del 2023 nella città di Messina, in collaborazione con Officina del Sole ed altri amici messinesi.

Ecco la versione inglese dell’articolo introduttivo di Fabrizio Scibilia, giornalista, autori di testi per il teatro e già direttore di testate giornalistiche nel ventennio scorso, e le informazioni tecniche per partecipare al progetto.

Mario Benenati,
ideatore dei progetti culturali di “Fumettomania Factory- APS”

The Artist

The right definition for Lucio Dalla is “the artist” and the use of the definite article is meant to highlight the universally acclaimed skills of this songwriter.

He was a poet, a visionary author of meaningful verses as well as a composer and a multi-instrumentalist musician with a preference for clarinet. He was the first in Italy to mix, in an extremely innovative way, music genres like jazz, stomp, and soul with traditional rhythms livened up by folk melodies. This intellectual dreamer was not afraid of being influenced by Roberto Roversi, a member of the “committed” Italian intelligentsia, while remaining a sincere spokesman of the lower classes of a suffering Italy. He was a humble genius, a friend for his fellows and an incredible talent scout. Moreover, he was an histrionic showman, naturally inclined to make the most of his clownish look during his performances. In short, Lucio Dalla was very much like a real comic book character.

For these reasons, Fumettomania Factory wishes to remember Lucio Dalla as a figure of huge importance in the Italian culture  and  spirit  of a period characterised by the passage between the last dying gasps of a pre-industrialization period, whose dark side is sung  in the “Roversiana” trilogy and the first signs of the privatization, individualism and consumerism age of the 80s.  Looming on the horizon at the time was just a confused and uneven image of our present “vain society” made up of technologically hyperconnected but quite disoriented and scared people.

It is 11 years now since we have had to do without the “The genius of Bologna”, without his ability to understand people’s feelings and emotions and interpret the reality using his unequalled talent for poetic transfiguration.

Yet, on March 4th of every year, thanks to one of his best known masterpieces, we feel he is still alive. Once again we feel just likes “ black cats” or “ bad thoughts”, in a world that is moving towards the opposite direction from the one we would like it to go but we know “that’s us” and there are many of us“. Thanks to Lucio Dalla, after all, we can look at the future “waiting for a light to return, …for a voice to be heard…, waiting, without any fear, for… tomorrow”.

Fabrizio Scibilia

Nota bene: La traduzione è stata realizzata dai 9 studenti dell’I.S. “G.B. IMPALLOMENI” di Milazzo che stanno realizzando il Percorso per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) proprio al fianco di Fumettomania.

Foto di Lucio Dalla © deglia venti diritti

L’Artista.

Questo è stato Lucio Dalla, con l’articolo determinativo che ne cristallizza l’universalità, al di là dello specifico cantautorale.

Perché è stato allo stesso tempo poeta, autore di versi sinceri, profondi, visionari; musicista –compositore e polistrumentista (ma in particolare clarinettista) – capace di sperimentare di un inedito e supermoderno mix di generi inconsueti per l’Italia come il jazz, lo stomp, il soul, con spruzzate di ritmi e melodie tipicamente nostrane e spesso ravvivate dalla tradizione popolare; intellettuale visionario capace di contaminarsi fecondamente con una delle firme più preziose dell’intellighenzia “impegnata” del nostro Paese, come Roberto Roversi, ma nello stesso tempo voce “stradaiola” e genuina delle inquietudini di un’Italia immersa nel guado; e poi genio umile, amico dei colleghi e spesso incline alle collaborazioni, e dunque abile scopritore di talenti;  e ancora showman istrionico e spontaneamente portato a sfruttare le sue sembianze giullaresche per performance ai confini del cabarettistico. Insomma, Dalla personaggio –anche- un po’ da “fumetto”.

