BULL ROCKET di Oesterheld e Solano Lopez

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Pubblichiamo il Secondo Articolo (con qualche giorno di anticipo) di Damiano Gallinaro, scrittore e antropologo, che scrive di alcuni fumetti di Oesterheld.

Come già scritto, gli articoli di Damiano si alternano, ogni 14 giorni, con quelli di Fabio Ciaramaglia (che invece scrive di Dragon Age).

Cosi ci introduce Damiano alla sua recensione: <<Continuiamo il nostro viaggio nelle opere del duo Oesterheld e Solano Lopez, con la presentazione di un’opera finora del tutto inedita per il mercato italiano e pubblicata qualche mese fa dall’Editoriale Cosmo, editrice che molto sta facendo per rendere accessibili ai più le historietas argentinas , un mondo spesso a torto poco considerato nel panorama fumettistico nazionale anche per la frammentaria vita editoriale.>>

Buona lettura

Mario Benenati
Curatore del web magazine Fumettomania

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BULL ROCKET: RITORNO ALLA LEGGEREZZA

di Damiano Gallinaro

Copertina Bull Rocket Editoriale Cosmo

Continuiamo il nostro viaggio nelle opere del duo Oesterheld e Solano Lopez, con la presentazione di un’opera finora del tutto inedita per il mercato italiano e pubblicata qualche mese fa dall’Editoriale Cosmo (nel 2021, NdR), editrice che molto sta facendo per rendere accessibili ai più le historietas argentinas, un mondo spesso a torto poco considerato nel panorama fumettistico nazionale anche per la frammentaria vita editoriale.

Se i toni di Black Poppy erano molto seri, e la guerra emergeva nel suo tratto piu’ drammatico e realistico, con Bull Rocket tornano la atmosfere più leggere di altri lavori del duo, e qui a farla da padrone è l’avventura e il mistero.

L’editore italiano Civita, nel 1952, commissiona per l’Editorial Abril, un fumetto d’avventura moderno con un’idea molto vaga, di un pilota d’aereo come protagonista.

Oesterheld fa sua l’idea e crea un personaggio decisamente differente dalle idee dell’editore, Bull Rocket non è solo un pilota d’aereo, ma anche uno scienziato atomico, campione di boxe e chi più ne ha più ne metta.

Insomma … una sorta di Mc Gyver.

Ad accompagnarlo una “famiglia” di personaggi inusuali quanto lui, Bob Gordon, voce narrante, scrittore e giornalista, un meccanico tutto fare all’apparenza strampalato di nome Slim “Pig” Picmy, e la madre di quest’ultimo Mama Picmy, una sorta di governante che tiene le redini del rifugio di Quiet Creek , un luogo isolato in qualche parte degli Stati Uniti da dove partono le avventure di Bull Rocket e i suoi fantastici amici.

C’è un po’ di tutto nelle storie di Bull Rocket e ne accenneremo tra poco, ma ora due parole sulla storia editoriale del personaggio. Le prime storie, con disegni dell’italiano Paul Campani,  a cui seguono le matite di Solano Lopez, vengono pubblicate dall’Editorial Abril.

Quando Oesterheld con il fratello Jorge crea l’Editorial Frontera lascia alla Abril il diritto di sfruttamento dell’immagine di Bull Rocket, mentre in cambio lo scrittore ottiene i diritti esclusivi di Sgrt. Kirk, che probabilmente aveva più appeal, ed infatti diventerà uno dei personaggi iconici di Oesterheld. Il personaggio, quindi, continuerà ad essere pubblicato dalla Editorial Abril  con un nuovo team creativo, mentre Oesterheld ne continuerà a pubblicare storie  per la sua nuova editoriale, in forma di racconto.

opertina Racconti Bull Rocket ed. Colihue

Nei mesi scorsi sono riuscito a procurarmi alcune delle preziose riedizioni delle novelle di Bull Rocket scritte e pubblicate su Hora Cero da Oesterheld, ecco qui di lato la copertina dell’edizione Colihue:

Nel 1973, però, Oesterheld ritorna a scrivere historietas di Bull Rocket per la rivista Billiken, una storia lunga dal titolo “Invasion” con illustrazioni del disegnatore Enio, mentre nel 1976 a partire dal mese di Dicembre, sulla rivista Tit-Bits dell’Editorial Record, vengono pubblicati ben undici episodi su ventisei a firma dello scrittore, disegnati inizialmente da Lito Fernandez e successivamente da Garibaldi.

E ora, senza spoilerare molto, qualche notizia sulle storie proposte dall’Editoriale Cosmo.

Nella prima storia Bull Rocket effettua un’escursione in  terrori e tematiche care a noi antropologi, sempre più orfani dei “selvaggi”, come inizialmente venivano definite le popolazioni che ancora oggi vivono ai margini di quella che noi chiamiamo “modernità”.

In questa storia Bull e Bob insieme al Generale Shade si addentrano nella giungla nel tentativo di scoprire il destino del figlio di Shade e di altri due sodali, partiti per un viaggio avventuroso e di cui sono tornate indietro solo le teste rimpicciolite, le tsantsa, che gli indios Jivaro creano, con un lungo rituale precisamente descritto nella storia, e in cui gli stessi credono sopravviva l’anima del nemico sconfitto.

Tra avventure mozzafiato e colpi di scena, scopriremo l’inganno che c’è dietro questa misteriosa scomparsa.

