AUTORI ITALIANI A LUCCA COMICSANDGAMES 2014

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Terzo articolo proveniente dal gruppo facebook “I fumetti sono una cosa seria” e ripubblicato qui . Questo intervento è più recente, rispetto ai 2 precedenti, essendo del 2 novembre, e si differenzia da essi perché è rivolto a coloro che potrebbero essere interessati ad una serie di fumetti italiani non “mainstream“.
Si ringrazia l’autore, Cristiano Fighera, per aver colto il mio invito; inoltre Cristiano ha aperto un blog, nel quale scriverà SOLO di autori italiani – preferibilmente esordienti o giovani di talento con loro opere originali (e non al lavoro su testate di altri) – e nel quale appariranno inizialmente tutte le recensioni dei fumetti che appaiono in questo articolo.
Il blog è questo: http://le110pillole.wordpress.com/
Mario B.

Attuale banner del gruppo "I Fumetti sono una cosa seria"- © degli autore, per gentile concessione
Attuale banner del gruppo “I Fumetti sono una cosa seria”- © degli autore, per gentile concessione

Anche quest’anno sono riuscito ad andare a LUCCA COMICS AND GAMES (e a venirne fuori vivo), e come mi ero ripromesso ho usato quasi tutti i miei soldi per comprare fumetti di autori italiani, in massima parte giovani poco conosciuti, o esordienti totali ma di sicuro talento. Questa scelta è nata da una riflessione personale: perché, mi sono chiesto, continuare a spendere solamente per comics americani o manga, fumetti che amavo vent’anni fa ma che oggi non riesco più ad apprezzare, quando l’Italia è piena di giovani artisti a volte poco considerati, lasciati in disparte, snobbati (e aggiungerei: pagati poco o nulla) ma che sono in grado di raccontare ottime storie? Perché ostinarsi a comprare sempre gli stessi personaggi, sperando che mi coinvolgano come un tempo, quando forse sarebbe più saggio ammettere di essere cambiato, forse maturato, e andare a cercare nuove prosposte oltre dei confini delle solite letture?

Così ho fatto. E questo post, oltre a mostrare i miei acquisti, vuole essere un ringraziamento agli autori (gentilissimi e disponibilissimi) che ho incontrato in fiera. Se andare a chiedere un disegno a un autore “famoso” si è risolto in pratica – lo dico senza alcun desiderio di fare polemica – nel pagare un albo, lasciarlo a un addetto e tornare la sera a ritirarlo con la dedica senza aver avuto NESSUN contatto con il suddetto autore (alcuni non li ho nemmeno visti di persona), andando dai “giovani” ho potuto fermarmi a parlare con loro, scambiare battute, fare conoscenza, e vedere la passione e la felicità con la quale erano lì, in quel momento, a firmare i loro fumetti. Molti mi hanno ringraziato per la pubblicità che ho fatto col mio post, e tutti mi hanno offerto disegno e dedica. In questo modo la mia Lucca è stata ottima, come lo era un tempo.

Il mio consiglio assolutamente disinteressato è quindi NON quello di buttare dalla finestra tutti i vecchi fumetti o di smettere di comprarli, MA – invece di fare come chi si ostina a seguire una serie solo perché era bella nel 1980, lamentandosene sempre, o perché “ormai ho cento numeri, mica posso smettere” – usare di tanto in tanto una parte dei propri soldi per sostenere qualcuno di questi autori, che sono dotati, originali, talentuosi, e sinceri in quello che fanno.
Chiudo elencando i miei acquisti. Non avendoli letti ancora tutti, scriverò per ora solamente i motivi che mi hanno condotto all’acquisto. Riguardo invece gli autori che NON ho comprato, a loro vanno le mie scuse: in alcuni casi non vi ho trovati, in altri casi non è stato possibile avvicinarsi, in altri casi ancora non rientravate nei miei gusti. Ma il problema principale è stato uno solo: il mio budget non era infinito, ahimè. In alcuni casi ho davvero dovuto rinunciare a delle cose che avrei davvero voluto. Sarà per il prossimo anno.

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LISTA ACQUISTI:

1.”Cartoonist in the box” di Andrea Poli e Alex Agni – volume unico a prezzo ridottissimo. La copertina manda a quel paese il “meta fumetto”, e questa è già da sola una presa di posizione che merita l’acquisto. Credo parli dell’odio e dell’amore dei lettori nei confronti del media fumetto, e del suo impatto nella mente (e nel cuore) del lettore. Molto citazionistico. Ottimi disegni che mi ricordano un “vecchio autore” che veniva pubblicato su “L’Eternauta”, ma del quale non riesco a ricordare il nome. Ma forse è una mia impressione.

2. “Robotics” di Izzo/Iemmola/Pilato/Matruglio – Concetto molto interessante: per evitare l’estinzione la razza umana trasferisce le proprie menti in corpi robotici indistruttibili. Ma a quale prezzo? Avevo visto qualche tavola e mi era piaciuta subito. Bello stile, idea di professionalità.

3. “Gli amari Consigli” di Nicolò Pellizzon – autore ormai affermato, visivamente di grande impatto. Il suo stile vagamente retrò mi attirava da tempo. Approfittando della sua presenza in fiera, mi sono deciso a dargli una chance.

