Dopo gli eventi di portata globale che, negli ultimi anni, hanno minato l’equilibrio internazionale (Covid-19, guerra in Ucraina, guerra in Medio oriente, questione climatica e sicurezza alimentare su tutte), e da qualche giorno anche la nuova Presidenza deli Stati Uniti, cosa possono fare, in concreto, le Nazioni Unite per tornare ad acquisire quell’autorità che sembra perduta?
Come può, un’istituzione nata con lo scopo di dare a tutti i paesi del mondo la possibilità di incontrarsi e di dialogare, raggiungere gli obiettivi stabiliti da importanti documenti come, ad esempio, l’Agenda 2030 o gli Accordi di Parigi sul clima?
E Dopo gli eventi calamitosi negli Stati Uniti, ed in Spagna, quali scenari e quali scelte concrete si definiranno durante questi 11 giorni di incontri?
Queste sono solo tre dei tanti argomenti di cui si dovrebbe discutere, da ieri fini al 22 novembre, alla 29° Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.
E noi cittadini, saremo semplice osservatori un po’ distratti o un po’ sonnecchianti anche stavolta?
Noi di Fumettomania ci siamo interrogati, in questi mesi, ed abbiamo fatto la nostra scelta… rilanciare e riproporre il progetto Anthropocene anche per il 2025-26. A gennaio 2025 nuovi dettagli.
Mario Benenati
Co-ideatore del progetto Anthropocene, by Fumettomania
Responsabile culturale del magazine on line Fumettomania
NOTA A MARGINE:
Continua crowdfunding di Fumettomania per “Un Nuovo Spazio per la Biblioteca del Fumetto“ .
Mancano meno di 30 giorni alla conclusione, Ci aiutate?
Vi invitiamo a sostenere il progetto perché l’unione fa la forza!
Partecipate alla campagna di crowdfunding e Contribuite alla creazione di uno spazio culturale dedicato al fumetto e alle arti visive, digitando dal vostro browser https://www.produzionidalbasso.com/project/barcellona-pozzo-di-gotto-un-nuovo-spazio-per-la-biblioteca-del-fumetto/
La Cop29 a Baku
Dopo l’edizione del 2023 che si è svolta a Dubai, ieri a Baku (capitale dell’Azerbaigian) è iniziata e proseguirà fino al 22 novembre 2024 una nuova Conferenza delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici (Cop 29), alla quale partecipano i rappresentanti di circa duecento paesi.
Sul portale Euractiv, il professor Daniel Pommier Vincelli ha scritto che la scelta della città azera per ospitare l’evento è il frutto di un lavoro diplomatico tra i paesi partecipanti, in particolare tra quelli dell’Unione europea e la Russia. Da una parte, infatti, bisogna ricordare che l’Azerbaigian è appena uscito da un lungo conflitto con i separatisti armeni dell’ormai ex repubblica dell’Artsakh; dall’altra, Mosca si è opposta all’organizzazione della Cop29 prima in Ucraina poi in Bulgaria. Mete, queste ultime, gradite ai paesi dell’Ue che, vista l’opposizione della Russia, hanno proseguito il lavoro di mediazione fino a individuare Baku.
L’operazione diplomatica è riuscita anche grazie alla riapertura del dialogo tra Azerbaijan e Armenia. Quest’ultima aveva presentato la propria candidatura a paese organizzatore della Cop29, ma l’annuncio dell’inizio dei colloqui per la normalizzazione dei rapporti tra i due paesi e il ritiro della candidatura da parte di Erevan ha definitivamente aperto la strada all’organizzazione della prossima Conferenza sul clima.
(stralcio di articoli estratti da Wired, che ha una bella newsletter dedicata al tema dei cambiamenti climatici, dal titolo “NON SCALDIAMOCI“)
Ecco cosa è riportato nel sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (https://www.mase.gov.it/pagina/cop29)
L’Italia partecipa alla 29° Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Baku, Azerbaijan, 11 – 22 novembre)
Il piano della Presidenza della COP 29 di Baku si basa su due pilastri paralleli che si rafforzano a vicenda:
- il primo, “migliorare l’ambizione“, combina elementi chiave per garantire che tutte le Parti si impegnino verso piani nazionali ambiziosi e trasparenza;
- il secondo, “consentire l’azione“, riflette il ruolo fondamentale della finanza, strumento chiave per trasformare l’ambizione in azione e ridurre le emissioni, adattarsi ai cambiamenti climatici e affrontare perdite e danni.
La priorità è quella di ottenere riduzioni profonde, rapide e durature delle emissioni per mantenere le temperature sotto controllo e rimanere al di sotto della soglia di 1,5°C.
L’Italia sta agendo, nel solco dell’accordo di Parigi, sostenendo soluzioni intersettoriali e costruendo partenariati resilienti, fornendo un contributo alla gestione dei rischi sempre maggiori connessi ai cambiamenti climatici.
Attualmente, ci sono 198 Parti (197 Paesi più l’Unione Europea) facenti parte della Convenzione.
COP 29 BAKU, IL SITO UFFICIALE
UN PO’ DI RASSEGNA STAMPA SUL PRIMO GIORNO DELLA COP 29
https://www.wired.it/article/comincia-la-cop29-di-baku-si-cercano-mille-miliardi-per-il-clima/
https://www.wired.it/article/azerbaijan-baku-cop-29-petrolio/
https://www.lastampa.it/esteri/2024/11/11/news/cop29_trump_accordo_parigi-14795902/
https://tg24.sky.it/mondo/2024/11/11/cop29-baku-partecipanti
https://cop29.az/en/media-hub/news/cop29-opens-in-baku-with-breakthrough-on-global-carbon-markets
https://cop29.az/en/media-hub/news/sustainability-event-held-on-opening-day-of-cop29-green-zone
RIPARTE ANTHROPOCENE PROJECT BY FUMETTOMANIA!
Alla luce di dei recenti eventi calamitosi, noi di Fumettomania abbiamo deciso di rilanciare il progetto Anthropocene, che nel biennio 2022-23 siamo riusciti a portare, sottoforma di mostra espositiva, a Cremona, a Bologna, e a Perugia (oltre naturalmente che nella nostra città), per dare vita a nuove mostre e nuove iniziative e coinvolgere le nuove generazioni.
Ecco di seguito le immagini principali che identificano il nostro progetto