Eccoci al secondo appuntamento con le Note di Grandville, puntuali come i treni svizzeri!
Bryan Talbot non è solo un artista eclettico ed imprevedibile, come abbiamo potuto ammirare ogni qualvolta sia stata pubblicata una sua opera, è anche uno studioso dell’Arte, della Storia, della Poesia, della Letteratura, tutti elementi che poi ritroviamo nelle sue opere. L’autore inglese è venuto varie volte in Italia, ed ogni volta i fans hanno premiato la sua presenza, lo aspettiamo l’anno prossimo nuovamente nella penisola italica , magari con dei libri nuovi che ci entusiasmeranno.
Oggi le note sono tradotte ed adattate da Alberto Conte, sceneggiatore genovese, che ha pubblicato dei fumetti in Italia ed in Francia negli anni scorsi.
Mario Benenati
BENVENUTI NELLE NOTE DI GRANDVILLE
di James Robertson e Bryan Talbot,
edizione italiana di Cesare Giombetti, Alberto Conte e Mario Benenati
Questo delle Note (Annotation) è un concetto simile a quello di
DirectorsCut of Heart of Empire creato da Bryan e James Robertson: si tratta di un tentativo di rispondere all’eterna domanda “da dove prendi le tue idee?”, ed è un modo per presentarvi le influenze e le immagini che fanno parte della creazione dei 5 libri in cui è stato pubblicato Grandville.
Mentre James sta pubblicando le varie puntate di “Annotation“, ogni domenica, a partire dal 24 giugno, noi di Fumettomania abbiamo iniziamo a farlo (nella versione in italiano), dal 16 novembre) con una puntata ogni 14 giorni.
Publicheremo le Note di Grandville nello stesso ordine degli articoli in lingua inglese, ed a seguire tutte le note di Grandville Mon Amour (il link, per ora è delle versione inglese), di Grandville Bête Noire (anche questo link, per ora è delle versione inglese). etc.
Sotto trovate le note per il primo volume di Grandville, da pagina 21 a 40. Quelle delle pagine precedenti, se le avete perse, ecco il link: prima parte delle note di Grandville – pagine da 1 a 20.
Le note al 1° volume di Grandville. PARTE SECONDA
a cura di Alberto CONTE
(articolo originario http://www.bryan-talbot.com/grandvilledirectorscut/grandville-annotations-2.php)
Pagina 21
L’idea che LeBrock porti i suoi manubri in giro nel bagaglio è ispirata direttamente dall’attore Brian Blessed, che a quanto pare facesse la stessa cosa, e si divertisse nel consegnare le sue valigie ad ignari fattorini d’albergo.
Vignetta 6
Le follie del Pastore: traduzione letterale di Folies Bergère, l’antico cabaret di Parigi, che prende il nome da Rue Bergére. Ho appena notato di averlo scritto sbagliato!
Pagina 22
Vignetta 1
Sarah Blairow è molto liberamente ispirata alla famosa attrice Sarah Bernhardt. Il poster è una rielaborazione di un famoso manifesto di Alphonse Mucha, che pubblicizza la sua performance ne ‘La Signora delle Camelie‘.
Blairow: “blaireau”: Fr. “tasso”.
C’è anche un poster di Omaha la Gattina Ballerina, eponima eroina del fumetto erotico creato da Kate Worely e Reed Waller. Il disegno è di Reed, realizzato originariamente come cartolina (presumo).
Vignetta 4
Ispirata da Il bar delle Folies-Bergère (Un bar aux Folie Bergère) di Édouard Manet e, si, nel locale si vendeva veramente la birra inglese Bass. Molti dei loro clienti erano uomini d’affari britannici che erano soliti frequentare il nightclub per godere del piccante intrattenimento, impossibile da vedere nella Vittoriana Gran Bretagna
Una delle cose che possono essere fatte nei fumetti è riassumere tutta l’atmosfera fra due pagine affiancate, motivo per cui le progetto sempre insieme. Gli ambienti all’interno del locale sono colorati in digitale, usando colori campionati dal dipinto di Manet.
Pagina 31
Mary (la moglie di Bryan) mi suggerì di usare un merluzzo, quando ero indeciso circa l’animale adatto a rappresentare uno spocchioso cameriere francese. Una scelta ispirata!
Pagina 32
Vignetta 7
I commenti di Turtell erano una descrizione della xenofoba stampa britannica di destra del tempo, e non è cambiato nulla da allora.
Pagina 33
Uno dei temi del libro riguarda il modo in cui alcuni politici mentono palesemente alla popolazione, esemplificato in questo momento da Trump, i cui sostenitori ingoiano qualsiasi porcheria getti loro, e Boris Johnson e la sua balla di Brexit di miliardi per il Servizio Sanitario Statale. Per chi non ricordasse, George W. Bush e Tony Blair hanno sostenuto che Saddam Hussian avesse una “superbomba” puntata su Londra ed altre armi di distruzione di massa, affermazione in seguito dimostratasi essere falsa, al fine di giustificare la loro invasione dell’Iraq.
(Jean-Marie) Lapin, il Primo Ministro francese è ovviamente un riferimento a Jean-Marie LePen. E’ stato per lungo tempo il leader del partito di estrema destra Front National finché non è stato cacciato nel 2015 dalla sua altrettanto odiosa figlia, Marine Le Pen, che ne assunse la guida.
“Lapin”: in Francese “coniglio”
Vignetta 5
Il titolo “The Knights of Lyons” è inventato, inspirato dalla confessione medieval cristiana dei Valdesi, guidati da Peter Waldo di Lyons.
