-4 giorni … ai TRENT’ANNI DELL’ASSOCIAZIONE CULTURALE FUMETTOMANIA FACTORY
Ormai siamo vicinissimi ai ’30!
Trent’anni dalla fondazione dell’Associazione culturale “Laboratorio Giovani Esordienti”, così ci chiamavano originariamente, ovvero Fumettomania.
Oggi, doppio articolo dal n. zero della fanzine cartacea Fumettomania, con i testi estratti dalla rubrica Obiettivo Su…
Stavolta i protagonisti sono i Comic USA pubblicati nel 1989 e precisamente una bella miniserie su Cat-Woman (oggi) ed una su ”The Prisoner” (domani), entrambi gli articoli erano di Salvatore Bonanzinga.
Mario Benenati, responsabile del Fumettomania Factory Magazine.
Non prendete impegni venerdi 14 maggio , o almeno tenetevi liberi per un’ora!
Anche se non potremo fare nulla in presenza nella nostra città,
Sarà un giorno di festa,
con ricordi e aneddoti di tanti amici,
con tante belle foto ed un video clip,
ed anche con una diretta alle ore 19:00
Seguiteci!
Fumettomania da 0 a 30, Trent’anni straordinari!
RICORDI DI OLTRE TRENT’ANNI FA – quarta parte
“Inverno del 1989″.
Dicembre 1989 si lavora sull’impaginazione del numero zero della rivista Fumettomania!
Mentre il signor Gaglio, di professione giornalista, scriveva l’editoriale, il gruppo della redazione preparava il sommario (lo vedete sotto impaginato, NdR).
Si trascriveva l’intervista di Alfredo Castelli e si scrivevano tutti gli articoli (alcuni arrivavano per lettera, e dunque erano scritti a mano), che andavano a comporre la parte editoriale della fanzine, cioè la rubrica Obiettivo Su, che stiamo ri-leggendo in queste settimane. Infine alcune nostre amiche traducevano dal francese dei testi che riguardavano la produzione della Bande dessinée.
Mario
Continua la prossima settimana …
OBIETTIVO SU… FUMETTO USA NEL 1989
Rubrica di recensioni sui fumetti segnalati dai nostri collaboratori
(di Giorgio Cambini da Livorno, di Salvatore Bonanzinga da Messina, ed altri Autori vari)
CATWOMAN (DC)
di Salvatore Bonanzinga
Se CRISIS (On Infinite Earth, NdR) ha sconvolto l’universo DC gettando le basi per la ricostruzione tuttora in atto, il microcosmo in cui opera BatMan è stato senz’altro rivoluzionato dall’intervento di un autore quale Frank Miller che ha determinato una ben precisa scelta editoriale che è sopravvissuta anche oltre la sua permanenza in casa DC.
Con Dark Knight e BatMan: Year One non è più possibile tornare ad una visione semplicistica del Cavaliere Oscuro quale quella della serie televisiva degli anni ’60, alla sua ricostruzione deve seguire quella di tutti i personaggi che gli ruotano attorno.
È in questo senso che va interpretata la scelta dell’editor Denny O’Neil di dedicare una miniserie a CatWoman (pubblicata in new format proprio per sottrarla al solito terribile codice censorio, non solo per far levitare il prezzo di copertina), per la quale ha scelto un team composto da Mindy Newell per i testi (tra i credits annovera “American Flagg!” per la First in sostituzione di Chaykin), J.J. Birch per i disegni (già su Firestorm) e da Michael Bair per le chine (Young AIl Stars).
La storia presenta l’origine del personaggio di CatWoman, ma stavolta non si tratta di raccontare il passato di un personaggio che da parecchio tempo non appare sulle pagine di BatMan o di Detective Comics, ad esclusivo beneficio dei lettori più “giovani” (nel senso dell”‘anzianità di lettura” e non anagrafica), si tratta invece di una vera e propria riscrittura per adeguare il personaggio al canone milleriano, con risultati a mio avviso più che soddisfacenti.
Selina Kyle come già in “Year One” è una prostituta che dopo aver subito le violenze del proprio “amico” sceglie la strada della vendetta personale, rifiutando il consiglio del detective Flannery di denunciare l’assalitore, e dopo un adeguato training si trasforma in Catwoman. Preferisco ovviamente non dare i dettagli della trama per non sottrarre ad eventuali lettori il piacere della sorpresa; mi soffermo invece sui punti a mio avviso di maggiore interesse dell’opera.
Primo punto a favore, pur se non si può dire originale,” è l’aver ripercorso fedelmente tutte le tracce lasciate da Miller, non solo nell’identità del personaggio ma soprattutto nell’intrecciare la sua vicenda con quella dell’allora nascente detective della notte, nel primo numero della miniserie si notano almeno due “sostanziosi” riferimenti al primo ed al terzo capitolo di “Year One“, con il secondo dei quali come spunto determinante nella scelta della nuova identità, pur se la passione per i gatti nella famiglia Kyle era manifesta già dalle prime tavole.
Ben costruiti i personaggi di contorno, il cosiddetto supporting cast fondamentale in tutti i fumetti di maggior successo, particolarmente sorella Magdalene, suora e sorella di Selina, che non solo è importante nella storia per le vicende che la vedono coinvolta, ma anche, e per me soprattutto, per le scene in cui, con la sola presenza o con le parole, fa da coscienza critica ora di Batman ora della sorella; è lei che comprende ed esprime il rapporto che lega il detective e la ladra, evidenziando come i loro stessi nomi di battaglia indichino la compresenza di due anime in una identità, e alla fine la stessa Selina conferma che si tratta pur sempre di due facce di una stessa medaglia.
Per quel che riguarda la parte artistica, è abbastanza accettabile, adatta ad una serie in cui in fondo è la storia a dover prevalere e quindi basta l’opera di un buon artigiano della matita, che però non può certo ricostruire le intense atmosfere di cui David Mazzuchelli aveva arricchito i testi di Miller.
continua
POTETE SCARICARE L’INTERO NUMERO ZERO DI FUMETTOMANIA DAL SITO ISSUU.COM
https://issuu.com/fumettomania/docs/fm0_1990
NOTE EXTRA
FUMETTOMANIA INDEX 1990 -2021
DALL’ARCHIVIO DI QUESTO SITO
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che contiene tutte le scansioni di tutto il numero zero)