Bryan Talbot ci racconta i suoi anni ’90, tra fumetti seriali ed autoriali (da Fumettomania n.9, 1997)

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Il mese di luglio si chiude con un caldo accettabile, almeno qui in Sicilia. Anche se molti sono in ferie, alcuni dei soci e dei collaboratori dell’associazione stanno lavorando per la nuova programmazione, che riguarderà in primis i mesi autunnali-invernali, ma che sarà valida (in linea di massima) fino a maggio-giugno 2024.

L’inserimento nel sito degli articoli cartacei dalla nostra storica pubblicazione resta una delle priorità, della nostra programmazione, in prima persona cercherò di essere costante. Oggi il testo tratto dal n. 9 della nostra fanzine (pubblicata nel maggio del 1997) è un’intervista a Bryan Talbot (la seconda che facemmo al maestro inglese dopo quella del 1992) realizzata da me e da Giovanni Genovesi (uno dei soci fondatori della rivista fumettomania) nel novembre del 1996 .

E’ un’intervista molto interessante (ho corretto anche dei refusi e delle parole che ai tempi non erano state tradotte ottimamente, NdR) perché contiene degli spunti per delle letture, secondo noi imprenscindibili, sia per conoscere l’autore, sia per conoscere quei fumetti che lui ha scritto o disegnato negli anni 90 (storie di Sandman ed Hellblazer, la mini ‘the Mask’ tratta da ‘Legend of Dark Knight’, la saga di Luther Arkwright – Heart of Empire, dalla TELEMACO nel 1993, e nel corso del 1996 proprio ‘La storia del topo Cattivo’ dalla Phoenix di Daniele Brolli).

Le ultime due opere sono autentici capolavori. ricordiamo che proprio ‘La storia del topo Cattivo’ è stata ristampata da alcuni mesi da Tunuè (editore che porterà Bryan in Italia alla prossima Lucca Comics&Games) e sarà oggetto della nuovissima intervista che pubblicheremo a metà settembre.

Buona lettura

Mario Benenati, curatore del sito Fumettomania Factory Magazine

P.S.: La prossima settimana torniamo in Italia con due articoli legati alle edicole ed al fumetto italiano, nel 1997.


Il sommario del n. 9 è riportato di seguito (con i LINK ATTIVI degli articoli già pubblicati sul sito)


Il ritorno di Luther Arkwright.
Intervista a Bryan Talbot

di Mario Benenati e Giovanni Genovesi (novembre 1996)

Schizzo di Bryan Talbot_expocartoon1996

In occasione di Expocartoon, a novembre (1996), abbiamo rincontrato Bryan Talbot. Un gradito ritorno il suo. L’artista inglese è un grande autore di Fumetti che, nonostante la sua popolarità, resta fuori dagli schemi dello star system fumettistico.

Dopo averlo ‘arpionato’ allo stand, e dopo avergli dato i numeri precedenti della nostra fanzine (che come AL SOLITO non aveva ricevuto per colpa del SERVIZIO POSTALE ITALIANO), abbiamo continuato una chiacchierata ‘iniziata idealmente’ qualche anno prima a Lucca.

Mario Benenati e Giovanni Genovesi: nel 1992, quando ci siamo incontrati, stavi ultimando la miniserie “La Storia del Topo Cattivo”, e da lì a poco sono state pubblicate, in Italia, alcune delle tue storie migliori. Precisamente delle storie di Sandman ed Hellbalzer (per la Comic Art), la mini ‘the Mask’ tratta da ‘Legend of Dark Knight’, la saga di Luther Arkwright, dalla TELEMACO nel 1993, e nel corso del 1996 proprio ‘La storia del topo Cattivo’ dalla Phoenix di Daniele Brolli.
Sei Contento di come sono state pubblicate queste tue storie ?

Bryan TALBOT: Si, soprattutto delle pubblicazioni di Daniele Brolli, il suo staff presta molta attenzione ai particolari. La loro traduttrice, Alessandra, mi segue parecchio nel curare le traduzioni, tenendomi aggiornato anche con telefonate, curando che i1 mio spirito venga riprodotto in italiano nella maniera migliore.

Neil Gaiman's Phage- Shadowdeath #6

M.B. e G.G.: Com’è il tuo rapporto con il pubblico italiano?

B.T.: Molto amichevole. Leggono con cura, sono attenti ai particolari, qualche volte mi stancano con le continue richieste (risate!), con loro il lavoro non mi manca.

M.B. e G.G.: A proposito del tuo lavoro, dopo ‘Bad Rat’ cosa hai prodotto?

B.T.: Subito dopo la conclusione di ‘Bad Rat’ ero esausto, vi ho speso un sacco di tempo. Stavo lavorando anche parecchio con la Tekno-Comicx (ora chiamata Big Entertainment, NdR), per circa sei mesi dopo Bad Rat.

