I progetti nelle scuole sono iniziati quasi tutti, manca il primo incontro con le classi di scuole media del 4 febbraio, e ne approfitto per completare le Note al quarto volume di Grandville (intitolato: Grandville Nöel), scritto e disegnato Bryan Talbot. Anche questo volume è inedito per l’Italia.
Mario Benenati, ideatore dei progetti culturali di Fumettomania
P.S.: Le note di oggi sono tradotte ed adattate dal veterano Alberto Conte sceneggiatore genovese, che ha già pubblicato dei fumetti in Italia, in Francia e negli USA, negli anni scorsi.
BENVENUTI NELLE NOTE DI GRANDVILLE,
di James Robertson e Bryan Talbot
EDIZIONE ITALIANA
di Cesare Giombetti, Alberto Conte,
D.A., Marcello Vaccari e Mario Benenati
James Robertson, che è il curatore del sito del sito ufficiale dedicato al pluripremiato autore britannico Bryan Talbot, ha iniziato a pubblicare le varie puntate di “Grandville Annotation” nell’estate del 2018 ed ha completato l’intera saga. Noi di Fumettomania abbiamo iniziato a farlo (nella versione in italiano), dal 16 novembre 2018 con blocchi di 4 puntata (ogni 14/15 giorni) nello stesso ordine degli articoli in lingua inglese; siamo arrivati al quarto blocco.
Questo delle Note (Annotation) è per concezione simile a quello del volume
DirectorsCut of Heart of Empire creato da Bryan e James Robertson: si tratta di un tentativo di rispondere all’eterna domanda “da dove prendi le tue idee?”, ed è un modo per presentarvi le influenze e le immagini che sono confluite nella creazione dei 5 libri in cui è stata pubblicata la saga di Grandville.
Alberto Conte e Mario Benenati
Le note a Grandville: Nöel,
PARTE QUARTA (ULTIMA)
a cura di Alberto Conte
(articolo originario: http://www.bryan-talbot.com/grandvilledirectorscut/gn-4.php )
Pagina 66
Vignetta 1
Prevedibilmente/Ovviamente i teppisti che blaterano su come gli immigranti stiano distruggendo la cultura britannica non sarebbero nemmeno in grado di menzionare uno dei Racconti di Canterbury di Chaucer o una sinfonia di Elgar, fare una citazione da Oscar Wilde o dire chi siano David Lean, Graham Green, Malvolio, Turner, Coleridge o Daphne du Maurier.
Vignetta 6
L’estremismo crea sempre opposizione estremista.
Senza volerlo, in qualche modo ho reso il leader di questa banda di terroristi voltagabbana un po’ come Captain Mainwaring da Dad’s Army.
Pagina 67
Vignetta 8
Ritorna Cherie Rocher, introdotta in Grandville Bête Noire,
Pagina 70
Vignetta 7, 8 e 9
Ispirata ad una scena con Lee Van Cleef tratta da Per qualche dollaro in più.
Pagina 73
Una delle mie pagine preferite.
Pagina 74
Vignetta 5
Il Velodromo d’Inverno: il Vélodrome d’Hiver era una pista per gare di bicicletta al coperto, non lontana dalla Torre Eiffel, costruita in origine per l’Esposizione Mondiale che terminò nel 1900.
Fu utilizzata negli anni ’30 per comizi dal partito francese fascista, anti-semitico, il PPF, il Parti Populaire Français (“Partito Popolare Francese”). Partito politico di Apollo è chiamato Partito di Unità Popolare.
Durante l’occupazione di Parigi fu usato per ospitare 12.884 prigionieri ebrei prima che venissero trasportati ai campi di concentramento, fondamentalmente ad Auschwitz. Questi comprendevano migliaia di bambini ed infermi ed anziani. Furono tenuti lì senza cibo e solo 4 gabinetti. Sotto gli ordini delle autorità tedesche, questo atto di barbarie fu commesso da membri ordinari delle forze di polizia francese a comuni cittadini francesi. Non dovremmo mai dimenticare quanto sia pericolosa ed inumana l’ideologia del partito di destra (Conservatore). Trasforma le persone comuni in mostri.
Pagina 75
Vignetta 2
In primo piano c’è una testa di Topolino per una parata di Carnevale.
Vignetta 3
La Crooked Dice ha fatto anche una statuetta di Apollo.
Pagina 77
Vignetta 3
Si può quasi vedere una testa di Bullwinkle sullo sfondo.