Per questo Fumettomania Factory ne ricorda la figura, che oggi appare di immensa importanza nella cultura e nello “spirito del tempo” del nostro Paese in quella delicata e irripetibile fase di passaggio tra gli ultimi rantoli di un mondo morente –quello precedente all’industrializzazione ed al suo lato oscuro cantato nella trilogia “roversiana”- e i primi vagiti dell’era del riflusso nel privato, dell’edonismo e dell’individualismo consumistico degli anni Ottanta, nella quale non sembrava potersi offrire alcun altro orizzonte se non una confusa e disomogenea anticamera dell’attuale “società liquida”, propria di tempi tecnologicamente iperconnessi e sviluppati quanto esistenzialmente smarriti e impauriti.

Tempi che ormai da 11 anni devono fare a meno del Genio di Bologna, della sua capacità di lettura, di interpretazione della realtà e del cuore dell’uomo, del suo talento nella trasfigurazione poetica…

Eppure, in quel 4 marzo di ogni anno che lo ricorda immancabilmente grazie ad uno dei suoi più noti capolavori, noi lo sentiamo sempre vivo in noi. Ci sentiamo ancora una volta come i gatti neri o come i cattivi pensieri, in un mondo che va al contrario di come vorremmo: ma sappiamo che “siamo noi, siamo in tanti”. E grazie a Lucio, in fondo, possiamo guardare al futuro “aspettando che ritorni una luce, di sentire una voce, aspettando senza avere paura… domani”

Fabrizio Scibilia

FABRIZIO SCIBILIA

Breve biografia

E’ nato nel 1968 a Milazzo, di fronte alle Eolie, dove oggi vive con la moglie e la figlia Eva, di cinque anni, in una casa di pietra e legno. Di formazione umanistica, ha studiato a Messina (lauree in Legge e in Storia e filosofia), Roma, Napoli e Oxford, esordendo nella scrittura alla fine degli anni Ottanta come cronista di provincia in Sicilia, fino ad arrivare al mondo della grande industria giornalistica milanese una decina d’anni dopo. In mezzo, la Val d’Elsa Toscana, il Ponente Ligure, tre lingue imparate e tanta voglia di riprendere a scrivere in modo più autentico, creativo e libero: anche dalla dittatura della tecnologia e della virtualità, dalla connessione continua, dall’alienazione sociale…

Così, dal 2003 è tornato nell’isola-continente a cui appartiene, dirigendo giornali indipendenti e legati al territorio, scrivendo testi di “teatro sociale” e progettando sviluppo di comunità, collaborando a varie produzioni filmiche, in particolare di tipo documentaristico tra Messina e Palermo.

Dopo avere cominciato come maestro nelle scuole primarie della provincia di Messina, insegna ora Storia e Filosofia al liceo e passa il tempo libero a vedere film, vecchie antologie del calcio e ascoltare musica, fantasticando su improbabili supergruppi e le migliori formazioni pallonare di sempre.

Ma il suo vero tridente dei sogni è formato da Danilo Dolci, Lorenzo Milani e Gianni Rodari.

INFO PER PARTECIPARE AL PROGETTO

Il progetto è aperto a disegnatori, illustratori, scrittori, giornalisti, e alle associazioni culturali e consisterà principalmente in un’esposizione, che realizzeremo a novembre 2023, e con tanti articoli da pubblicare sul nostro magazine.

A) Ogni artista potrà inviare  l’originale su carta di una singola illustrazione, oppure un breve fumetto di lunghezza massima di quattro pagine, sulle sue canzoni e sull’autore.

Sono accettate tutte le tecniche: matite, chine, acquerello, olio, acrilico, digitale.

Il formato dell’opera può essere A4 o A3.

B) Ogni scrittore (o giornalista): potrà inviare un testo cioè un articolo, un breve saggio, sulle una o più canzoni di Dalla e/o sull’autore, di almeno 600 parole (3600 caratteri, spazi compresi).

Le opere (disegnate e scritte) possono essere consegnate a partire del 30 giugno fino al 30 settembre 2023.

Ogni artista partecipante, potrà inviare l’opera originale su carta, per l’esposizione collettiva.

Possono partecipare anche gli Autori di fumetti e gli illustratori che lavorano solo in digitale. In quest’ultimo caso devono inviare l’opera già stampata su carta a loro scelta, e dovrà essere firmata.

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