Pagina 34
Ground Zero e l’attacco del dirigibile sono stati ovviamente ispirati dalle molte teorie cospirative incentrate sui tragici eventi dell’11 settembre, troppe per poter approfondire.
La Torre Robidaprendeil nome dal primo illustratore di fantascienza, Albert Robida (1848 –1926). Fu un vero visionario, i suoi disegni sono pieni di tali meraviglie quali macchine volanti di metallo, videofoni ed edifici imponenti.
Robida appare come personaggio in The Red Virgin and the Vision of Utopia, la terza graphic novel che ho prodotto con Mary, basata sulla vita di Louise Michel.
Pagina 35
Vignetta 3
“Lapin Menteur”: “Coniglio Bugiardo”, un riferimento a striscioni di protesta visti in Gran Bretagna dopo l’invasione dell’Iraq che dicevano “Blair Bugiardo”.
Vignetta 5
Indochine Français: Indo-Cina francese, il vecchio nome coloniale francese per Vietnam.
Pagina 36
Lanciare sampietrini contro la Polizia è un diffuso passatempo parigino. Se leggete la storia di Parigi, è una litania di costanti sommosse e rivoluzioni. Dopo gli eventi del 1968, quando le proteste di studenti e lavoratori riportarono a molti scontri violenti con la polizia, le autorità fecero asfaltare le principali strade acciottolate.
Pagina 37
Ho indicato in precedenza che ci fosse una ragione perché il principale sicario fosse una volpe. E’ stato perché potessi farlo lottare con LeBrock. Volpi e tassi ritratti come avversari sembra essere un tema ricorrente nella generale antropomorfa immaginazione. Date un’occhiata a quest’opera di propaganda politica dal 1784. Si tratta di un quotidiano che fa satira nei confronti dell’impopolare coalizione di governo dei Tories e Whigs (liberali), presieduta da Lord North e James Fox, a cura dell’illustratore ed acquarellista inglese Thomas Rowlandson.
E’ straordinario come abbia tutte le prerogative di un moderno fumetto: racconta una storia in vignette sequenziali, usando una combinazione di parole ed immagini. Fa uso di caselle di testo, di baloon per il dialogo, ed anche di ‘bolle’ per il pensato.
La volpe ed il tasso di Beatrix Potter si azzuffano in The Tale of Mr. Tod.
© Bryan Talbot and James Robertson 2009-18. All rights reserved.
Per gentile concessione di Bryan Talbot e James Robertson
Tra 15 giorni:
Grandville Annotations parte 3^,
che copre le pagine da 41 a 60 del primo volume di Grandville.
SOME IMPORTANT LINKS:
http://www.mary-talbot.co.uk (author’s website)
http://www.bryan-talbot.com/ (The Official Bryan Talbot fan page)
Le edizioni italiane dei primi due volumi di di Grandville sono acquistabili presso il sito di Comma 22, presso il sito Fumetto-online, su Amazon, e credo anche altrove, basta cercarli.
Recenti Articoli in questo sito, dedicati a Mary e a Bryan Talbot.
http://fumettomaniafactory.net/anche-fumettomania-e-contro-la-violenza-sulle-donne/
https://fumettomaniafactory.net/2012/10/06/grandiville-mon-amour-di-bryan-talbot/
NOTE BIOGRAFICHE
Per leggere l’intera biografia di Bryan Talbot cliccare QUI
Alberto Conte
Ha lavorato in qualità di traduttore, sceneggiatore e ghost writer per cartoni animati e fumetti, inventandosi infine regista ed art director per un film d’animazione in 3D: progetto mai peraltro concluso.
Ha collaborato con quotidiani, riviste e webzine, scrivendo recensioni cinematografiche, musicali, letterarie e fumettistiche.
Venti anni fa ebbe un’illuminazione e scelse la via del facile guadagno, consapevole che i sacrifici dell’arte ed il panorama clownesco dell’editoria nostrana non facessero per lui. E’ stato trascinato nuovamente nel tunnel creativo dall’amico Luca Rossi, suo grande estimatore. Con Luca ha realizzato “Il capo”, una storia breve pubblicata per Alta fedeltà; quindi “In the blues”, un’altra storia breve pubblicata su Heavy Metal; i volumi “U.S.S.” e “L’ultimo della lista“, pubblicati da Magic Press e ripubblicati in Francia da Clair de Lune ed in USA da Caliber Comics, nonché “Le fauteuil du diable”, per i due editori citati. Ha partecipato con un breve saggio al volume celebrativo “Watchmen 20 anni dopo“, curato da SmokyMan per l’editore Lavieri. Per Tunué ha scritto “Ulisse”, una storia breve con Stefano Biglia; con Vincenzo Acunzo ai disegni ha pubblicato due volumi SF per Clair de Lune, dal titolo “Heroes for hire”; con Andrea Cuneo per le Edizioni San Paolo, ha scritto la storia breve “Gino Cilecca” e quindi il volume “I ragazzi di Villa Emma”. Di lui poi si sono perse le tracce: pare stia dedicandosi ai viaggi per il mondo, a sporadiche traduzioni per amici ed a serata alcoliche.
[…] seconda parte delle note di Grandville – pagine da 21 a 37 […]
[…] parte delle note di Grandville – pagine da 1 a 20 seconda parte delle note di Grandville – pagine da 21 a 37 terza parte delle note di Grandville – pagine da 40 a 60parte quarta delle note del primo […]
[…] seconda parte delle note di Grandville – pagine da 21 a 37 […]
[…] seconda parte delle note di Grandville – pagine da 21 a 37 […]