Pagina 78
Vignetta 3
Pinky e Perky erano una coppia di pupazzi maiali che ebbero un loro show televisivo per bambini nei tardi anni Cinquanta e primi Sessanta. Cantando con voci accelerate (un poco come i Chipmunks), presentavano cover di canzoni della top 20. Credo siano stati rianimati intorno al 2010 in una versione basata sulla Computer Grafica (CGI).
Pagina 79
Vignetta 3
Cosa dice circa la suastika – Svastica (una vecchia ortografia/modo di scrivere) è sostanzialmente vero.
Pagina 80
Apollo, oltre al fatto che, senza il corno che gli conferisce magnetismo animale, ora lo vediamo come realmente sia, non stiamo più percependo come parlasse in ismi (vedete le note di pagina 3).
Pagina 82
Vignetta 4
“Non sprecare, non desiderare…(detto che si può riassumere: IL RISPARMIO E’ GUADAGNO) come usava dire mia nonna mentre levava lo scotch.” Questa è presa direttamente da mia nonna materna, di cui parlo nella nota conclusiva a Force Majeure.
Vignetta 6
Basata sull’idea della Pietà (in italiano, letteralmente “Compassione” o “pena”). Le Pietàs sono essenzialmente sculture che ritraggono la Vergine Maria mentre culla il corpo morto di Cristo. Ecco la più famosa scolpita da Michelangelo (1498 – 1499), che si trova in Vaticano.
Come ho già detto nelle annotazioni di pagina 43, le vergini sono strettamente associate al fato degli unicorni.
Pagina 83
Volevo davvero mantenere questa pagina sul lato sinistro. E’ sempre importante nei fumetti disegnare le pagine affiancate allo stesso tempo e, se possibile, avere scene che finiscono sulla pagina a destra. Un’intera atmosfera può essere inglobata/sintetizzata fra 2 pagine, permettendo al disegnatore di cambiare atmosfera voltando/cambiando pagina.
L’ho detto prima in queste annotazioni? Probabilmente.
E’ importante per mantenere nascoste le sorprese sulla pagina. In questo caso non ho potuto proprio farlo e conservare il formato a 96 pagine senza una drastica sintesi/riduzione o spezzando i layout delle due pagine delle scene restanti.
Pagina 84
Vignetta 4
Mi sono imbattuto in questa formula di ipnotismo in Trucchi della Mente di Derren Brown, che ha iniziato/fornito le basi per un apprendista ipnotizzatore.
Pagina 86
Vignetta 4
Questa è realmente basato su un convento francese, ma non riesco a ricordare esattamente dove.
Pagina 87
Vignetta 3
“Vostra eminenza” è la formula con cui ci si dovrebbe rivolgere ad un cardinale.
Pagina 88
Vignetta 3
Cosa la professoressa Orsina dica a proposito del Natale è corretto. Il suo albero è decorato con soli e lune pagane.
Sul tavolo in primo piano ella ha (presumibilmente una copia) un Löwenmensch (uomo leone/leone maschio), trovato nella Grotta di Stadel, nella Germania Meridionale. Risalente a circa 40.000 anni fa, è il più antico esempio del mondo di arte figurativa e, si, è antropomorfa. I popoli hanno raccontato storie su personaggi antropomorfi da quando si raccontano storia, e ci sono molti altri esempi preistorici, comprese molte pitture rupestri. E’ ricavata da un zanna di mammuth lanoso ed è alta 31 centimetri. E’ oggetto di discussione se la figura con testa di leone sia maschio o femmina.
Vignetta 5
Tutto quanto dice la professoressa è vero anche nel nostro mondo. Il testo che vedete nel libro è Aramaico.
Pagina 89
Vignetta 1
La testa di legno intagliato sullo sfondo è tratta da una che ho riportato dal Brasile, molti anni fa. E’ una versione per turisti di un tipo di design trovato sulle prue intagliate delle canoe usate da tribù di nativi dell’Amazzonia.
Vignetta 2
Il testo qui è davvero Ebraico.
Pagina 90
Vignetta 1
La vignetta rende omaggio ad un’altra classica di Hergé. questa volta tratta da Le crabe aux pinces d’or (“Il Granchio d’oro”).
La testa dello strano animale femmina sulla sinistra è tratta dalla maschera di uno svedese peloso cos-player che è un grande fan di Grandville.
Ruritania: il nome di un’immaginaria nazione Centro Europea in alcuni libri di Anthony Hope (1865 – 1933), compreso Il prigioniero di Zenda.
