Nuova recensione di un bel manga a cura di BUSAN85. Stavolta tocca a Battle Royale che è un manga tratto da un romanzo di Koushun Takami che poi, in collaborazione con il mangaka Masayuki Taguchi autore dei disegni, decise di creare una versione a fumetti della sua opera.
Mario Benenati
TRAMA
Shuya Nanahara e Yoshitoki Kuninobu sono due ragazzi che frequentano il terzo anno delle medie. I due si conoscono sin dall’infanzia e sono legati da un’amicizia molto forte anche perché intrecciati in un destino simile. Infatti i due sono cresciuti insieme in un orfanotrofio perché persero i genitori precocemente e hanno sviluppato un forte senso della giustizia e della lealtà. Nonostante diversi punti in comune, in realtà, i due sono caratterialmente agli antipodi. Shuya è un ragazzo appariscente, bello, e socievole, mentre Yoshitoki è un ragazzo molto più riservato, timido e cauto. Il Giappone però, si trova in una fase storica molto particolare, infatti il suo nome è Repubblica della Grande Asia e vige un sistema dittatoriale distopico che non transige nessun tipo ribellione, inoltre lo stato effettua degli esperimenti “sociali” in cui è popolazione a farne le spese, uno di questi è chiamato “the program”. Il “gioco” consiste nello scegliere casualmente una classe di terza media che verrà portata, contro la loro volontà, in un’isola deserta e lontana da ogni centro abitato. Una volta lì i ragazzi vengono fatti uscire da un edificio, che poi diventerà off-limits, a lassi temporali costanti con un borsone il cui contenuto varia ad ogni ragazzo. Ogni soggetto avrà un collare che segnalerà la loro posizione ai supervisori del gioco, ed inoltre fungerà da bomba, nel caso di manomissione o tentativo di fuga, questo perché il vero scopo del gioco è lo sterminio, il vincitore finale sarà soltanto uno e cioè quello che rimarrà in vita. È così che inizia la sfortunata avventura di Shuya e Yoshitoki sull’isola dove si svolgerà “the program”.
RIFLESSIONI
Battle Royale è un manga tratto da un romanzo di Koushun Takami che poi, in collaborazione con il mangaka Masayuki Taguchi autore dei disegni, decise di creare una versione a fumetti della sua opera.
Questo manga ha letteralmente segnato un’epoca essendo, almeno che io sappia, la prima storia incentrata su uno scontro all’ultimo sangue tra un numero definito di partecipanti che dovranno uccidersi a vicenda in una zona ben delimitata, in questo caso un’isola. Oltre al manga esiste anche una versione cinematografica di quest’opera che ebbe discreto successo anche in occidente, inoltre tutt’oggi anche nel mondo dei videogiochi la nomea “battle royale” sta a specificare un determinato tipo di scontro, per l’appunto quello appena descritto. Detto questo e concentrandoci sul manga, a 19 anni dalla sua uscita, possiamo dire che l’opera, pur rimanendo godibile e di ottima fattura, risente un pochino degli anni. Se avete già letto alcune mie recensioni, io non sono il tipo di persona che dà peso agli anni delle opere, ma in questo caso direi che è abbastanza palese. L’importanza di questo manga e la sua grandissima godibilità (si legge molto velocemente creando quasi dipendenza nel lettore) lo piazza senza ombra di dubbio tra le opere da leggere assolutamente per gli appassionati. I temi trattati sono molti e vanno di pari passo con la scoperta dei partecipanti, ognuno di essi ha una vita ed un passato da raccontare, qualcosa che li caratterizza e li porterà a prendere decisioni differenti e significative, rendendo la lettura sempre interessante e piena di informazioni nuove. Inoltre sia la storia, che i disegni stessi, sono molto crudi, violenti e cercano di estremizzare, nel male, una società moderna che sta andando verso la perdita di valori ed inibizioni. Detto questo, in realtà, il messaggio che ci viene lanciato è positivo, anche se pronosticabile e vagamente banale, e non bisogna mai perdere la fiducia negli altri, perché se anche una sola persona nella vostra vita è degna della vostra stima e fiducia, significa che la vostra sarà un’esistenza piena e felice nonostante le difficoltà. Ma ritornando a ciò che ho introdotto qualche riga sopra, il manga ha dei problemi che, almeno personalmente, non apprezzo molto. Il primo, e più evidente, è la riproduzione dei partecipanti al gioco. Essi sono tutti ragazzi della terza media, ossia ragazzi di circa 15 anni, ma vengono rappresentati, sia caratterialmente che visivamente, come ragazzi di circa dieci anni di più, questo è un difetto che esiste in molti manga ma in Battle Royale è veramente estremizzato. L’altro difetto è il voler dotare di talenti fuori dal normale i protagonisti rendendo il tutto poco credibile, ci sarà l’uomo “perfetto” in grado di fare tutto, l’esperto di arti marziali, lo sportivo, la ragazza bellissima, disinibita e spietata, il cervellone, l’hacker, il medico ecc…tutto questo in una sola classe.
PERCHE’ LEGGERLO
Per tutti gli appassionati di manga che si rispettino, leggere Battle Royale è quasi un dovere, soprattutto per la sua importanza storica e la rivoluzione che poi ha portato nelle opere degli anni a seguire. Questo non significa che il manga in sé non sia apprezzabile, anzi, la lettura è coinvolgente e le pagine scorreranno veloci tra le vostre mani.
PERCHE’ NON LEGGERLO
I difetti di Battle Royale sono evidenti, e nonostante sia una manga a target Seinen, in realtà, se non fosse per la violenza, direi che sia più adatto ad un pubblico adolescente che, magari, li noterà meno.
INFO SULL’OPERA:
- Titolo originale: Battle Royale
- Storia: Koushun Takami
- Disegni: Masayuki Taguchi
- Anno: 2000
- Numero volumi: 15
- Autore recensione: ikarishinji1981
- Genere: Azione, Drammatico