A due giorni dalla fine del 2018, eccoci al quarto appuntamento con le Note di Grandville!
Bryan Talbot non è solo un artista eclettico ed imprevedibile (come ho già scritto nelle puntate precedenti), è anche un artista umile che poi ti travolge con la forza del suo segno e con la sua ricca prosa.
Oggi le note sono tradotte ed adattate di nuovo da Alberto Conte, talentuoso sceneggiatore genovese, che ha pubblicato dei fumetti in Italia ed in Francia negli anni scorsi.
Con questo articolo completiamo le note al primo volume di questa bella saga steampunk. Torneremo a fine gennaio con le note di secondo volume intitolato: Grandville Mon Amour.
Mario Benenati
BENVENUTI NELLE NOTE DI GRANDVILLE
di James Robertson e Bryan Talbot,
edizione italiana di Cesare Giombetti, Alberto Conte e Mario Benenati
Questo delle Note (Annotation) è un concetto simile a quello di
DirectorsCut of Heart of Empire creato da Bryan e James Robertson: si tratta di un tentativo di rispondere all’eterna domanda “da dove prendi le tue idee?”, ed è un modo per presentarvi le influenze e le immagini che fanno parte della creazione dei 5 libri in cui è stato pubblicato Grandville.
Mentre James sta pubblicando le varie puntate di “Annotation“, ogni domenica, a partire dal 24 giugno, noi di Fumettomania abbiamo iniziamo a farlo (nella versione in italiano), dal 16 novembre) con una puntata ogni 14 giorni.
Publicheremo le Note di Grandville nello stesso ordine degli articoli in lingua inglese, Con la quarta parte completiamo le note al primo volume di questa bella saga steampunk seguire le note di Grandville Mon Amour
Sotto trovate le note per il primo volume di Grandville, da pagina 61 a 100, buona lettura.
Quelle delle pagine precedenti, se le avete perse, ecco il link:
prima parte delle note di Grandville – pagine da 1 a 20 e
seconda parte delle note di Grandville – pagine da 21 a 37 e
terza parte delle note di Grandville – pagine da 40 a 60
Le note al 1° volume di Grandville. PARTE QUARTA
a cura di Alberto CONTE
(articolo originario: http://www.bryan-talbot.com/grandvilledirectorscut/grandville-annotations-4.php)
Pagina 61
L’intenzionale impiego di capri espiatori da parte di governi e partiti politici è stato sfruttato frequentemente nel corso della storia, segnatamente dalla Germania Nazista e più recentemente qui (intende in UK) dal Fronte Nazionale e UKIP (Partito per l’indipendenza del Regno Unito).
Pagina 63
Vignetta 1
E’ un altro tratto comune dei regimi estremisti, inoltre, che qualsiasi critica nei confronti del governo sia etichettata come “antipatriottica”, come quello iraniano ed il governo di Donald Trump. Nel 2015, la ventottenne disegnatrice di fumetti Atena Farghandabi fu condannata a dodici anni e mezzo di carcere per avere semplicemente disegnato un’illustrazione raffigurante i legislatori iraniani come animali.
Vignetta 3
Questa scena è un altro esempio dell’influenza di Quentin Tarantino, nello specifico il taglio di un orecchio, che è tratto direttamente da Le Iene.
Pagina 65
Vignetta 1
Quadro adattato da l’Imperatore Napoleone nel suo studio alle Tuileries, 1812 di Jacques-Louis David.
Pagina 67
Vignetta 1
Due di questi assassini sono stati trasformati in figurine da Crooked Dice Game Design Studio, che si è anche occupato di un gioco di ruolo basato su Grandville per un paio d’anni o giù di lì. Eccoli, insieme alla volpe vista prima, e le figurine di LeBrock e Roderick.
Pagina 68
Ripresa Tarantiniana!
Pagina 78
Vignetta 6
Il pilota è un albatros in riferimento a quello visto nella pellicola Disney Le avventure di Bianca e Bernie (1977).
Pagina 79
Madame Krupp prende il nome, ovviamente, dal più grande fabbricante d’armi europeo del Ventesimo secolo.
Pagina 92
Vignetta 6
Arnold Schwarzenegger fa qualcosa di simile al tassista robotico in Total Recall (1990).