Vignetta 5
Nella vignetta finale di ogni storia di Lucky Luke, direi (ad eccezione delle primissime), cavalca verso il tramonto cantando “sono un povero cowboy solitario, e molto lontano da casa”.
Pagina 91
Vignetta 3
Mister Crock: uno scherzo sciocco. Uno snack popolare francese è un sandwich con formaggio tostato e prosciutto, noto come croque-monsieur. ‘Croque” significa sgranocchiare o masticare.
Pagina 94
Vignetta 1
Incontriamo finalmente Papa Ratzi (uno scherzo! Paparazzi!) come menzionato nel primo Grandville. E’ stato James Robertson, un mio vecchio amico (finora) e curatore del sito web, che lo ha suggerito, per continuare lo scherzo. L’ho reso un appassionato fotografo. E’ venuto fuori così bene che, in Force Majeure, ho fatto uso delle sue abilità di fotografo e del suo nome italiano.
Roderick: “Vai a prendere gli altri!” Questo scherzo è palesemente rubato dalla divertente sequenza “Ogni spermatozoo è sacro” ne Il significato della vita dei Monty Python.
Vignetta 4
Jack and Arabella. Non l’abbiamo mai raccontato, ma LeBrock si chiama Jack e sua moglie Florence Arabella. Florence era della classe media. LeBrock sicuramente della classe operaia.
Pagina 95
Vignetta 7
Basata su Il risveglio della coscienza di William Holman Hunt (1827 – 1910), un dipinto raffigurante un uomo e la sua amante. C’è una buona descrizione dei suoi significati codificati nella Wikipedia pagina a lui dedicata.
“Prendi un cracker”: a beneficio dei lettori non-britannici, questo è un doppio senso. Jack si riferisce ovviamente ad un cracker natalizio (gadget a sorpresa, tipo “a forma di caramella”, ma “pull” è un’espressione in slang inglese per attirare sessualmente con successo una donna, un “cracker”: una donna di bell’aspetto.
Nel 2014, l’anno in cui Noël fu pubblicato, il Lakes International Comic Art Festival (LICAF) ebbe il suo vino. Questa è l’etichetta che feci per il rosso, “Chateau Grandville“. Circa un anno prima, avevo fatto l’illustrazione di Billie nello stile di Mucha per il festival, come una delle tante fatte da vari artisti e vendute come stampe per raccogliere fondi. E’ sembrata una buona idea includerla nel libro come un extra.
Visto che Mary ed io siamo due dei padrini fondatori del Festival, sembra appropriato finire questa annotazioni di Noël con alcune informazioni sul LICAF.
Il The Lakes International Comic Art Festival è iniziato nel 2013. Sebbene ci siano state convention e fiere mercato del fumetto in Gran Bretagna sino dagli anni Sessanta, questo è il primo ed unico festival del fumetto in stile europeo in Inghilterra. Si svolge nella cittadina di Kendal, diventa davvero una cittadina “in festa”, coinvolgendo non soltanto appassionati di fumetto da tutto il paese e dal mondo, ma anche la comunità locale. Kendal, come Lucca, è abbastanza piccola da farsene carico per il weekend.
La sede principale per gli incontri è il Centro Artistico, con la stanza del mercante, il vicolo degli artisti ed altri eventi a riempire il municipio ed alcuni altri edifici, compresa la biblioteca, gallerie d’arte ed il centro commerciale, che è la zona per la famiglia, presentando artisti ed editori di fumetti per bambini. Tutti questi eventi sono solo a pochi minuti di cammino l’uno dall’altro.
C’è un festival cinematografico basato sul fumetto, striscioni nelle strade, mostre ed anche schermi a fumetti in molte vetrine dei negozi del centro. Le “Sessioni del Venerdì” costituiscono una giornata di incontri accademici sul medium fumetto.
Il festival organizza corsi sul fumetto nelle scuole locali nei giorni precedenti la manifestazione, ed il College di Kendal è fortemente coinvolto. Ci sono anche birra e vino speciali per il festival.
Il festival mira a coprire l’intero mondo dei fumetti, dalle “serie” graphic novel al Supereroe e libri per ragazzi, Manga, strisce quotidiane e fumetti europei.
Gli ospiti delle edizioni precedenti hanno incluso: Posy Simmonds, Joe Sacco, Dave Gibbons, Jose Munoz, Steve Bell, Martin Rowson, Seth, Jeff Smith, Kate Beeton, Darwyn Cooke, Joost Swarte, Kurt Busiek, Gilbert Shelton, Charlie Adlard, Jock, Ed Brubaker, Craig Thompson, Jordi Bernet, Sergio Aragones, Edmond Baudoin, John Wagner e Benoit Peeters, che, in virtù del Lake Festival, l’anno scorso è diventato Professore di Fumetti nella vicina Università di Lancaster.