Ho lavorato su “Teknophage” scritto da Rich Veitch, una storia stile punk-science-fiction. Subito dopo ho fatto parecchie cover. Ho scritto una storia di sei parti di ‘SHADOW DEATH (!), disegnata da David Pugh collegamento a https://en.wikipedia.org/wiki/David_Pugh_(comics) (esattamente era Neil Gaiman’s Phage: Shadowdeath, NdR). Tutt’oggi faccio ancora delle copertine. Ho scritto pure anche una storia di 4 parti per la serie “the dreaming“‘ (“Weird Romance” (Issues #9 – #12, NdR)

 "the dreaming"' ("Weird Romance" (Issues #9 - #12,
the dreaming“‘ (“Weird Romance” (Issues #9 – #12)

M.B. e G.G.: Hai scritto (e disegnato) una storia interessante di Batman (ci riferiamo a “The Mask” pubblicata anche in Italia N.d.R.), come ti trovi nella parte dello scrittore?

B.T.: E’ più facile che disegnare, ma ti richiede una grande immaginazione.

E’ più veloce scrivere che disegnare, ma devi sforzarti per essere veramente creativo. Per questo non voglio vivere scrivendo storie, poiché ne dovrei sfornare un sacco. Invece, io voglio avere tempo per sviluppare bene le mie storie, insomma sono uno scrittore lento.

Neil Gaiman non ha di questi problemi, lui ha tantissime idee ed il problema è farlo fermare.

Ora ho finito di fare cose per la Tekno e da quattro mesi sto scrivendo le nuove storie di ‘Luther Arkwright’, che avevo messo da parte da quattro anni. Ho già scritto 270 pagine, sarà pubblicato presumibilmente in 9 capitoli ed ho appena iniziato a disegnare la storia del primo capitolo (vedere il disegno allegato all’inizio dell’intervista, NdR) .

M.B. e G.G.: Sarà dura!

R T : Ci vorranno anni. Ho già disegnato due pagine. Mi è piaciuto venire in Italia e a Roma in particolare, perché il primo capitolo parte proprio da Roma. La nuova storia di Luther sarà più lineare e chiara della prima, più nello stile tradizionale del fumetto d’avventura. Il primo Luther era stato sperimentazione. Mi piace cambiare il mio stile da una storia all’altra.

Una pagina tratta dal graphic novel sequel di Luther Arkwright intitolato  "Heart of Empire", protagonista al città di Roma
Una pagina tratta dal graphic novel sequel di Luther Arkwright intitolato  “Heart of Empire“, protagonista al città di Roma

M.B. e G.G.: C’è qualche personaggio americano o inglese che ti piacerebbe disegnare?

B.T.: NO, ho giusto scritto qualcos’altro su ‘Batman‘, ma non l’ho ancora disegnata.

M.B. e G.G.: A proposito di Batman abbiamo da poco letto la sua storia (‘The Mask’ ed veramente bella ed allucinante; Stravolge in maniera forte il personaggio del cavaliere oscuro, vuoi dirci qualcosa in più di questa storia?

B.T.: La storia di The Mask è pensata per il pubblico americano medio, che però spesso non capisce la fine della storia, questo è quello che accaduto in ‘the mask’, per questo ho chiesto se fosse stato possibile aggiungere un ulteriore pagina che rendesse esplicita la storia.

la copertina della prima parte della mini 'the Mask' tratta da 'Legend of Dark Knight'

NOTA BENE: Fumettomania aveva pubblicato una bella recensione della miniserie ‘the Mask’ tratta da ‘Legend of Dark Knight’, di Bryan Talbot, nel n.6 della nostra fanzine cartacea nel 1996,. La recensione, scritta da Salvatore Bonanzinga, potete rileggerla visto che l’abbiamo pubblicata l’8 settembre 2022 su questo sito.

M.B. e G.G.: Parliamo del rapporto con la Phoenix, se Daniel Brolli ti scrivesse una storia, come ne interpreteresti lo spirito?

B.T.: Difficile, non conoscendo la storia. Sicuramente sarei contento dello stile di Daniele, che a sua volta conoscendomi mi lascerebbe molto libertà.

M.B. e G.G.: Cambiamo mercato fumettistico, come valuti il mercato fumettistico inglese?

B.T.: Peggio che qui in Italia, in pessima salute. Pochissime copie vendute. C’è stato un grosso crack anche negli USA. Anche il calo della popolazione maschile giovane ha provocato, un calo di vendite, vedo un futuro nero per il mercato tipico del fumetto. Però in USA adesso qualcosa sism ta muovendo. Vedremo

B.B. e G.G.: Salutiamo Bryan, ringraziandolo per il tempo che ci ha dedicato. Alla prossima.

Luther Arkwright Cover del primo capitolo di  "Heart of Empire"
Luther Arkwright Cover del primo capitolo di  “Heart of Empire

La precedente intervista cui si fa riferimento è del 1992, è stata pubblicata nel n. 7 cartaceo di Fumettomania ed è stata ripubblicata in digitale lo scorso 10 novembre 2022.

Potete leggerla cliccando il link successivo


L’INTERO NUMERO NOVE DI FUMETTOMANIA

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NOTE EXTRA

FUMETTOMANIA INDEX 1990 -2021

ovvero, tutte le informazioni e tutti i contenuti relativi ai 20 numeri pubblicati della rivista cartacea Fumettomania.

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