Pagina 94
“Nome di un cane” di nuovo (vedi pagina 8)
Pagina 96
Vignetta 1
“Canal des Nouvelles Nationales”: CNN: Literally “National News Channel”
Pagina 97
Vignetta 2
I cani che giocano a biliardo sono un riferimento ai famosi quadri di cani di Arthur Sarnoff (1912 – 2000). Questo, The Hustler, è stato la stampa più venduta degli anni Cinquanta.
Erano caratterizzati dall’identico gruppo di cani, alcuni dei quali si possono vedere in questa vignetta. Essi tornano in Grandville Noël. Sarnoff è stato molto influenzato da CM Coolidge (1844 – 1934) che fu incaricato di dipingere una serie di sedici quadri di cani, come quello qui sotto, per una serie di pubblicità di sigari. Egli ebbe probabilmente un’influenza sui cani che giocano a carte a pagina 26.
Vignetta 3
Towser Dupont ritorna in Grandville Noël. Per quelli troppo giovani per ricordare, “Towser” era un nome di cane molto comune, anche il titolo di una serie TV animata per bambini sul canale ITV, basata su un cane intelligente . Era il nome del cane nella striscia a fumetti di lunga durata dal titolo Beezer, Tom, Dick ed Harry.
Pagina 98
Vignetta 1
L’edificio è l’Hôtel des Invalides a Parigi e parte di esso ospita effettivamente un ospedale.
La Gazette de France fu il primo settimanale pubblicato in Francia. Durò dal 1631 al 1915.
Fine. (per ora…)
© Bryan Talbot and James Robertson 2009-18. All rights reserved.
Per gentile concessione di Bryan Talbot e James Robertson
Breve pausa di inizio nuovo anno, ci rivediamo a fine gennaio con:
GRANDVILLE MON AMOUR
Annotations parte 1^,
che copre le pagine da 1 a 20 del secondo volume di Grandville.
SOME IMPORTANT LINKS:
http://www.mary-talbot.co.uk (author’s website)
http://www.bryan-talbot.com/ (The Official Bryan Talbot fan page)
Le edizioni italiane dei primi due volumi di di Grandville sono acquistabili presso il sito di Comma 22, presso il sito Fumetto-online, su Amazon, e credo anche altrove, basta cercarli.
Recenti Articoli in questo sito, dedicati a Mary e a Bryan Talbot.
http://fumettomaniafactory.net/anche-fumettomania-e-contro-la-violenza-sulle-donne/
https://fumettomaniafactory.net/2012/10/06/grandiville-mon-amour-di-bryan-talbot/
NOTE BIOGRAFICHE
Per leggere l’intera biografia di Bryan Talbot cliccare QUI
Alberto Conte
Ha lavorato in qualità di traduttore, sceneggiatore e ghost writer per cartoni animati e fumetti, inventandosi infine regista ed art director per un film d’animazione in 3D: progetto mai peraltro concluso.
Ha collaborato con quotidiani, riviste e webzine, scrivendo recensioni cinematografiche, musicali, letterarie e fumettistiche.
Venti anni fa ebbe un’illuminazione e scelse la via del facile guadagno, consapevole che i sacrifici dell’arte ed il panorama clownesco dell’editoria nostrana non facessero per lui. E’ stato trascinato nuovamente nel tunnel creativo dall’amico Luca Rossi, suo grande estimatore. Con Luca ha realizzato “Il capo”, una storia breve pubblicata per Alta fedeltà; quindi “In the blues”, un’altra storia breve pubblicata su Heavy Metal; i volumi “U.S.S.” e “L’ultimo della lista“, pubblicati da Magic Press e ripubblicati in Francia da Clair de Lune ed in USA da Caliber Comics, nonché “Le fauteuil du diable”, per i due editori citati. Ha partecipato con un breve saggio al volume celebrativo “Watchmen 20 anni dopo“, curato da SmokyMan per l’editore Lavieri. Per Tunué ha scritto “Ulisse”, una storia breve con Stefano Biglia; con Vincenzo Acunzo ai disegni ha pubblicato due volumi SF per Clair de Lune, dal titolo “Heroes for hire”; con Andrea Cuneo per le Edizioni San Paolo, ha scritto la storia breve “Gino Cilecca” e quindi il volume “I ragazzi di Villa Emma”. Di lui poi si sono perse le tracce: pare stia dedicandosi ai viaggi per il mondo, a sporadiche traduzioni per amici ed a serata alcoliche.