4. “Demons’s Daughter di Claudio Avella – di questo autore mi ha subito colpito il segno grafico, in bilico tra italiano e americano, vagamente distorto, forse ancora acerbo ma molto promettente. Credo che sarà bello leggerlo.

5. “Storie e’ merd!” di Ruben Curto. – Riassumo: “Androidi con autocoscienza combattono per i loro diritti. Alieni migrano in massa da galassie sconosciute su barconi volanti. Vicino a Napoli invece non succede un cazzo.” C’è bisogno di dire altro? Un ritratto perfetto del nostro paese. Come dire di no?

6. “The Noise preview” (fumetto) e “William Killed the Radio Star” (libro) di Gandolfi e Genzianella (disegni di The Noise). Gandolfi scrive libri horror, ne parlano un gran bene, il discorso è lo stesso: perché premiare sempre autori stranieri? Stephen King si dilunga e non morde più… diamo fiducia a uno dei nostri!

7. “Agenzia Investigativa Carlo Lorenzini” di Toraldo e AAVV. Fables all’italiana: Pinocchio, che ora si fa chiamare come il suo creatore, ha aperto un’agenzia di investigazioni e si occupa di casi che hanno a che vedere con personaggi della letteratura. Ottima idea, non nuova ma che può essere ben sfruttata. E lo sceneggiatore, che ho seguito a sbalzi sin dai tempi di 2700, non è proprio l’ultimo arrivato. Molto promettente!

8. “Dandelion” di Callerami/Fassio. Letto su internet dove era pubblicato gratis una pagina alla volta, mi ha subito interessato sia per i disegni sia per la buona tecnica narrativa. Mi sembra un ottimo prodotto, professionale e personale quanto basta. Sono curioso di leggerlo.

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9. “Sin Titulo” di Cameron Stewart (l’unico straniero del mucchio, comprato per potermi far fare il disegno). Letto gratis nel suo sito internet, è un fumetto di mistero e surrealtà davvero interessante, con una trama mai prevedibile e ottimi disegni. Da avere.

10. “Apocalypse Tarot” di Sergi e AAVV. Ci avevo messo gli occhi addosso dall’anno scorso: bellissimo formato, storia promettente, tarocchi inclusi nelle edizioni speciali, etc, etc. Ho approfittato dello sconto, uno dei pregi della fiera, ma in ogni caso mi sembra un prodotto bellissimo e davvero curato.

11. “Marco Travaglio Zombi” di Stefano Rapone – Anche qui basta il titolo. E’ stato il mio ultimissimo acquisto, quando ormai avevo deciso di fermarmi… Ma non ho potuto. E’ ora che qualcuno faccia satira sull’Italia di oggi. Mi ricorda quella miniserie inglese, Dead Set, con gli zombie sul set del Grande Fratello. Se è all’altezza di quella serie, sarà un ottimo fumetto, uno di quelli dei quali abbiamo davvero bisogno.

12. “Work” di AA.VV. (Delebile ed.). Antologia. Mi è stata indicata come un prodotto di grande bellezza e valore artistico. Piccole storie di numerosi autori quasi tutti nuovi, per me. A vederla è bellissima. Leggeremo!

13. “Tempora” di Romani/ Tiziana De Piero. Parla di “benandanti”, personaggi del folklore, delle leggende italiane, e questa è una cosa che apprezzo molto: recupero delle NOSTRE leggende, che non sono seconde a nessuno. E poi ho un debole per Tiziana De Piero, autrice dell’intelligentissimo e ironico “Fidanzato Vampiro”, che è la risposta italiana e “saggia” a Twilight e a tutti quei beceri libretti. FV è Twilight scritto dalla parte delle donne, e ci voleva. Spero solo che presto qualcuno se ne accorga e ne faccia un volume.

14. “Urlo” di Luca Conca. (Passenger Press) Altro autore che tenevo d’occhio da un po’, dopo che era stato consigliato da Gipi in persona. Vedendolo in fiera ne ho potuto constatare l’enorme cortesia, che mi ha davvero stupito. Ottima persona, che con grandissima pazienza ha offerto a tutti gli acquirenti presenti una dedica disegnata davvero accurata e bella. Onorato di averlo potuto incontrare.

15. “Balthazar l’implacabile” di Sidoti/ Berretta. Anche se gli autori non erano in fiera, si sono offerti di recapitarmelo lì, con tanto di disegno e dedica e anche un forte sconto, nonostante io non fossi nessuno. Davvero cortesi, e albo davvero interessante per formato e cura con la quale è stato realizzato. Sarà un piacere leggere anche questo!

16. “Fun” di Bacilieri – Autore che non ha bisogno di presentazioni. Una delle voci più mature e personali del fumetto italiano. Ormai lo compro a scatola chiusa.

E questo è tutto.

PS: verso la sera del sabato, a prezzo di enormi fatiche, sono infine riuscito a raggiungere il gremitissimo stand della Bonelli. Volevo comprare il Dylan Dog con la copertina Variant (l’edizione regolare l’avevo già comprata). Sono entrato, ho guardato la cover (bellissima!), ma poi mi sono detto: “va bene, è un albo davvero bello, ma in fondo a cosa mi serve?” e con quei soldi sono andato a comprarmi “Urlo” di Luca Conca.
Ne sono più che contento: ne sono FELICE.

di Cristiano Fighera

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