Fine quarta ed ultima parte
delle annotazioni
Le note ritornano a metà MARZO con
il quinto ed ultimo tomo di Grandville!
© Bryan Talbot and James Robertson 2009-19. All rights reserved.
Per gentile concessione di Bryan Talbot e James Robertson
Alberto Conte
Ha lavorato in qualità di traduttore, sceneggiatore e ghost writer per cartoni animati e fumetti, inventandosi infine regista ed art director per un film d’animazione in 3D: progetto mai peraltro concluso.
Ha collaborato con quotidiani, riviste e webzine, scrivendo recensioni cinematografiche, musicali, letterarie e fumettistiche.
Venti anni fa ebbe un’illuminazione e scelse la via del facile guadagno, consapevole che i sacrifici dell’arte ed il panorama clownesco dell’editoria nostrana non facessero per lui. E’ stato trascinato nuovamente nel tunnel creativo dall’amico Luca Rossi, suo grande estimatore. Con Luca ha realizzato “Il capo”, una storia breve pubblicata per Alta fedeltà; quindi “In the blues”, un’altra storia breve pubblicata su Heavy Metal; i volumi “U.S.S.” e “L’ultimo della lista“, pubblicati da Magic Press e ripubblicati in Francia da Clair de Lune ed in USA da Caliber Comics, nonché “Le fauteuil du diable”, per i due editori citati. Ha partecipato con un breve saggio al volume celebrativo “Watchmen 20 anni dopo“, curato da SmokyMan per l’editore Lavieri. Per Tunué ha scritto “Ulisse”, una storia breve con Stefano Biglia; con Vincenzo Acunzo ai disegni ha pubblicato due volumi SF per Clair de Lune, dal titolo “Heroes for hire”; con Andrea Cuneo per le Edizioni San Paolo, ha scritto la storia breve “Gino Cilecca” e quindi il volume “I ragazzi di Villa Emma”. Ha messo a dispisizione le sue idee e i suoi i testi per il fumetto “TESLA AND THE SECRET LODGE #0“, presentato a Lucca Comics&Games 2019. Di lui poi si sono perse le tracce: pare stia dedicandosi ai viaggi per il mondo, a sporadiche traduzioni per amici ed a serata alcoliche.
Le note al quarto libro di Grandville:
Prima parte delle note di Grandville Nöel – pagine 1-20
Seconda parte delle note di Grandville Nöel – pagine 21-40
Terza parte delle note di Grandville Nöel – pagine 41-60
Le note al terzo libro di Grandville:
Prima parte delle note di Grandville Bete-Noire – pagine 1-20
Seconda parte delle note di Grandville Bete-Noire – pagine 21-40
Terza parte delle note di Grandville Bete-Noire – pagine 41-60
Quarta ed ultima parte delle note di Grandville Bete-Noire – pagine 60-96
Le note al secondo libro Grandville:
prima parte delle note di Grandville Mon Amour – pagine da 1 a 20
seconda parte delle note di Grandville Mon Amour – pagine da 21 a 40
terza parte delle note di Grandville Mon Amour – pagine da 41 a 60
quarta ed ultima parte delle note di Grandville Mon Amour
Le note al primo libro Grandville:
prima parte delle note di Grandville – pagine da 1 a 20
seconda parte delle note di Grandville – pagine da 21 a 37
terza parte delle note di Grandville – pagine da 40 a 60
parte quarta delle note del primo libro – pagine 61 – 100
SOME IMPORTANT LINKS:
http://www.mary-talbot.co.uk (author’s website)
http://www.bryan-talbot.com/ (The Official Bryan Talbot fan page)
Le edizioni italiane dei primi due volumi di di Grandville, tra cui Mon Amour, sono acquistabili presso il sito di Comma 22, presso il sito Fumetto-online, su Amazon, e credo anche altrove, basta cercarli.
NOTE BIOGRAFICHE
Per leggere l’intera biografia di Bryan Talbot cliccare QUI
Recenti Articoli in questo sito, dedicati a Mary e a Bryan Talbot.
http://fumettomaniafactory.net/anche-fumettomania-e-contro-la-violenza-sulle-donne/
https://fumettomaniafactory.net/2012/10/06/grandiville-mon-amour-di-bryan-talbot/