Continua la pubblicazione delle news ‘arretrate’ che riguardano l’ormai prossimo Etna Comics. Oggi informiamo gli appassionati di fumetti della presenza, al festival siciliano, della Bao Publishing con firme importanti.
Mario
Torna a Etna Comics, per la gioia dei cultori della Nona arte, una delle realtà più importanti dell’editoria italiana.
Stiamo parlando di BAO Publishing, fondata appena sette anni fa ma con all’attivo già oltre quattrocento titoli.
È la Casa editrice italiana di grandi firme internazionali come Matt Fraction, Jeff Lemire, Brian K. Vaughan, Fiona Staples, Chip Zdarsky, Daniel Clowes, Scott McCloud, Jeff Smith, Alan Moore, Kevin O’ Neill e grandi firme nazionali di successo. Tra questi Zerocalcare, autore costantemente in cima alle classifiche di vendita e, come già annunciato, tra le guest star della sesta edizione del Festival Internazionale del Fumetto e della Cultura Pop.
Alla manifestazione, la Casa editrice porterà un prestigioso parterre di ospiti: da Roberto Recchioni con John Doe, a Matteo Scalera col terzo volume di Black Science<, passando per i due autori di <Brancaccio, Giovanni Di Gregorio e Claudio Stassi, e Federico Rossi Edrighi, con La principessa spaventapasseri.
Sarà un’edizione imperdibile, per i fan di BAO Publishing!
Romano, classe 1974, Roberto Recchioni è un autore poliedrico: sceneggiatore e soggettista per il fumetto e il cinema, illustratore, critico, personalità web e tanto altro.
La sua principale occupazione è l’arte sequenziale. Ha scritto per personaggi iconici come Tex, Diabolik e Topolino e ha creato John Doe (insieme a Lorenzo Bartoli), Battaglia, Detective Dante, David Murphy: 911 e la serie Orfani.
Da alcuni anni, come curatore di Dylan Dog, ha dato vita a un nuovo e apprezzatissimo corso, mentre come sceneggiatore ha firmato graphic novel del calibro di Mater Morbi, Chanbara – la via del samurai, Asso, Ammazzatine, Le Guerre di Pietro, Ucciderò ancora Billy the. Per le Edizioni Star Comics, ha curato la collana Roberto Recchioni presenta: I Maestri dell’Orrore, la più fedele trasposizione a fumetti di alcuni classici horror.
Si è occupato inoltre dell’ideazione, della sceneggiatura e della realizzazione del fumetto Lo chiamavano Jeeg Robot, ispirato all’omonimo film. Per Mondadori ha pubblicato il suo primo romanzo YA – La battaglia di Campocarne.
Nato a Parma nel 1982, Matteo Scalera è disegnatore, copertinista e autore completo per alcune delle più famose case editrici nazionali e internazionali. Dopo aver frequentato la Scuola del Fumetto di Milano, esordisce nel 2007 con Hyperkinetic, miniserie della Image Comics. Nel 2010 inizia la sua collaborazione con la Marvel, per diverse testate del personaggio di Deadpool. Dopo aver realizzato le copertine per numerose miniserie della BOOM! Studios, lavora sulla testata Secret Avengers (della Marvel) su testi di Rick Remender, con il quale pubblica, per la Image, Black Science, attualmente edita in Italia da BAO Publishing.
I due autori palermitani di Brancaccio, Giovanni Di Gregorio e Claudio Stassi sono le “menti” del primo romanzo a fumetti sulla mafia, edito originariamente da Becco Giallo e ristampato da BAO, con una storia inedita a colori.
I testi sono di Di Gregorio, sceneggiatore di fumetti, per Sergio Bonelli Editore e Disney, e di cartoni animati in onda sulla RAI e non solo, mentre i disegni portano la firma di Stassi che vanta diverse pubblicazioni in Italia e all’estero. Per la Sergio Bonelli Editore ha disegnato episodi delle serie Dylan Dog e Dampyr. Il suo graphic novel Per questo mi chiamo Giovanni, pubblicato da Rizzoli, è già alla terza edizione. Con Luca Enoch ha realizzato nel 2013 La Banda Stern, tradotto in quattro paesi. La sua ultima opera, Rosario. L’amore e la morte, su testi di Carlos Sampayo, è stata pubblicata in Francia e in Italia.<
Federico Rossi Edrighi è un autore poliedrico, sia sceneggiatore che disegnatore. Appassionato di cartoon sin da bambino ne ha fatto il lavoro della sua vita: prima la militanza in studi grafici e di animazione digitale con il ruolo di supervisore di storyboard, poi l’alternanza tra autoproduzione e fumetto popolare.
Sul suo blog, Cabaret Fledermaus, pubblica le sue sperimentazioni sui modi e metodi di narrazione, collaborando con un webcomic di nome Harpum.
Non solo. Il nome di Edrighi compare anche nei crediti di alcune storie di Dylan Dog Color Fest mentre prosegue la sua collaborazione con Roberto Recchioni con l’entrata nel progetto4 Hoods.
Siete pronti a lanciarvi nel magico mondo di Etna Comics? I grandi del fumetto vi aspettano, allo stand Bao Publishing!