… UN OMAGGIO DI FUMETTOMANIA
PER ALAN PARSONS
Quest’estate la ricorderò per il concerto a Roma, lo scorso 23 luglio, di Alan Parsons (e della sua band) al Centrale Live al Foro Italico!
E’ stata un’emozione unica (superiore ad ogni possibile descrizione), essere lì durante il sound check, nel primo pomeriggio, e poi la sera ascoltare, cantare, applaudire e ballare per alcune delle sue canzoni.
Il concerto è stato, dal mio punto di vista (confortato da quello di altri intenditori e fans lì presenti), suonato e miscelato bene anche a livello di voci, perché non era possibile far cantare tante canzoni, così diverse, ad un unico solista; durante le due ore di spettacolo si sono distinti: il chitarrista Alastair Greene, e Todd Cooper che ha suonato magnificamente il sax in alcune canzoni e ne ha cantato altre. Tutti noi aspettavamo con molte perplessità le esibizioni canore del cantante Kip Winger , ed è vero che su “Time” non è stato perfettissimo pur abbassandola di una tonalità, però se consideriamo che è da poco tempo che lavora con Alan, non è il caso di criticarlo aspramente (come accaduto su alcuni social network). Kip, ha saputo dosare la sua voce nelle varie canzoni senza voler strafare e senza incappare in qualche errore o stonatura.
I brani strumentali sono stati favolosi, supportati da un buon batterista e dal carisma di Alan sul palco.
E’ stata una serata bellissima, musicalmente ho apprezzato in particolare la suite di The Turn Of A Friendly Card, May Be A Price To Pay, Psychobabble, Games People Play.
La scaletta è stata rispettata, a meno del primo brano (May Be A Price To Pay) che è stato suonato solo a Roma con grande gioia degli oltre 3000 fans presenti e di Luciferama (eseguita a metà concerto). Nell’ordine sono stati suonati e cantata: May Be A Price To Pay / Damned If I Do / Don’t Answer Me / Breakdown / The Raven / La Sagrada Familia/ Time / I Wouldn’t Want To Be Like You / The Turn Of A Friendly Card (la Suite – cioè tutto il lato B del disco) / Psychobabble / Don’t Let It Show / Prime Time / Sirius + Eye In The Sky / Nel Bis: The System Of) Dr. Tarr And Professor Fether / Old And Wise / Games People Play
Per me, Angela, ed una trentina di fan, c’è stato anche il dopo concerto. Al termine dell’esibizione, infatti, dopo aver aspettato circa 15 minuti abbiamo potuto accedere ai camerini, e c’è stato il momento magico che attendevo da tanti anni; in veste di Segretario e Fondatore dell’associazione culturale Fumettomania Factory, di Barcellona Pozzo di Gotto, ho avuto il piacere di consegnare ad Alan Parsons una cornice con una illustrazione inedita realizzata dagli artisti siciliani Ignazio Piacenti e da Francesco Conte (che sono stati due dei tre giovani autori vincitori del contest “Eric Woolfsons forever” terminato lo scorso dicembre 2012, e del quale abbiamo realizzato una mostra a barcellona nella prima settimana di marzo). Ignazio e Francesco hanno saputo amalgamare il loro stile, molto differente, realizzando un ritratto “double-face ” di Alan , che è piaciuto molto alla moglie di Parsons, Lisa, e che ha preso un po’ in contropiede Alan, che non si aspettava proprio un simile cadeau.
Breve antefatto legato all’incontro con Alan ed all’omaggio a lui consegnato.
Tutto questo è avvenuto per merito di Dario Pompili il co-responsabile del Fan club Parsons Day di Roma (indirizzo web http://web.tiscali.it/parsons), che ha alle spalle molte cose fatte dal 1999 a oggi, il quale mi diede in anteprima, a febbraio, la notizia del tour di Alan in Italia e della data a Roma, ed avendo avuto notizie del concorso artistico, del contest “Eric Woolfson Forever“, mi chiese se eravamo interessati ad incontrare Alan e se pensavamo di fargli un omaggio.
La seconda settimana di giugno, Ignazio e Francesco, che i barcellonesi hanno conosciuto in occasione della mostra che abbiamo loro dedicato a marzo, hanno accettato con piacere di fare un’illustrazione a 4 mani.
Fine antefatto
Ed il sogno è diventato realtà: grazie a Dario ho potuto assistere, insieme a mia moglie angela e ai due amici barcellonesi venuti qui per il concerto, al sound check pomeridiano dell’artista inglese e poi a fine concerto incontrare Alan ed altri membri della band, salutarlo, ed omaggiarlo del quadro appositamente realizzato dai due artisti facenti parte del gruppo di Fumettomania, che da oggi farà parte del mondo di Alan, a casa, in studio, dovunque vorrà affiggerlo.
Questo ultimo atto chiude il lungo tributo artistico da noi organizzato (insieme ad Haifa Adam, del 2011-2012), ad Eric Woolfson e ad Alan Parsons Project, che Eric ed Alan Parsons hanno fondato nel 1976 e con il quale hanno dato il loro contributo alla Storia della Musica.