Citando il mio amico Lelio Bonaccorso : <<Il 27 gennaio sarà il giorno della memoria. La memoria di una barbarie condotta verso l ‘umanità, lo spirito inviolabile dell’uomo. Con Marco abbiamo lavorato molto su questo tema; eccovi dunque 2 nostri contributi. Uno dei due fu realizzato l’anno scorso per la Lettura del Corriere della Sera. Se volete, condividete pure. L.B.>> Ed io non solo l’ho condivise su Facebook le due immagini ma, le pubblico anche qui nello spazio di Fumettomania.
In questo brevissimo post, ho voluto mettere insieme alle tre immagini disegnate da Lelio, alcune foto da me scattate, durante il mio soggiorno in Polonia, a Varsavia, lo scorso anno. Sono foto che mi hanno emozionato, quando le ho scattate, e che condivido oggi con chi mi leggerà e le guarderà. Silenzio.
La scultura di Jan Karski, eroe nazionale polacco (festeggiato nel 2014), che “guarda idealmente” verso il Museo della Storia degli Ebrei polacchi, a Varsavia.
Il monumento agli Eroi del Ghetto, a Varsavia, situato di fronte al Museo della Storia degli Ebrei polacchi.
Luogo della memoria di via Mila 2 (terrapieno creato al posto del Quartier generale dell’Organizzazione di Lotta Ebraica).
L’ultimo elemento del percorso della Memoria è il monumento di Wladyslaw Klemens e Hanna Szamalenbet, situato in corrispondenza di Umschlagplatz – antica rampa di carico ferroviaria, dalla quale 300.000 ebrei furono deportati nei campi di sterminio.
Due dei pilastrini (sopra e sotto), che il visitatore incontra camminando per Varsavia. Essi riportano un bassorilievo con l’indicazione del perimetro delle mura del ghetto di Varsavia e un testo in inglese ed in polacco; Vicino ad ognuno di essi, sul marciapiede, si trova solo la traccia dello stesso muro con una scritta che ricorda il ghetto e l’anno. La foto di sopra è scattata vicino all’edificio moderno e controverso della Corte Suprema.