Di diversa ambientazione la storia successiva che ha il pregio di introdurre gli altri due comprimari delle storie di Bull Rocket, Slim e sua madre, la governante di “Casa Rocket”. Questa volta ci spostiamo in un campo amato da Oesterheld, quello delle invasioni aliene.

Un vicino della “famiglia Rocket” viene ipnotizzato da uno strano personaggio e si scoprirà che non è il solo. Bob rimasto da solo con Mama Picmy a Quiet Creek, inizia ad indagare e scopre la presenza di alieni capaci di guidare come automi anche le persone più forti come Slim. Ma sono davvero gli alieni il vero nemico? Scopritelo leggendo la storia fino all’ultima sequenza.

Nella terza storia finalmente entra in scena anche una femme fatale, che ammalierà il nostro, ma che nasconde un terribile segreto, che scoprirete attraversando i viali de … “Il Giardino Diabolico”.

In questa storia scopriamo anche che  Bull Rocket ha nel suo sotteraneo un “piccolo reattore nucleare” e un fratello che opera in una misteriosa forza di polizia, sotto copertura.

Nella quarta storia, “La Caverna degli Orsi”, ci spostiamo in Francia e precisamente a Pic de l’Ours (luogo realmente esistente) dove tre pescatori subacquei scompaiono misteriosamente. Cosa è accaduto realmente? Cosa si nasconde dietro la leggenda dell’Orso Bianco che appare nelle notti di chiaro di luna? In un crescendo di misteri scopriremo che alcune volte le leggende possono essere più che reali e che spesso chi si presenta come amico nasconde un altro volto.

Nella quinta ritorna l’avventura in luoghi esotici, con un viaggio alla Kontiki verso l’Isola delle Perle Verdi. E’ il fratello di Bull, il misterioso Joe, stavolta, ad accompagnare l’avventuroso trio all’ospedale di San Francisco, dove è ricoverato un misterioso ragazzino ritrovato naufrago al largo dell’Australia su una barca a remi, e dal nome di Pai Pai. I

l ragazzo che sembra vivere un delirio indotto da qualche malia, non fa altro che parlare delle maledette perle verdi che portano alla morte. Seguite Bull nel suo viaggio alla ricerca dell’Isola misteriosa e scoprite chi è veramente Pai Pai.

Chiude il volume una sesta storia breve, in cui ancora una volta troviamo alieni e dischi volanti e misteri da risolvere.

Vi ho incuriositi?

Spero di si, e quindi buona lettura e se vi va di leggere altro sul mondo di Oesterheld non vi resta che sfogliare l’archivio del sito o leggere la prossima recensione che ci porterà … su Marte alla scoperta dei Marcianeros.

Pagina originale da Misterix

2 – FINE

FOTO

Copertina Bull Rocket Editoriale Cosmo https://www.editorialecosmo.it/product/product-23172/

Copertina Racconti Bull Rocket ed. Colihue https://www.traslospasos.com.ar/Papel/9789505819157/Bull+Rockett+++Peligro+En+La+Ant%C3%A1rtida++Buenos+Aires+No+Contesta

Pagina originale da Misterix https://it.todocoleccion.net/fumetti/misterix-569-bull-rocket-1959-oesterheld-campani-capitan-caribe-episodio-completo-32-pag-color~x24082690


Damiano Gallinaro Breve biografia

Antropologo è socio e ricercatore per l’Associazione Nazionale Professionale Italiana Antropologi (ANPIA). Nel 1996 si laurea in Giurisprudenza e  nel 2004 in Teorie e Pratiche dell’Antropologia. Nel 2011, dopo un percorso di ricerca di tre anni ottiene un PhD in Etnologia e Etnoantropologia presso l’Università “La Sapienza” di Roma. Da sempre appassionato di fumetti ha collaborato alla rivista Glamazonia e nelle sue pause dal lavoro di ricerca antropologica si diletta nello scrivere storie che spera un giorno possano diventare fumetti. E’ sempre più convinto che da grandi poteri nascano grandi responsabilità.

Sotto trovate il link per accedere la suo nuovo sito

https://www.damianogallinaro.it/

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NOTE EXTRA

L’Eternauta si può considerare una delle maggiori opere di letteratura disegnata di tutti i tempi, questo per una serie di motivi. Prima di tutto lo stretto legame della storia di Juan Salvo con la storia personale di Hector German Oesterheld e della sua famiglia, il dramma dei desaparecidos, e della nuova Argentina che sarebbe nata da quel terribile periodo storico.
In seconda battuta per il valore universale che la storia ha rappresentato e ancora rappresenta, come racconto della lotta degli oppressi contro gli oppressori, lotta che non sempre purtroppo porta alla vittoria finale e alla redenzione.

Ma l’Eternauta non è solo la prima opera di Oesterheld e Solano Lopez, è molto di più, è un romanzo incompiuto, una seconda parte scritta a pochi mesi dalla scomparsa di Oesterheld, il tentativo di Ongaro di continuare l’opera del grande scrittore argentino, fino alle ultime storie di Matzegui, Pol e Solano Lopez che disegnano un intero Universo Eternauta, spesso difficile da seguire anche nella stessa storia editoriale.

In tre appuntamenti cercherò di ricostruire la storia editoriale e umana dell’Universo Eternauta, cercando anche di rilevare quali sono le differenze tra le varie incarnazioni di Juan Salvo e come la figura dello stesso e dei suoi comprimari cambia nel corso degli anni al cambiare degli autori e dell’epoca di riferimento.
D. Gallinaro

Per rileggere le quattro parti di questo approfondimento critico dedicato all’universo de “L’eternauta” basta cliccare sopra le immagini di seguito:

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